19. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia. Padiglione dell'Estonia

Keiti Lige, Elina Liiva, Helena Männa, Let me warm you, 2025. Render

 

Dal 10 Maggio 2025 al 23 Novembre 2025

Venezia

Luogo: Quartiere Castello

Indirizzo: Riva dei Sette Martiri 1611

Orari: martedì-domenica 11:00 — 19:00

Sito ufficiale: http://www.letmewarmyou.com


Il Ministero della Cultura dell’Estonia presenta la mostra e installazione “Let me warm you” www.letmewarmyou.com curata dalle architette Keiti Lige, Elina Liiva, e Helena Männa, il Padiglione dell’Estonia alla 19. Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia (10 maggio – 23 novembre 2025). Il Padiglione si interroga sugli attuali interventi di ristrutturazione con isolamento degli edifici e su come siano semplici adeguamenti agli obiettivi energetici europei o in alternativa rappresentare un'opportunità per migliorare la qualità spaziale e sociale dei grandi quartieri residenziali.

Per evidenziare questa problematica, il Padiglione dell’Estonia coprirà la facciata di un edificio veneziano con pannelli isolanti, con la stessa tecnica utilizzata in Estonia per l’edilizia di massa. Il palazzetto si trova in Riva dei Sette Martiri 1611, sul lungomare tra Corso Garibaldi e i Giardini, nel quartiere Castello. Al piano terra dello stesso edificio, una stanza avvolta in pellicola di plastica ospiterà una mostra che esplora come le dinamiche sociali tra i diversi attori coinvolti influenzino le soluzioni spaziali.

“Con questo progetto, ci chiediamo se l’isolamento sia solo un requisito burocratico per soddisfare gli obiettivi dell’UE o una vera opportunità per affrontare le sfide sociali e spaziali. L’installazione mette in evidenza il contrasto tra ambiziosi obiettivi globali e la realtà quotidiana di chi deve affrontare decisioni collettive.” — affermano le curatrici Keiti Lige, Elina Liiva e Helena Männa.

Per far fronte ai cambiamenti climatici, metà del mondo sta installando strati di isolamento sempre più spessi, mentre l'altra metà utilizza sistemi di raffreddamento sempre più potenti. Mentre l’Europa accelera la sua transizione verso la neutralità climatica entro il 2050, l’Estonia si pone un obiettivo ambizioso: rinnovare tutti gli edifici residenziali costruiti prima del 2000 portandoli almeno alla classe energetica C. Questo vasto programma di ristrutturazione fa parte di un più ampio movimento europeo per modernizzare il patrimonio edilizio obsoleto in risposta alla crisi climatica. Tuttavia l’isolamento non dovrebbe essere considerato un semplice rimedio temporaneo, una “toppa”, ma piuttosto un miglioramento significativo della qualità della vita. Dato l’alto costo e il forte impatto a lungo termine di queste ristrutturazioni, la vera sfida è trovare un equilibrio tra le ambiziose politiche climatiche e le esigenze quotidiane degli abitanti.

L’installazione, montata direttamente sulla facciata dell’edificio esistente, utilizzerà gli stessi materiali e gli stessi elementi di design tipici delle ristrutturazioni estoni. Posta in contrasto con l’architettura storica e ornamentale di Venezia, questa dicotomia diventa una potente dichiarazione visiva. In Estonia, le ristrutturazioni degli edifici sovietici vengono spesso realizzate senza un reale contributo architettonico, ignorando il carattere e il potenziale di questi spazi. Affiancando una facciata rivestita in fibrocemento al ricco patrimonio storico di Venezia, l’installazione vuole stimolare un dialogo tra abitanti e architetti sul tipo di città e spazi in cui vogliamo vivere. YouTube video mock up: www.youtube.com/watch?v=O5ULxLue3zc.

Al piano terra del palazzetto, una mostra esplorerà le dinamiche sociali che influenzano le decisioni nelle ristrutturazioni. In Estonia, dove la maggior parte degli edifici residenziali è di proprietà privata, le scelte di rinnovamento sono spesso guidate da vincoli economici, lasciando poco spazio a miglioramenti spaziali che vadano oltre l’isolamento.
Lo spazio espositivo (un appartamento esistente) sarà avvolto in una pellicola di plastica, simboleggiando la pressione costante per la ristrutturazione e mostrando come le soluzioni tecniche spesso oscurino i legami più profondi e i veri bisogni delle persone nei confronti delle loro abitazioni. Al centro della mostra, un modello di un palazzo sovietico metterà in primo piano le interazioni umane, utilizzando dialoghi teatrali e scenari spaziali esasperati per illustrare come le relazioni e le dinamiche sociali influenzino lo spazio abitativo.
Mettendo in luce le complessità della vita collettiva e delle decisioni di ristrutturazione, la mostra invita i visitatori a riflettere sulla tensione tra gli obiettivi energetici imposti dalle politiche e la realtà vissuta da chi abita questi spazi.
La mostra è accompagnata da un catalogo che raccoglie sei scene tragicomiche che si svolgono in un condominio. Basato sulle storie di persone reali, esplora temi che vanno dalla paura del cambiamento alla rinascita del quartiere.
 
La Biennale Architettura 2025, curata dall’architetto Carlo Ratti sotto il tema “Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva.”, affronterà il tema dell’ambiente costruito come uno dei maggiori responsabili delle emissioni atmosferiche, posizionando l’architettura tra le principali cause del degrado del nostro pianeta. Con l’accelerazione della crisi climatica, gli architetti devono proporre soluzioni che siano sostanziali e non solo estetiche, efficaci e realizzabili in tempi brevi.
In questo contesto, la mostra estone risponde alla chiamata di Ratti per i padiglioni: “Il tema principale di quest’anno offre un’ottima occasione per discutere cosa accade all’architettura quando l’architetto viene escluso dal processo. I processi di ristrutturazione pianificati direttamente dai residenti, secondo le loro migliori conoscenze, rappresentano un buon esempio di come l’intelligenza collettiva - o la sua mancanza - influenzi l’ambiente costruito. Il Padiglione dell’Estonia lancia il messaggio che la qualità architettonica dell’ambiente abitativo non dovrebbe essere trascurata nei processi di rinnovamento.” — spiega Johanna Jõekalda, consulente per l’architettura e il design presso il Ministero della Cultura dell’Estonia e Commissaria del Padiglione dell’Estonia.
 
Con “Let me warm you”, i visitatori della Biennale Architettura 2025 saranno coinvolti attivamente nel padiglione e nell’edificio stesso. Ripensando le strategie di ristrutturazione, l’Estonia potrebbe diventare un modello per l’Europa: trasformando gli edifici obsoleti non solo per migliorarne l’efficienza energetica, ma per renderli più sostenibili e vivibili.




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