Cristina Treppo. Pittura/Scultura
Dal 23 Giugno 2017 al 27 Agosto 2017
Udine
Luogo: Casa Cavazzini
Indirizzo: via Cavour 14
Curatori: Vania Gransinigh
Telefono per informazioni: +39 0432 1273772
E-Mail info: civici.musei@comune.udine.it
Sito ufficiale: http://www.civicimuseiudine.it
La mostra, pensata per lo spazio dell’appartamento padronale di Casa Cavazzini, si dispiega lungo le stanze dell’appartamento: una serie di sculture e dipinti esposti a parete, entra in dialogo con la storia e gli arredi della casa. Si tratta di opere poste in relazione tra di loro, che lungo il percorso espositivo riconducono lo spettatore a temi quali l’abitare, l’assenza/presenza, le conseguenze del tempo, la connessione tra le strutture, la stratificazione e i residui della memoria. Temi che inevitabilmente rimandano anche alle molte nature morte Vanitas presenti nelle sale del Museo, intrecciando una conversazione allargata.
Le opere riprendono formalmente elementi costruttivi come il pavimento (base che sostiene, composta da tessere modulari che spesso vanno a sovrapporsi in livelli successivi), e oggetti d’uso come il vaso, la ciotola, la bottiglia (testimoni di vita, di passaggi).
L’appartamento, contenuto in un edificio più vasto, è a sua volta un contenitore: di materia invisibile legata ai ricordi e di arredi funzionali, di cose. Il titolo - Pittura/Scultura - allude alla ricerca recente dell’artista dove modalità plastica e modalità pittorica si uniscono, in un confine che appare labile, perché la pittura uscendo dall’idea di tela incorniciata vira verso la terza dimensione e la scultura si fa superficie sulla quale si appoggiano strati di colore.
Cristina Treppo (Udine, 1968) insegna Arte Contemporanea al Corso di Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove nel 2006 ha tenuto un laboratorio di Applicazioni Artistiche della Fotografia Digitale.
La sua ricerca attraversa la scultura, l’installazione, il disegno e la fotografia. Utilizza materiali di natura diversa spesso combinati insieme, pesanti come il cemento o fragili come il vetro. Indaga le relazioni tra opera d’arte e spazio, lavorando spesso in modo mimetico. La sensazione di assorbimento dell’opera da parte delle superfici ricorda meccanismi inconsci di rimozione o processi di stratificazione archeologica.
Vive e lavora tra Udine e Venezia.
Inaugurazione: 23 giugno 2017, ore 17.30
Orari: 10.30-19; chiuso lunedì
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