Le immagini della fantasia

Sarmede - Treviso
Sarmede - Treviso
Dal 23 Ottobre 2011 al 15 Gennaio 2012
Sarmede | Treviso
Luogo: Palazzo comunale
Indirizzo: Via Marconi 2
Orari: feriali h. 9.00/13.00 - 14.00/16.00 - 20.00/21.30; festivi e prefestivi h. 10.00/12.30 - 14.30/21.30
Telefono per informazioni: 0438/959582
A Sàrmede il 2011 è l'anno dell'India. Una scelta che, se rispetta il lungo giro del mondo per fiabe che impegna da alcuni anni la Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia, risulta di attualità tutta particolare.
Sarà il successo dei film di Bollywood, sarà lo stupore per la crescita economica, sarà la penetrazione nelle culture occidentali di filosofie e mistica indiane, certo l'India incuriosisce e stupisce.
Per chi sull'India, sino a non molti anni fa, non andava oltre ai ricordi di Kim di Kipling e dei Corsari di Salgari, oltre che alle storie di maharaja favolosi e di povertà drammatiche, la scoperta delle infinite sfaccettature di questo immenso subcontinente genera grande interesse.
Tutta l'India, dalle nevi dell'Himalaya alle spiagge monsoniche dell'Oceano ribolle di storie. Sullo sfondo di città come Calcutta, Benares, Delhi, lungo le rive del Gange, nelle pianure e nelle giungle, si tramandano storie che vedono protagonisti elefanti, tigri, serpenti, e poi yogin, brahmani, servitori furbi o sottomessi, asceti e guerrieri, vecchi re e saccenti principesse, bambini curiosi e bestie credulone. A trasmettere, con il linguaggio figurato della fiaba, contrasti vertiginosi e sublimi grandezze.
Fiabe tratte da un bacino immenso che contempera le tradizioni indù e quella musulmana, le memorie di antiche tribù e di moderne affollate metropoli, storie di antica nobile tradizione, come quelle tratte dalla letteratura Panchatantra e Kathasaritsagara, insieme all'oralità del quotidiano.
Su questi temi, sull'enorme patrimonio di fiabe del continente indiano, la Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'infanzia ha chiamato a lavorare i più importanti illustratori al mondo.
Con loro, i nuovi talenti: gli allievi della Scuola Internazionale d'Illustrazione nell'estate del 2011, tra le colline di Sàrmede, seguiranno i corsi dei grandi maestri. Per carpire insegnamenti e segreti, un po' come faceva Kim con il suo guru, per imparare a trasmette storie raccontate, in questo caso, non con le parole, ma con le immagini.
Sarà il successo dei film di Bollywood, sarà lo stupore per la crescita economica, sarà la penetrazione nelle culture occidentali di filosofie e mistica indiane, certo l'India incuriosisce e stupisce.
Per chi sull'India, sino a non molti anni fa, non andava oltre ai ricordi di Kim di Kipling e dei Corsari di Salgari, oltre che alle storie di maharaja favolosi e di povertà drammatiche, la scoperta delle infinite sfaccettature di questo immenso subcontinente genera grande interesse.
Tutta l'India, dalle nevi dell'Himalaya alle spiagge monsoniche dell'Oceano ribolle di storie. Sullo sfondo di città come Calcutta, Benares, Delhi, lungo le rive del Gange, nelle pianure e nelle giungle, si tramandano storie che vedono protagonisti elefanti, tigri, serpenti, e poi yogin, brahmani, servitori furbi o sottomessi, asceti e guerrieri, vecchi re e saccenti principesse, bambini curiosi e bestie credulone. A trasmettere, con il linguaggio figurato della fiaba, contrasti vertiginosi e sublimi grandezze.
Fiabe tratte da un bacino immenso che contempera le tradizioni indù e quella musulmana, le memorie di antiche tribù e di moderne affollate metropoli, storie di antica nobile tradizione, come quelle tratte dalla letteratura Panchatantra e Kathasaritsagara, insieme all'oralità del quotidiano.
Su questi temi, sull'enorme patrimonio di fiabe del continente indiano, la Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'infanzia ha chiamato a lavorare i più importanti illustratori al mondo.
Con loro, i nuovi talenti: gli allievi della Scuola Internazionale d'Illustrazione nell'estate del 2011, tra le colline di Sàrmede, seguiranno i corsi dei grandi maestri. Per carpire insegnamenti e segreti, un po' come faceva Kim con il suo guru, per imparare a trasmette storie raccontate, in questo caso, non con le parole, ma con le immagini.
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