Robert Capa. La realtà di fronte
Dal 20 Ottobre 2013 al 19 Gennaio 2014
Codroipo | Udine
Luogo: Villa Manin
Indirizzo: piazza Manin 10, Passariano di Codroipo
Orari: da martedì a venerdì 9-13 / 15-18; sabato, domenica e festivi 10-19
Curatori: Marco Minuz
Enti promotori:
- Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
- Azienda Speciale Villa Manin
Costo del biglietto: intero € 8, ridotto € 5/ € 4
Telefono per informazioni: +39 0432 821211
E-Mail info: asvm@regione.fvg.it
Sito ufficiale: http://www.villamanin-eventi.it
Dal 19 ottobre 2013 al 19 gennaio 2014, Villa Manin di Passariano di Codroipo, in Friuli Venezia Giulia, ospiterà una grande retrospettiva dedicata al celebre fotografo Robert Capa (1913 – 1954), considerato il padre del fotogiornalismo moderno. L’evento è un’esclusiva europea, in quanto è l’unica retrospettiva organizzata in concomitanza del centenario della nascita di Capa, che cadrà il prossimo 22 ottobre.
La mostra, voluta dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e organizzata dall'Azienda Speciale Villa Manin con catalogo Silvana Editoriale, è curata da Marco Minuz e si distingue dalle altre dedicate a Robert Capa perché, grazie alla collaborazione dell'agenzia Magnum Photos di Parigi e dell'International Center of Photography di New York, con le sue 180 fotografie, oltre a garantire un percorso antologico completo, permetterà di conoscere ed approfondire un aspetto poco noto del lavoro di Capa, quello di cineasta e di fotografo di scena.
Saranno presenti in mostra tutte le principali esperienze che caratterizzano il lavoro del fotografo ungherese, naturalizzato statunitense: gli anni parigini, la Guerra civile spagnola, quella fra Cina e Giappone, la Seconda guerra mondiale con lo sbarco in Normandia, la Russia del secondo dopoguerra, la nascita dello stato di Israele e, infine, il conflitto in Indocina, dove Capa morirà prematuramente nel 1954. Un panorama completo che sarà accompagnato, durante tutto il periodo della mostra, da incontri con studiosi, fotografi e registi che presenteranno i libri e i documentari più recenti dedicati alla vita e all’opera di Robert Capa. Il primo incontro è previsto per il 26 ottobre. Mario Dondero terrà una conferenza “a proposito della fotografia del miliziano morente”.
Ma la vera sorpresa sarà una ricca sezione di fotografie dedicate al mondo del cinema. Robert Capa, fin dal 1936, ha modo di cimentarsi dietro la macchina da presa. In quell’anno, infatti, mentre si trova in Spagna per documentare la Guerra civile, gira assieme al cameraman russo Roman Karmen alcune sequenze per il film di montaggio "Spagna 36" diretto da Jean Paul Le Chanois e prodotto da Luis Bunuel. Attività testimoniata anche dalla celebre fotografia, che sarà presente in mostra, realizzata da Gerda Taro, in cui Capa ha in mano una macchina da presa 16 mm. L’anno successivo Capa girerà alcune sequenze per il cinegiornale americano “March of Time”.
Nel 1938 è impegnato in Cina, come assistente del regista Joris Ivens, per realizzare il documentario “I 400 milioni”, sulla guerra cino - giapponese. Ma è l'incontro con l'attrice Ingrid Bergman, nel giugno del 1945 a Parigi, ad avvicinare ancor di più Capa al mondo del cinema. Fra i due nasce infatti un’intensa storia d'amore che dura due anni. Questa relazione permette a Capa di realizzare nel 1946 alcune foto sul set del film “Notorious” (1946) di Alfred Hitchcock, che aveva come protagonista la Bergman. Nel 1948 è fotografo di scena del film "Arco di trionfo” (“Arch of triumph”, 1948) di Lewis Milestones, che vede ancora la presenza dell’attrice svedese. Nel 1947 realizzerà in Turchia un documentario, purtroppo andato perduto, per la serie “March of Time”. Nel 1948 Capa è in Italia sul set del film di Giuseppe De Santis “Riso amaro” (1949), dove ha una storia d'amore con Doris Dowling, una delle attrici che affiancavano Silvana Mangano. Nel 1950 è in Israele dove realizza, per conto dell'Unites Jewish Appeal (UIA), il documentario di 26 minuti “The journey”, dedicato ai sopravvissuti della shoah che, emigrati in Israele, divengono cittadini israeliani. Grazie alla collaborazione con lo Steven Spielberg Jewish Film Archive e con la Cineteca del Friuli, lo straordinario documento sarà integralmente proiettato in mostra, assieme ad altri filmati d’epoca, permettendo così la conoscenza di questo importante e pressoché sconosciuto lavoro. Il rapporto con il cinema prosegue nel 1952 a Roma con il film “La carrozza d'oro” di Jean Renoir con Anna Magnani. Nello stesso anno Capa è sul set del film “Moulin rouge”, diretto dall’amico John Huston, e nel 1953 fotografa sia "Il tesoro dell'africa (Beat the devil, del 1953), interpretato da Humphrey Bogart e Gina Lollobrigida con la collaborazione di Truman Capote, sia “La contessa scalza” (“The barefoot contessa”) con una magnifica Ava Gardner.
