La storia del Vajont. La conoscenza della frana attraverso le foto di Edoardo Semenza
![La storia del Vajont. La conoscenza della frana attraverso le foto di Edoardo Semenza, Muse, Trento La storia del Vajont. La conoscenza della frana attraverso le foto di Edoardo Semenza, Muse, Trento](http://www.arte.it/foto/600x450/5c/20249-Schermata_2014-01-30_01_440x216.jpg)
La storia del Vajont. La conoscenza della frana attraverso le foto di Edoardo Semenza, Muse, Trento
Dal 14 Febbraio 2014 al 21 Febbraio 2014
Trento
Luogo: Museo Muse
Indirizzo: corso del Lavoro e della Scienza 3
Orari: 10-18
Curatori: Monica Ghirotti, Francesco M. Guadagno, Giovanni Masè, Michele Semenza, Paolo Semenza, Pietro Semenza
Enti promotori:
- AIGA - Associazione Italiana di Geologia Applicata ed Ambientale
- CNG - Consiglio Nazionale dei Geologi
Costo del biglietto: intera € 9, ridotto € 7
Telefono per informazioni: +39 848004848 / 0461 228502
E-Mail info: prenotazioni@muse.it
Sito ufficiale: http://www.muse.it
Al Muse, dal 14 al 21 febbraio, l’esposizione “La storia del Vajont” racconta attraverso le fotografie del geologo Edoardo Semenza uno dei peggiori disastri avvenuti nel nostro Paese.
La mostra itinerante, organizzata dalla Associazione Italiana di Geologia Applicata ed Ambientale e dal Consiglio Nazionale dei Geologi in occasione del cinquantenario della frana del Vajont, ha l’obiettivo di sensibilizzare sulla necessità di approfondire le conoscenze geologiche per rispettare e proteggere adeguatamente il territorio in cui viviamo.
Emblema della catastrofe di origine umana, la frana è ancora oggi oggetto di dibattito e riflessione scientifica, anche per la straordinaria mole di dati disponibili. Ammirare le fotografie di EdoardoSemenza significa accedere, attraverso la sua dimensione personale e professionale, alla storia di un evento che ha distrutto la vita di quasi 2000 persone, modificato la fisionomia di una valle e cambiato la vita dei suoi abitanti.
Il geologo, per primo riconobbe l’esistenza di un’antica frana nella valle, ne elaborò un modello e definì i conseguenti scenari di rischio. La sua scoperta fu presa in considerazione dai responsabili della costruzione della diga come ipotesi da verificare. Purtroppo, la sua consulenza non impedì che si consumasse la tragedia.
Nella mostra, le evidenze geologiche e geomorfologiche che condussero Semenza a scoprire la frana sono illustrate attraverso alcune fotografie scattate tra gli anni 1959 e 1961. Sono immagini che aiutano a comprendere sia la complessità geologica dell'area, sia i peculiari aspetti della valle che concorsero a "mascherare" agli studiosi la vera natura di ciò che stavano analizzando e, soprattutto, a non farne riconoscere la potenziale pericolosità. Il suo lavoro, riconosciuto a livello internazionale, rappresenta una base geologica indispensabile per qualsiasi ulteriore approfondimento e verifica.
Proprio per consentire un maggiore approfondimento delle tematiche legate alla frana, nell’ambito della mostraverrà organizzata una SERATA SPECIALE, mercoledì 19 febbraio, a partire dalle 18.30.
Il primo appuntamento di MUSEO FUORI ORARIO SPECIAL NIGHT sarà infatti dedicato alla frana del Vaiont, al rischio idrogeologico e ai temi della geologia in generale.
Nel museo aperto fino alle 23.00 con orario continuato, dalle 18.30 sarà possibile approfondire i contenuti dell’area espositiva dedicata ai Rischi ambientali e alla Protezione Civile con la curatrice e mediatrice culturale del MUSE, Claudia Lauro.
Alle 19.30 si svolgerà il tour di approfondimento "Paleontologia casuale: scoperte tra le frane del mondo" con i ricercatori del MUSE Marco Avanzini e Massimo Bernardi.
Alle 20.45 conferenza con Monica Ghirotti, professoressa di Geologia Applicata dell'Università di Bologna e curatrice della mostra “La storia del Vajont: la conoscenza della frana attraverso le foto di Edoardo Semenza”.
