Silvia Mariotti. Fronte invisibile

Silvia Mariotti, Aria buia (Pazin2), 2015, inkjet-print on cotton paper, dibond
Dal 15 Aprile 2016 al 15 Maggio 2016
Codroipo | Udine
Luogo: Villa Manin
Indirizzo: piazza Manin 10, Passariano
Orari: dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle 19
Curatori: Aurora Fonda, Sandro Pignotti
Telefono per informazioni: +39 041 277 04 66
E-Mail info: info@aplusa.it
Sito ufficiale: http://www.aplusa.it
Il Carso e i conflitti mondiali è al centro della mostra di Silvia Mariotti: organizzata nell’ambito del festival B#SIDE WAR, a Villa Manin.
La mostra è a cura di Aurora Fonda e Sandro Pignotti e nasce dalla collaborazione tra IODEPOSITO ONG e la galleria A plus A di Venezia.
La mostra personale di Silvia Mariotti racconta i retaggi delle guerre mondiali tra passato e presente, catturandoli attraverso la loro dimensione più estetica ed aerea, per poi approfondire la connotazione storica.
Silvia Mariotti attraverso la sua ricerca si sofferma soprattutto sull’indagine del paesaggio naturale, spesso veicolo ideale per una rilettura della storia, che in questo contesto, vede il Carso il soggetto principale della sua ricerca (foibe e doline), la sua conformazione e la relativa ‘antropizzazione’ ad opera dell’uomo in tempo di guerra, a partire dal primo conflitto mondiale, giungendo fino al secondo. Questo tipico fenomeno carsico, assume per l’artista una prospettiva misteriosa, creata da un gioco raffinato di chiaroscuri, che manifesta quei tratti sublimi della natura, aprendo interrogativi sulla ri-semantizzazione dei paesaggi carsici attraverso le guerre mondiali, e sul loro ruolo oggi nella memoria collettiva, assurgendo a simbolo di una storia sedimentata, dolorosa, fatta anche di rivisitazioni e di manipolazioni.
La mostra è costituita da una serie di opere prevalentemente fotografiche disseminate nella barchessa di levante di Villa Manin, che percorrono la storia attraverso differenti chiavi di lettura, partendo dalla conformazione di un territorio e aprendo a nuove suggestioni. Infatti, oltre alle fotografie l’artista interviene nello spazio con degli elementi scultorei, riferimenti che affondano le loro radici nella letteratura, nella storia passata e in quella recente per manifestare quella concatenazione di eventi che sono alla base di queste vicende storiche così significative. Attraverso questi interventi (di cui alcuni rimandano all’episodio dell’incendio del Narodni Dom a Trieste nel 1920), l’artista traccia una linea temporale che manifesta quella successione di episodi che sono stati al centro di un odio etnico, purtroppo riconoscibile nella maggior parte dei conflitti.
In occasione della mostra è stato organizzato un incontro con l’artista e i curatori.
La mostra è accompagnata da un catalogo con testi di Paolo Fonda, Rebecca Moccia, Sandro Pignotti, Marta Verginella.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 19 aprile 2025 al 12 ottobre 2025 Jesolo | JMuseo
Loving Picasso
-
Dal 19 aprile 2025 al 05 ottobre 2025 Riccione | Villa Mussolini
MARE MAGNUM. Da Ferdinando Scianna a Martin Parr. I fotografi Magnum e le spiagge
-
Dal 17 aprile 2025 al 14 settembre 2025 Roma | Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese
TRA MITO E SACRO. Opere dalle collezioni capitoline di arte contemporanea
-
Dal 17 aprile 2025 al 06 luglio 2025 Perugia | Palazzo della Penna - Centro per le Arti Contemporanee
Afro Burri Capogrossi. Alfabeto senza parole
-
Dal 16 aprile 2025 al 13 maggio 2025 Milano | Centro Culturale di Milano
Esodo Pratelli. Dal futurismo al "Novecento" e oltre
-
Dal 16 aprile 2025 al 07 settembre 2025 Torino | GAM – Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea
Giosetta Fioroni