We-Traders. Cedo crisi, offro città
Dal 15 Maggio 2014 al 15 Giugno 2014
Torino
Luogo: Toolbox Office Lab & Coworking/FabLab Torino
Indirizzo: via Egeo 18
Orari: Mercoledì/Venerdì 12-22 Giovedì 12-23 Sabato/Domenica 18 maggio e 15 giugno 11-20
Enti promotori:
- Goethe-Institut
- Città di Torino
- Società consortile OGR-CRT
- Fondazione CRT
- Associazione a.titolo
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 84400566
E-Mail info: ufficiostampa@rom.goethe.org
Sito ufficiale: http://www.goethe.de
Dopo essere stata al Matadero di Madrid con quasi 20 mila visitatori, giovedì 15 maggio inaugura a Torino la mostra We-Traders. Cedo crisi, offro città, promossa e organizzata dal Goethe-Institut in partnership con Città di Torino, Società consortile OGR-CRT, Fondazione CRT e l’associazione a.titolo.
La mostra si terrà nei nuovi spazi di Toolbox, a pochi minuti dalla stazione di Porta Nuova, in un’area industriale d’inizio Novecento abbandonata per anni, e oggi trasformata in un grande distretto di coworking. Nella mostra sarà possibile vedere, toccare con mano e ascoltare le esperienze, i progetti, i sogni, i saperi e le idee di un gruppo di cittadini europei, tutti accomunati dal fatto di essere dei We- Traders.
Ma chi sono i We-Traders?
Architetti, designer, artisti, agricoltori, fashion e web designer, scrittori, professionisti, attivisti o semplici cittadini che vogliono prendersi cura dello spazio nel quale vivono, lavorano, studiano o passano il tempo libero.
Sono cittadini che reagiscono alla crisi in vari ambiti della vita urbana, da quello economico a quello sociale e ambientale, con iniziative spesso trasversali. Tra di loro ci sono i padroni di casa della mostra, Toolbox Office Lab & Coworking a Torino, e casi esemplari come Campo de Cebada, iniziativa di appropriazione creativa da parte di un gruppo di cittadini di un cantiere abbandonato nel centro di Madrid, vincitrice nel 2013 della Biennale di Architettura spagnola (http://elcampodecebada.org/), gli Allmende Kontor di Berlino, noti per aver creato un orto collettivo nell’ex aeroporto di Tempelhof, e Casa del Quartiere di San Salvario, freschi vincitori insieme alla rete delle Case di Quartiere torinese del Premio per la cultura Che Fare (http://www.che-fare.com/). We-Traders. Cedo crisi, offro città mette in rete 25 We-Traders provenienti da Berlino, Lisbona, Madrid, Tolosa e Torino. Cinque città che sono molto diverse tra loro per numero di abitanti, storia e ruolo politico. In ciascuna di esse la crisi ha un volto diverso: da conti in rosso e polarizzazione sociale a una società civile indebolita da una crescita eccessiva. Ma hanno in comune un patrimonio paradigmatico e spesso ancora sottovalutato di esperienze We-Trading.
Insieme alle curatrici Angelika Fitz e Rose Epple, 5 co-curatori, numerosi partner e soprattutto i We-Traders, il Goethe-Institut ha voluto dare vita a un progetto che mette in atto lo scambio fra cittadini europei e valorizza il principio della partecipazione rendendolo esperibile in modo anche giocoso per un ampio pubblico. La mostra, infatti, è stata ideata a partire dalla collaborazione fra i tanti soggetti coinvolti e dagli incontri, che nel corso di un anno e mezzo di lavoro, si sono svolti in ogni città.
La mostra diventa così una piazza mercato di saperi ed esperienze, un laboratorio nel quale il pubblico può imparare a coltivare un orto sul balcone di casa, ballare Lindi Hop ma anche contribuire a lanciare nuove proposte per spazi e progetti futuri tramite Opencall e dibattiti. La mostra itinerante è stata inaugurata a Madrid al Matadero lo scorso inverno (31 gennaio 2014 – 16 marzo) e dopo Torino farà tappa a Berlino, Lisbona e Tolosa.
In ogni città che l’accoglie, la mostra assume un’identità diversa. Selezionate dalle co-curatrici Lisa Parola e Luisa Perlo, a Torino, i progetti dei We-Traders saranno affiancati da opere di artisti che da tempo, si misurano con le nozioni di democrazia e di futuro. Al centro dello spazio espositivo sarà infatti esposto un grande tavolo di Michelangelo Pistoletto ideato per il progetto Love Difference - Movimento Artistico per una Politica InterMediterranea (2003). La forma del Mediterraneo, circondata da sedie provenienti da Paesi del Sud Europa e del Nord Africa, si propone come luogo di confronto, scambio e riflessione. La coppia Andrea Caretto e Raffaella Spagna proporrà un’azione di rivitalizzazione di organismi vegetali nell’ambito del progetto Esculenta Lazzaro (2007) che farà letteralmente “fiorire” il mercato a partire dalla raccolta di scarti di ortaggi portati dai visitatori. Lo scambio di sogni è invece il tema di Dreams’ Time Capsule (2011), un progetto nomade di Eva Frapiccini; all’interno di una suggestiva architettura gonfiabile, nei giorni dell’opening, ognuno potrà raccontare un proprio sogno che verrà registrato e catalogato entrando a far parte di una grande raccolta di sogni collettivi. Nasce dall’idea di archivio anche l’opera di Stefano Boccalini, ideata in collaborazione con lo Studio Ghigos Design. Archivio mobile (2008) è un carretto a pedali pensato per il quartiere multietnico di San Salvario a Torino e che in mostra raccoglierà e distribuirà idee e proposte.
