La ricerca dell’identità (al tempo del selfie)
![Patrick Faigenbaum, Una famiglia fiorentina Patrick Faigenbaum, Una famiglia fiorentina](http://www.arte.it/foto/600x450/22/86387-unnamed-2.jpg)
© Patrick Faigenbaum | Patrick Faigenbaum, Una famiglia fiorentina
Dal 12 Gennaio 2019 al 24 Gennaio 2019
Trieste
Luogo: Studio Tommaso
Indirizzo: via del Monte 2/1
Orari: da martedì a sabato 17-20
Curatori: Gabriella Cardazzo, Giuliana Carbi Jesurun
Enti promotori:
- Regione FVG
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 040 639187
E-Mail info: info@triestecontemporanea.it
Sito ufficiale: http://www.triestecontemporanea.it
Inizia sabato 12 gennaio, con l’inaugurazione allo Studio Tommaseo di Trieste della prima mostra di tre che si avvicenderanno fino al 22 febbraio, la fase pubblica del progetto La ricerca dell’identità (al tempo del selfie), curato da Giuliana Carbi Jesurun e Gabriella Cardazzo per Trieste Contemporanea e ArtSpace e sostenuto dalla Regione FVG.
Coinvolgendo 30 artisti visivi, musicisti, attori, danzatori, scrittori e filosofi provenienti da BOSNIA, CROAZIA, FRANCIA, INGHILTERRA, ITALIA, LIBANO, POLONIA e UCRAINA, l’iniziativa infatti si compone di 3 mostre, che inaugureranno rispettivamente il 12 gennaio, il 26 gennaio e il 9 febbraio, e di 1 tavola rotonda (16 febbraio). Opera a parete, disegni, fotografie, installazioni, 1 video, 1 film, 1 composizione musicale, 3 performance, 3 conversazioni con gli artisti e la tavola rotonda conclusiva indagano le diverse interpretazioni che oggi si danno all’identità. Spaziano da una “classica” ricerca dell’interiorità alla recentissima “fluidità” dell’apparire diffusa con i dispositivi digitali. Toccano competenze di percezione sensoriale diverse. Cadenzate nelle mostre da una traccia sonora plurilingue di contributi alla definizione dell’identità: un filo rosso auditivo dell’intera iniziativa, insolito rispetto alla rappresentazione di noi stessi che ci viene offerta dalle nostre immagini.
Ecco chi dà voce al dibattito sull’identità nel primo appuntamento espositivo: CLAUDIO AMBROSINI, uno dei compositori italiani più rappresentati internazionalmente, propone il ritratto sonoro Anemos (2018) che rivela il respiro di chi sta suonando lo strumento musicale; l’artista torinese CRISTIANO BERTI mostra 7 ritratti fotografici (2003) fatti a 7 diversi Cristiano Berti, e nella ripetizione del nome e del cognome di questi omonimi l’identità si dissolve; la nobile famiglia fiorentina dei Guicciardini è ritratta all’interno della propria dimora nella campagna toscana, davanti a una parte degli archivi del nobile casato, dal fotografo francese PATRICK FAIGENBAUM, che ottiene notorietà internazionale nel campo della fotografia contemporanea negli anni ’80, proprio con questa serie dei ritratti di famiglie aristocratiche (1983-1991); il musicista GIOVANNI FLOREANI e l’attrice e regista DANIELA GATTORNO eseguono la performance Effimere, (2019), riflessione poetico-musicale sul testo Fotografia della folla di Wislawa Szymborska; MANUEL FRARA, conosciuto con lo pseudonimo “INTERNO3”, che è il nome del suo progetto di interazione tra high-tech e low-fi, installa i 9 moduli a parete di Primary selfie: take this software and make your selfie, (2018); l’artista di Kiev LADA NAKONECHNA, dichiarando che l’identità si manifesta attraverso i gesti, agisce negli ambiti pubblici e si rivela nell’attività politica, presenta il suo autoritratto-video proiezione Ich bin eine osteuropäische Künstlerin (2019); poiché per MARIO SILLANI DJERRAHIAN, artista e fotografo triestino, “passeggiare nel paesaggio significa abitare per un dato tempo nella fotografia che faccio, che è dunque il mio ritratto”, vediamo in mostra due suoi portfolio di 101 fotografie, Ritratto del MAXXI come me stesso e Ritratto senza suono come me stesso (2018); infine l’artista croata MARIJANA VUKIĆ PENDE propone l’installazione The First layer(2018) dove il suo tipico approccio verso la grafite di carbonio cambia: l’artista crea una specie di pelle che, assieme alla forza dell’energia cinetica chimica della grafite, rievoca l’energia potenziale dimenticata dall’uomo.
SABATO 12 GENNAIO 2019
ore 18
INAUGURAZIONE della mostra degli artisti Claudio Ambrosini, Cristiano Berti, Patrick Faigenbaum, Giovanni Floreani, Manuel Frara/Interno 3, Daniela Gattorno, Lada Nakonechna, Mario Sillani Djerrahian, Marijana Vukić Pende.
ore 19
PERFORMANCE di Giovanni Floreani e Daniela Gattorno.
ore 19.30
DIALOGO CON GLI ARTISTI
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