Queste collaborazioni con il mondo di “Hollywood” coincidono con la fine della guerra e con la nascita dell’Agenzia fotografica Magnum nel 1947 fondata da Capa assieme ad Henri Cartier-Bresson, David Seymour e George Rodgers.
La mostra verrà arricchita da un’ulteriore sezione di ritratti di Robert Capa, realizzati da grandi fotografi come Henry Cartier-Bresson e Gerda Taro; immagini che riprendono il fotografo in alcuni momenti del suo lavoro di fotoreporter e della sua vita privata.
L’iniziativa beneficia della sponsorizzazione tecnica di Graphistudio e Sim2 Multimedia.
La mostra, voluta dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e organizzata dall'Azienda Speciale Villa Manin con catalogo Silvana Editoriale, è curata da Marco Minuz e si distingue dalle altre dedicate a Robert Capa perché, grazie alla collaborazione dell'agenzia Magnum Photos di Parigi e dell'International Center of Photography di New York, con le sue 180 fotografie, oltre a garantire un percorso antologico completo, permetterà di conoscere ed approfondire un aspetto poco noto del lavoro di Capa, quello di cineasta e di fotografo di scena.
Saranno presenti in mostra tutte le principali esperienze che caratterizzano il lavoro del fotografo ungherese, naturalizzato statunitense: gli anni parigini, la Guerra civile spagnola, quella fra Cina e Giappone, la Seconda guerra mondiale con lo sbarco in Normandia, la Russia del secondo dopoguerra, la nascita dello stato di Israele e, infine, il conflitto in Indocina, dove Capa morirà prematuramente nel 1954. Un panorama completo che sarà accompagnato, durante tutto il periodo della mostra, da incontri con studiosi, fotografi e registi che presenteranno i libri e i documentari più recenti dedicati alla vita e all’opera di Robert Capa. Il primo incontro è previsto per il 26 ottobre. Mario Dondero terrà una conferenza “a proposito della fotografia del miliziano morente”.
Ma la vera sorpresa sarà una ricca sezione di fotografie dedicate al mondo del cinema. Robert Capa, fin dal 1936, ha modo di cimentarsi dietro la macchina da presa. In quell’anno, infatti, mentre si trova in Spagna per documentare la Guerra civile, gira assieme al cameraman russo Roman Karmen alcune sequenze per il film di montaggio "Spagna 36" diretto da Jean Paul Le Chanois e prodotto da Luis Bunuel. Attività testimoniata anche dalla celebre fotografia, che sarà presente in mostra, realizzata da Gerda Taro, in cui Capa ha in mano una macchina da presa 16 mm. L’anno successivo Capa girerà alcune sequenze per il cinegiornale americano “March of Time”.
Nel 1938 è impegnato in Cina, come assistente del regista Joris Ivens, per realizzare il documentario “I 400 milioni”, sulla guerra cino - giapponese. Ma è l'incontro con l'attrice Ingrid Bergman, nel giugno del 1945 a Parigi, ad avvicinare ancor di più Capa al mondo del cinema. Fra i due nasce infatti un’intensa storia d'amore che dura due anni. Questa relazione permette a Capa di realizzare nel 1946 alcune foto sul set del film “Notorious” (1946) di Alfred Hitchcock, che aveva come protagonista la Bergman. Nel 1948 è fotografo di scena del film "Arco di trionfo” (“Arch of triumph”, 1948) di Lewis Milestones, che vede ancora la presenza dell’attrice svedese. Nel 1947 realizzerà in Turchia un documentario, purtroppo andato perduto, per la serie “March of Time”. Nel 1948 Capa è in Italia sul set del film di Giuseppe De Santis “Riso amaro” (1949), dove ha una storia d'amore con Doris Dowling, una delle attrici che affiancavano Silvana Mangano. Nel 1950 è in Israele dove realizza, per conto dell'Unites Jewish Appeal (UIA), il documentario di 26 minuti “The journey”, dedicato ai sopravvissuti della shoah che, emigrati in Israele, divengono cittadini israeliani. Grazie alla collaborazione con lo Steven Spielberg Jewish Film Archive e con la Cineteca del Friuli, lo straordinario documento sarà integralmente proiettato in mostra, assieme ad altri filmati d’epoca, permettendo così la conoscenza di questo importante e pressoché sconosciuto lavoro. Il rapporto con il cinema prosegue nel 1952 a Roma con il film “La carrozza d'oro” di Jean Renoir con Anna Magnani. Nello stesso anno Capa è sul set del film “Moulin rouge”, diretto dall’amico John Huston, e nel 1953 fotografa sia "Il tesoro dell'africa (Beat the devil, del 1953), interpretato da Humphrey Bogart e Gina Lollobrigida con la collaborazione di Truman Capote, sia “La contessa scalza” (“The barefoot contessa”) con una magnifica Ava Gardner.
Queste collaborazioni con il mondo di “Hollywood” coincidono con la fine della guerra e con la nascita dell’Agenzia fotografica Magnum nel 1947 fondata da Capa assieme ad Henri Cartier-Bresson, David Seymour e George Rodgers.
La mostra verrà arricchita da un’ulteriore sezione di ritratti di Robert Capa, realizzati da grandi fotografi come Henry Cartier-Bresson e Gerda Taro; immagini che riprendono il fotografo in alcuni momenti del suo lavoro di fotoreporter e della sua vita privata.
L’iniziativa beneficia della sponsorizzazione tecnica di Graphistudio e Sim2 Multimedia.
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