Vitrine. Possibilità I Rä di Martino
Dal 10 Febbraio 2015 al 06 Aprile 2015
Torino
Luogo: GAM – Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea
Indirizzo: via Magenta 31
Orari: da martedì a domenica 10-18; giovedì 10-22.30
Curatori: Anna Musini
Enti promotori:
- Consiglio Regionale del Piemonte
Costo del biglietto: intero € 10, ridotto € 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni
Telefono per informazioni: +39 011 4429518
E-Mail info: gam@fondazionetorinomusei.it
Sito ufficiale: http://www.gamtorino.it
Riparte il 10 febbraio alla GAM di Torino Vitrine, il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea.
Possibilità, titolo della quarta edizione, pone l’attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di cui l’arte ricalca la natura mutevole e fluida. Come un vetro trasparente, Vitrine stabilisce un punto di interazione, di dialogo e di lettura tra le ricerche artistiche più contemporanee e il flusso incessante degli stimoli fisici e simbolici della quotidianità.
Gli artisti protagonisti della quarta edizione di Vitrine sono: Rä di Martino, Francesco Gennari, Francesco Barocco, Anna Franceschini, Luca Trevisani.
Vitrine si costituisce come una soglia, un passaggio che mette in comunicazione mondo interno ed esterno al museo attuando un dialogo tra le ricerche artistiche con la realtà circostante. Lo spazio e il tempo sono le coordinate imprescindibili con cui l’uomo si confronta costantemente e che s’imprimono nel lavoro dell’artista. Tutto scorre e cambia, le percezioni si arricchiscono di ricordi personali, del vissuto, della memoria culturale, storico-sociale e politica in una metamorfosi continua. Mutamenti che investono la realtà naturale e urbana ma anche il paesaggio dell’immaginario, lo spazio-tempo reale e quello mentale, interiore e intimo dell’animo.
Lo sguardo dell’artista coglie determinate situazioni, alcuni momenti, registra cambiamenti che mescolano passato, presente e futuro, in una rielaborazione che trova espressione nelle opere, restituendo attimi e impressioni.
Il primo appuntamento dell’edizione 2015 vede protagonista Rä di Martino, che presenta alla GAM dal 10 febbraio al 6 aprile l’opera The Picture of Ourselves, video in bianco e nero che inquadra i primi piani alternati di una bambina e di un giovane uomo dagli occhi chiari, due ritratti in cui affiorano suggestioni della tradizione artistica, dalla pittura più antica fino alla fotografia più contemporanea, due sguardi che sono la testimonianza della vita che scorre, si radica, si evolve in un infinito intrecciarsi di possibilità.
Rä di Martino. Nata a Roma nel 1975, vive e lavora a Torino.
Studia al Chelsea Art College e alla Slade School of Art di Londra. La sua formazione viene influenzata dal teatro e dal cinema che l’artista stessa definisce come laboratori di idee. Come mezzo espressivo privilegia il video per approdare a proiezioni complesse di diapositive e installazioni di fotografie che si susseguono come fotogrammi di una pellicola. Le sue opere si compongono di accostamenti, puzzle, che suggeriscono una realtà frammentaria, indeterminata, indecifrabile dove la narrazione sembra sempre aperta, senza una conclusione precisa, suscitando nello spettatore un senso di irrisolutezza. Le immagini di Rä di Martino forniscono la sensazione di una memoria illusoria e fantastica attraverso la stratificazione di significati culturali, di rimandi a citazioni filmiche e storiche, di esperienze vissute e solo immaginate, in cui prevale la percezione di uno spazio – tempo indefinito.
Possibilità, titolo della quarta edizione, pone l’attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di cui l’arte ricalca la natura mutevole e fluida. Come un vetro trasparente, Vitrine stabilisce un punto di interazione, di dialogo e di lettura tra le ricerche artistiche più contemporanee e il flusso incessante degli stimoli fisici e simbolici della quotidianità.
Gli artisti protagonisti della quarta edizione di Vitrine sono: Rä di Martino, Francesco Gennari, Francesco Barocco, Anna Franceschini, Luca Trevisani.
Vitrine si costituisce come una soglia, un passaggio che mette in comunicazione mondo interno ed esterno al museo attuando un dialogo tra le ricerche artistiche con la realtà circostante. Lo spazio e il tempo sono le coordinate imprescindibili con cui l’uomo si confronta costantemente e che s’imprimono nel lavoro dell’artista. Tutto scorre e cambia, le percezioni si arricchiscono di ricordi personali, del vissuto, della memoria culturale, storico-sociale e politica in una metamorfosi continua. Mutamenti che investono la realtà naturale e urbana ma anche il paesaggio dell’immaginario, lo spazio-tempo reale e quello mentale, interiore e intimo dell’animo.
Lo sguardo dell’artista coglie determinate situazioni, alcuni momenti, registra cambiamenti che mescolano passato, presente e futuro, in una rielaborazione che trova espressione nelle opere, restituendo attimi e impressioni.
Il primo appuntamento dell’edizione 2015 vede protagonista Rä di Martino, che presenta alla GAM dal 10 febbraio al 6 aprile l’opera The Picture of Ourselves, video in bianco e nero che inquadra i primi piani alternati di una bambina e di un giovane uomo dagli occhi chiari, due ritratti in cui affiorano suggestioni della tradizione artistica, dalla pittura più antica fino alla fotografia più contemporanea, due sguardi che sono la testimonianza della vita che scorre, si radica, si evolve in un infinito intrecciarsi di possibilità.
Rä di Martino. Nata a Roma nel 1975, vive e lavora a Torino.
Studia al Chelsea Art College e alla Slade School of Art di Londra. La sua formazione viene influenzata dal teatro e dal cinema che l’artista stessa definisce come laboratori di idee. Come mezzo espressivo privilegia il video per approdare a proiezioni complesse di diapositive e installazioni di fotografie che si susseguono come fotogrammi di una pellicola. Le sue opere si compongono di accostamenti, puzzle, che suggeriscono una realtà frammentaria, indeterminata, indecifrabile dove la narrazione sembra sempre aperta, senza una conclusione precisa, suscitando nello spettatore un senso di irrisolutezza. Le immagini di Rä di Martino forniscono la sensazione di una memoria illusoria e fantastica attraverso la stratificazione di significati culturali, di rimandi a citazioni filmiche e storiche, di esperienze vissute e solo immaginate, in cui prevale la percezione di uno spazio – tempo indefinito.
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