Surprise 2015. Jim Dine
![Jim Dine, Betty, 1969 Jim Dine, Betty, 1969](http://www.arte.it/foto/600x450/de/31613-jim-dine-betty-1969.jpg)
Jim Dine, Betty, 1969
Dal 14 Aprile 2015 al 05 Luglio 2015
Torino
Luogo: GAM – Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea
Indirizzo: via Magenta 31
Orari: martedì - domenica 10-19.30
Curatori: Maria Teresa Roberto, Gregorio Mazzonis
Costo del biglietto: intero € 10, ridotto € 8, gratuito under 18
Telefono per informazioni: +39 011 4429518
E-Mail info: gam@fondazionetorinomusei.it
Sito ufficiale: http://www.gamtorino.it/surprise/
Con il secondo appuntamento del 2015 il ciclo espositivo Surprise, che la GAM dedica ad aspetti specifici della ricerca artistica tra anni Sessanta e Settanta, si concentra per la prima volta l’attenzione su un artista americano, protagonista di spicco della stagione Pop: Jim Dine (Cincinnati, USA, 1935).
Le opere di Dine furono presentate a Torino in due importanti personali tenutesi alla Galleria Sperone nel 1965 e nel 1973. Proprio da questa seconda mostra, ospitata negli ampi spazi della galleria in corso San Maurizio, proviene Betty, un dipinto del 1969 che costituiva il fulcro visivo di quella esposizione e che si rivela ancora oggi di eccezionale importanza sia per la qualità della pittura sia per le dimensioni. Poterlo vedere a fianco di Fred Astaire e Ginger Rogers del 1961, un’altra opera di Dine anch’essa di collezione privata, consente di rivisitare le aperture internazionali frequenti a Torino in quegli anni grazie al contributo di galleristi, critici, artisti e collezionisti.
Oltre a quella di Dine, nel 1965 Gian Enzo Sperone ospitò personali di Rauschenberg e Warhol, da cui proviene Orange Car Crash delle collezioni GAM. Grazie a Surprise sarà quindi possibile tornare a confrontare declinazioni diverse dei linguaggi Pop, osservando in particolare l’interesse di Dine per gli oggetti di uso comune, che aveva caratterizzato già gli happening con cui egli aveva esordito a New York tra il 1959 e il 1960, e che da allora ritornano costantemente nelle sue tele, direttamente presenti e spesso moltiplicati dalla traccia mobile del disegno.
L’oggetto comune diviene nella sua opera il veicolo di emozioni e di racconti, sullo sfondo di tessiture cromatiche che in Betty appaiono così ricche e vibranti da confermare il ruolo di Dine non solo come esponente Pop, ma anche come antesignano del ritorno alla pittura che avrebbe segnato internazionalmente il passaggio verso gli anni Ottanta.
Surprise è un ciclo di appuntamenti che la GAM dedica ad aspetti specifici della ricerca artistica tra anni Sessanta e Settanta. Il tema è costituito di volta in volta da opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dalla tensione sperimentale e dalla intensificazione delle energie vitali tipiche di quegli anni.
Le opere di Dine furono presentate a Torino in due importanti personali tenutesi alla Galleria Sperone nel 1965 e nel 1973. Proprio da questa seconda mostra, ospitata negli ampi spazi della galleria in corso San Maurizio, proviene Betty, un dipinto del 1969 che costituiva il fulcro visivo di quella esposizione e che si rivela ancora oggi di eccezionale importanza sia per la qualità della pittura sia per le dimensioni. Poterlo vedere a fianco di Fred Astaire e Ginger Rogers del 1961, un’altra opera di Dine anch’essa di collezione privata, consente di rivisitare le aperture internazionali frequenti a Torino in quegli anni grazie al contributo di galleristi, critici, artisti e collezionisti.
Oltre a quella di Dine, nel 1965 Gian Enzo Sperone ospitò personali di Rauschenberg e Warhol, da cui proviene Orange Car Crash delle collezioni GAM. Grazie a Surprise sarà quindi possibile tornare a confrontare declinazioni diverse dei linguaggi Pop, osservando in particolare l’interesse di Dine per gli oggetti di uso comune, che aveva caratterizzato già gli happening con cui egli aveva esordito a New York tra il 1959 e il 1960, e che da allora ritornano costantemente nelle sue tele, direttamente presenti e spesso moltiplicati dalla traccia mobile del disegno.
L’oggetto comune diviene nella sua opera il veicolo di emozioni e di racconti, sullo sfondo di tessiture cromatiche che in Betty appaiono così ricche e vibranti da confermare il ruolo di Dine non solo come esponente Pop, ma anche come antesignano del ritorno alla pittura che avrebbe segnato internazionalmente il passaggio verso gli anni Ottanta.
Surprise è un ciclo di appuntamenti che la GAM dedica ad aspetti specifici della ricerca artistica tra anni Sessanta e Settanta. Il tema è costituito di volta in volta da opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dalla tensione sperimentale e dalla intensificazione delle energie vitali tipiche di quegli anni.
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