Dal 15 maggio al 15 giugno negli spazi della mostra si terrà un ricco e vario programma di manifestazioni, incontri, workshop e proiezioni di film.
Rassegna cinematografica: Ogni giovedì sera l’appuntamento sarà con i film proposti dal We- Trader Piccolo Cinema
Dibattiti: Si discuterà del rapporto fra città e cittadino, del ruolo dell’arte e della partecipazione nello sviluppo urbano, dell’abitare come bene comune, del futuro dell’impresa creativa o della sharing economy.
Workshop: film, ballo, canto, giardinaggio e maker per bambini, nel corso della mostra ogni trader torinese proporrà laboratori aperti ai visitatori.
Mercati e fiere: Il 31 maggio FabLab Torino e Toolbox organizzeranno la prima Makers Fair di Torino. Giovedì 15 maggio e domenica 15 giugno sarà ospitato il Mercato Germogliato.
Il programma aggiornato si potrà seguire su Facebook: Wetraders Torino. La comunicazione sui social media è stata sviluppata in collaborazione con la Scuola Holden – Storytelling & Performing Arts, dagli allievi Marco Balmativola, Luisa Chiaese, Mila Marzo, Silvia Pevato e Chiara Pietta.”
I numeri della mostra
5 città: Berlino, Lisbona, Madrid, Tolosa e Torino
25 We Trades (elenco completo sotto www.goethe.de/wetraders) 7 curatori
19mila visitatori a Madrid We-Traders. Cedo crisi, offro città è una coproduzione del Goethe-Institut di Bruxelles insieme agli istituti di Lisbona, Madrid, Torino e Tolosa e fa parte della piattaforma Weltstadt. Who creates the city?, un’iniziativa del Goethe-Institut e del Ministero federale tedesco per l’Ambiente, la Conservazione della Natura, l’Edilizia e la Sicurezza nucleare.
Partner: Kunstraum Kreuzberg/Bethanien (Berlino); Bureau N, Câmara Municipal de Lisboa FabLab Lisboa (Lisbona); Ayuntamiento de Madrid, Intermediae, Matadero, Medialab Prado, Pista 34 Cultura S.L. (Madrid); A.E.R.A. Actions, Etudes et Recherches sur l’Architecture, l’Habitat etla Ville (Tolosa); Città di Torino, Società Consortile OGR-CRT, Fondazione CRT, a.titolo, Festival Architettura in Città, Scuola Holden - Storytelling & Performing Arts, Urban Center Metropolitano (Torino).
La mostra si terrà nei nuovi spazi di Toolbox, a pochi minuti dalla stazione di Porta Nuova, in un’area industriale d’inizio Novecento abbandonata per anni, e oggi trasformata in un grande distretto di coworking. Nella mostra sarà possibile vedere, toccare con mano e ascoltare le esperienze, i progetti, i sogni, i saperi e le idee di un gruppo di cittadini europei, tutti accomunati dal fatto di essere dei We- Traders.
Ma chi sono i We-Traders?
Architetti, designer, artisti, agricoltori, fashion e web designer, scrittori, professionisti, attivisti o semplici cittadini che vogliono prendersi cura dello spazio nel quale vivono, lavorano, studiano o passano il tempo libero.
Sono cittadini che reagiscono alla crisi in vari ambiti della vita urbana, da quello economico a quello sociale e ambientale, con iniziative spesso trasversali. Tra di loro ci sono i padroni di casa della mostra, Toolbox Office Lab & Coworking a Torino, e casi esemplari come Campo de Cebada, iniziativa di appropriazione creativa da parte di un gruppo di cittadini di un cantiere abbandonato nel centro di Madrid, vincitrice nel 2013 della Biennale di Architettura spagnola (http://elcampodecebada.org/), gli Allmende Kontor di Berlino, noti per aver creato un orto collettivo nell’ex aeroporto di Tempelhof, e Casa del Quartiere di San Salvario, freschi vincitori insieme alla rete delle Case di Quartiere torinese del Premio per la cultura Che Fare (http://www.che-fare.com/). We-Traders. Cedo crisi, offro città mette in rete 25 We-Traders provenienti da Berlino, Lisbona, Madrid, Tolosa e Torino. Cinque città che sono molto diverse tra loro per numero di abitanti, storia e ruolo politico. In ciascuna di esse la crisi ha un volto diverso: da conti in rosso e polarizzazione sociale a una società civile indebolita da una crescita eccessiva. Ma hanno in comune un patrimonio paradigmatico e spesso ancora sottovalutato di esperienze We-Trading.
