Alice Dreossi. Primavera

Alice Dreossi. Primavera
Dal 07 Aprile 2013 al 30 Aprile 2013
Codroipo | Udine
Luogo: Galleria De Martin
Indirizzo: via Italia 3
Orari: da martedì a sabato 9-12/ 15-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0432 905265
E-Mail info: info@galleriademartin.com
Sito ufficiale: http://www.galleriademartin.com
Nata nel Friuli Austroungarico nel 1882, Alice Dreossi abbracciò la pittura che sempre coltivò nell’amore per la veduta. Studiò a Venezia e dipinse le marine e il paesaggio lagunare. Fu a Monaco dove guardò alle Alpi bavaresi e poi nuovamente in Italia allo scoppio della prima guerra mondiale. Iniziò allora a dipingere le nevi e, dalle Alpi Marittime sino alle Giulie, inseguì i bagliori divisionisti del colore-luce. Sostenuta dalla pratica en plein air fu tra spiagge, alpeggi, bragozzi e chiatte. Ma nei rigidi inverni amava guardare dalle finestre del suo studio veneziano per cogliere dall’alto i tetti della città e i profili a perdere delle chiese e dei campanili all’orizzonte.
Ogni tanto però capitava (era forse primavera?) che abbassasse lo sguardo per cogliere nell’immediatezza la felicità delle cose vicine. Come ad esempio i fiori. Nell’esuberanza di viole, peonie, magnolie e rose, nascevano allora, come per magia, piccoli capolavori in punta di pennello che disconoscevano ogni assunto disegnativo e il virtuosismo paziente del dettaglio. Trionfava al contrario una tavolozza vivace e spensierata, ricca di petali variopinti, dimentica talora del piano di posa e di ogni valore disegnativo. Eppure ogni brano trattiene la sapienza dello sguardo che nelle piccole cose, fuori dall’ufficialità, mantiene ampiezze divenute interiori. E in brani più o meno risolti, più o meno pazienti, forse fuori bordo per una pittrice che partecipò alle esposizioni di Cà Pesaro e a due biennali veneziane, raccontano una bellezza prima, felice e, in sostanza, la pienezza di una vita.
Ogni tanto però capitava (era forse primavera?) che abbassasse lo sguardo per cogliere nell’immediatezza la felicità delle cose vicine. Come ad esempio i fiori. Nell’esuberanza di viole, peonie, magnolie e rose, nascevano allora, come per magia, piccoli capolavori in punta di pennello che disconoscevano ogni assunto disegnativo e il virtuosismo paziente del dettaglio. Trionfava al contrario una tavolozza vivace e spensierata, ricca di petali variopinti, dimentica talora del piano di posa e di ogni valore disegnativo. Eppure ogni brano trattiene la sapienza dello sguardo che nelle piccole cose, fuori dall’ufficialità, mantiene ampiezze divenute interiori. E in brani più o meno risolti, più o meno pazienti, forse fuori bordo per una pittrice che partecipò alle esposizioni di Cà Pesaro e a due biennali veneziane, raccontano una bellezza prima, felice e, in sostanza, la pienezza di una vita.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 26 febbraio 2025 al 05 maggio 2025 Venezia | Museo Fortuny
Sergio Monari. Sincronie
-
Dal 01 marzo 2025 al 29 giugno 2025 Torino | Museo Storico Nazionale d’Artiglieria dell’Esercito – Mastio della Cittadella
PAUL GAUGUIN. IL DIARIO DI NOA NOA E ALTRE AVVENTURE
-
Dal 27 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Milano | Palazzo Reale
Art Déco. Il trionfo della modernità
-
Dal 28 febbraio 2025 al 09 giugno 2025 Roma | Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
CHROMOTHERAPIA. La fotografia a colori che rende felici
-
Dal 22 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Forlì | Museo Civico San Domenico
Il Ritratto dell’Artista. Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie
-
Dal 21 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Rovigo | Palazzo Roverella
HAMMERSHØI e i pittori del silenzio tra il nord Europa e l’Italia