Nazzareno Manganello e Laura Pellizzari. Doppio sogno nella mitologia contemporanea

© Laura Pellizzari | Nazzareno Manganello e Laura Pellizzari. Doppio sogno nella mitologia contemporanea
Dal 31 Maggio 2014 al 15 Giugno 2014
Asolo | Treviso
Luogo: Galleria Browning
Indirizzo: via Robert Browning 167
Orari: sabato 15-19:30; domenica 10-12:30 / 15-19:30 o su appuntamento
E-Mail info: studio.bisson@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.galleriabrowning.tumblr.com
La Galleria Browning è lieta di ospitare la mostra di scultura ‘Doppio sogno nella mitologia contemporanea’ di Nazzareno Manganello e Laura Pellizzari.
Affrontare il tema del mito, significa compiere una rivisitazione in chiave di rinascita della tradizione classica. La terracotta diventa un ‘Luogo Emozionale’ nella quale si concentra il fascinoso patrimonio evocativo che recupera la suggestione della Storia e dei valori universali.
Le figure si collegano a un patrimonio di immagini e di simboli da cui riaffiora il sapore del mito, attraverso continue allusioni a mondi metafisici. Le terrecotte ci conducono in frammenti di epoche lontane dove regnano bellezza, materia e spiritualità. Il sogno ci apre all’onirico, al subconscio e al mitologico di conseguenza.
La femminilità è soggetto ricorrente nell’opera di Laura Pellizzari. Siano esse Ninfee, Veneri, Muse o Sirene, l’intento è quello di recuperare la concezione di bellezza nel sunto classico di ideale di perfezione, non solo estetico, ma interiore. ‘La forma è sostanza’. E nella forma sono insiti gli elementi che descrivono la bellezza del corpo femminile e che ne sprigionano
fertilità, saggezza e bellezza.
Più disincantata la visione della bellezza del maestro Manganello che nelle sue figure rotonde femminili giacenti non manca di incidere, graffiare e perfino cucire l’inesorabile azione del tempo. Le sue opere esprimono anche drammaticità e in questo lamento silenzioso giace la forza evocativa della materia.
Una sintesi plastica, una ricerca di purezza e spirito accomuna le opere di Manganello e Pellizzari. In questo umore ‘primordiale’, reso anche da materiali poveri e dalle forme essenziali, ritroviamo il sapore del mito e un amore per la terra madre, fecondatrice e incorrotta.
Affrontare il tema del mito, significa compiere una rivisitazione in chiave di rinascita della tradizione classica. La terracotta diventa un ‘Luogo Emozionale’ nella quale si concentra il fascinoso patrimonio evocativo che recupera la suggestione della Storia e dei valori universali.
Le figure si collegano a un patrimonio di immagini e di simboli da cui riaffiora il sapore del mito, attraverso continue allusioni a mondi metafisici. Le terrecotte ci conducono in frammenti di epoche lontane dove regnano bellezza, materia e spiritualità. Il sogno ci apre all’onirico, al subconscio e al mitologico di conseguenza.
La femminilità è soggetto ricorrente nell’opera di Laura Pellizzari. Siano esse Ninfee, Veneri, Muse o Sirene, l’intento è quello di recuperare la concezione di bellezza nel sunto classico di ideale di perfezione, non solo estetico, ma interiore. ‘La forma è sostanza’. E nella forma sono insiti gli elementi che descrivono la bellezza del corpo femminile e che ne sprigionano
fertilità, saggezza e bellezza.
Più disincantata la visione della bellezza del maestro Manganello che nelle sue figure rotonde femminili giacenti non manca di incidere, graffiare e perfino cucire l’inesorabile azione del tempo. Le sue opere esprimono anche drammaticità e in questo lamento silenzioso giace la forza evocativa della materia.
Una sintesi plastica, una ricerca di purezza e spirito accomuna le opere di Manganello e Pellizzari. In questo umore ‘primordiale’, reso anche da materiali poveri e dalle forme essenziali, ritroviamo il sapore del mito e un amore per la terra madre, fecondatrice e incorrotta.
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