Insieme alle curatrici Angelika Fitz e Rose Epple, 5 co-curatori, numerosi partner e soprattutto i We-Traders, il Goethe-Institut ha voluto dare vita a un progetto che mette in atto lo scambio fra cittadini europei e valorizza il principio della partecipazione rendendolo esperibile in modo anche giocoso per un ampio pubblico. La mostra, infatti, è stata ideata a partire dalla collaborazione fra i tanti soggetti coinvolti e dagli incontri, che nel corso di un anno e mezzo di lavoro, si sono svolti in ogni città.
La mostra diventa così una piazza mercato di saperi ed esperienze, un laboratorio nel quale il pubblico può imparare a coltivare un orto sul balcone di casa, ballare Lindi Hop ma anche contribuire a lanciare nuove proposte per spazi e progetti futuri tramite Opencall e dibattiti. La mostra itinerante è stata inaugurata a Madrid al Matadero lo scorso inverno (31 gennaio 2014 – 16 marzo) e dopo Torino farà tappa a Berlino, Lisbona e Tolosa.
In ogni città che l’accoglie, la mostra assume un’identità diversa. Selezionate dalle co-curatrici Lisa Parola e Luisa Perlo, a Torino, i progetti dei We-Traders saranno affiancati da opere di artisti che da tempo, si misurano con le nozioni di democrazia e di futuro. Al centro dello spazio espositivo sarà infatti esposto un grande tavolo di Michelangelo Pistoletto ideato per il progetto Love Difference - Movimento Artistico per una Politica InterMediterranea (2003). La forma del Mediterraneo, circondata da sedie provenienti da Paesi del Sud Europa e del Nord Africa, si propone come luogo di confronto, scambio e riflessione. La coppia Andrea Caretto e Raffaella Spagna proporrà un’azione di rivitalizzazione di organismi vegetali nell’ambito del progetto Esculenta Lazzaro (2007) che farà letteralmente “fiorire” il mercato a partire dalla raccolta di scarti di ortaggi portati dai visitatori. Lo scambio di sogni è invece il tema di Dreams’ Time Capsule (2011), un progetto nomade di Eva Frapiccini; all’interno di una suggestiva architettura gonfiabile, nei giorni dell’opening, ognuno potrà raccontare un proprio sogno che verrà registrato e catalogato entrando a far parte di una grande raccolta di sogni collettivi. Nasce dall’idea di archivio anche l’opera di Stefano Boccalini, ideata in collaborazione con lo Studio Ghigos Design. Archivio mobile (2008) è un carretto a pedali pensato per il quartiere multietnico di San Salvario a Torino e che in mostra raccoglierà e distribuirà idee e proposte.
Dal 15 maggio al 15 giugno negli spazi della mostra si terrà un ricco e vario programma di manifestazioni, incontri, workshop e proiezioni di film.
Rassegna cinematografica: Ogni giovedì sera l’appuntamento sarà con i film proposti dal We- Trader Piccolo Cinema
Dibattiti: Si discuterà del rapporto fra città e cittadino, del ruolo dell’arte e della partecipazione nello sviluppo urbano, dell’abitare come bene comune, del futuro dell’impresa creativa o della sharing economy.
Workshop: film, ballo, canto, giardinaggio e maker per bambini, nel corso della mostra ogni trader torinese proporrà laboratori aperti ai visitatori.
Mercati e fiere: Il 31 maggio FabLab Torino e Toolbox organizzeranno la prima Makers Fair di Torino. Giovedì 15 maggio e domenica 15 giugno sarà ospitato il Mercato Germogliato.
Il programma aggiornato si potrà seguire su Facebook: Wetraders Torino. La comunicazione sui social media è stata sviluppata in collaborazione con la Scuola Holden – Storytelling & Performing Arts, dagli allievi Marco Balmativola, Luisa Chiaese, Mila Marzo, Silvia Pevato e Chiara Pietta.”
I numeri della mostra
5 città: Berlino, Lisbona, Madrid, Tolosa e Torino
25 We Trades (elenco completo sotto www.goethe.de/wetraders) 7 curatori
19mila visitatori a Madrid We-Traders. Cedo crisi, offro città è una coproduzione del Goethe-Institut di Bruxelles insieme agli istituti di Lisbona, Madrid, Torino e Tolosa e fa parte della piattaforma Weltstadt. Who creates the city?, un’iniziativa del Goethe-Institut e del Ministero federale tedesco per l’Ambiente, la Conservazione della Natura, l’Edilizia e la Sicurezza nucleare.
Partner: Kunstraum Kreuzberg/Bethanien (Berlino); Bureau N, Câmara Municipal de Lisboa FabLab Lisboa (Lisbona); Ayuntamiento de Madrid, Intermediae, Matadero, Medialab Prado, Pista 34 Cultura S.L. (Madrid); A.E.R.A. Actions, Etudes et Recherches sur l’Architecture, l’Habitat etla Ville (Tolosa); Città di Torino, Società Consortile OGR-CRT, Fondazione CRT, a.titolo, Festival Architettura in Città, Scuola Holden - Storytelling & Performing Arts, Urban Center Metropolitano (Torino).
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