L’ingresso sarà gratuito alle attività della lobby e alla conferenza. La visita al MUSE si potrà effettuare con ingresso ridotto (€ 7) a partire dalle 17.30.
Per gli insegnanti, la partecipazione alla conferenza delle 20.45 può essere riconosciuta come aggiornamento professionale.
La mostra itinerante, organizzata dalla Associazione Italiana di Geologia Applicata ed Ambientale e dal Consiglio Nazionale dei Geologi in occasione del cinquantenario della frana del Vajont, ha l’obiettivo di sensibilizzare sulla necessità di approfondire le conoscenze geologiche per rispettare e proteggere adeguatamente il territorio in cui viviamo.
Emblema della catastrofe di origine umana, la frana è ancora oggi oggetto di dibattito e riflessione scientifica, anche per la straordinaria mole di dati disponibili. Ammirare le fotografie di EdoardoSemenza significa accedere, attraverso la sua dimensione personale e professionale, alla storia di un evento che ha distrutto la vita di quasi 2000 persone, modificato la fisionomia di una valle e cambiato la vita dei suoi abitanti.
Il geologo, per primo riconobbe l’esistenza di un’antica frana nella valle, ne elaborò un modello e definì i conseguenti scenari di rischio. La sua scoperta fu presa in considerazione dai responsabili della costruzione della diga come ipotesi da verificare. Purtroppo, la sua consulenza non impedì che si consumasse la tragedia.
Nella mostra, le evidenze geologiche e geomorfologiche che condussero Semenza a scoprire la frana sono illustrate attraverso alcune fotografie scattate tra gli anni 1959 e 1961. Sono immagini che aiutano a comprendere sia la complessità geologica dell'area, sia i peculiari aspetti della valle che concorsero a "mascherare" agli studiosi la vera natura di ciò che stavano analizzando e, soprattutto, a non farne riconoscere la potenziale pericolosità. Il suo lavoro, riconosciuto a livello internazionale, rappresenta una base geologica indispensabile per qualsiasi ulteriore approfondimento e verifica.
Proprio per consentire un maggiore approfondimento delle tematiche legate alla frana, nell’ambito della mostraverrà organizzata una SERATA SPECIALE, mercoledì 19 febbraio, a partire dalle 18.30.
Il primo appuntamento di MUSEO FUORI ORARIO SPECIAL NIGHT sarà infatti dedicato alla frana del Vaiont, al rischio idrogeologico e ai temi della geologia in generale.
Nel museo aperto fino alle 23.00 con orario continuato, dalle 18.30 sarà possibile approfondire i contenuti dell’area espositiva dedicata ai Rischi ambientali e alla Protezione Civile con la curatrice e mediatrice culturale del MUSE, Claudia Lauro.
Alle 19.30 si svolgerà il tour di approfondimento "Paleontologia casuale: scoperte tra le frane del mondo" con i ricercatori del MUSE Marco Avanzini e Massimo Bernardi.
Alle 20.45 conferenza con Monica Ghirotti, professoressa di Geologia Applicata dell'Università di Bologna e curatrice della mostra “La storia del Vajont: la conoscenza della frana attraverso le foto di Edoardo Semenza”.
L’ingresso sarà gratuito alle attività della lobby e alla conferenza. La visita al MUSE si potrà effettuare con ingresso ridotto (€ 7) a partire dalle 17.30.
Per gli insegnanti, la partecipazione alla conferenza delle 20.45 può essere riconosciuta come aggiornamento professionale.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
![](/public/img/mostre_su.png)
-
Dal 26 giugno 2024 al 22 settembre 2024 Siena | Santa Maria della Scala
Nino Migliori. LUMEN. Fonte Gaia
-
Dal 25 giugno 2024 al 01 settembre 2024 Roma | Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea
Luigi Bartolini incisore
-
Dal 25 giugno 2024 al 08 settembre 2024 Genova | Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
Presenze dell’arte svizzera nella collezione del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
-
Dal 22 giugno 2024 al 20 ottobre 2024 Firenze | Museo Novecento e Museo degli Innocenti
Louise Bourgeois In Florence
-
Dal 21 giugno 2024 al 15 settembre 2024 Roma | Galleria Borghese
Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria
-
Dal 20 giugno 2024 al 06 ottobre 2024 Urbino | Galleria Nazionale delle Marche - Palazzo Ducale di Urbino
Federico Barocci Urbino. L’emozione della pittura moderna