Silvia Argiolas. Vasi e serpenti
Dal 01 Dicembre 2016 al 21 Gennaio 2016
Torino
Luogo: Burning Giraffe Art Gallery
Indirizzo: via Eusebio Bava 8/a
Orari: da martedì a sabato 14:30-19:30 (o su appuntamento)
Curatori: Domenico Russo
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 011 5832745
E-Mail info: info@bugartgallery.com
Sito ufficiale: http://www.bugartgallery.com
A partire da giovedì 1 dicembre 2016, lo spazio espositivo Burning Giraffe Art Gallery, a Torino, presenta la mostra Vasi e serpenti, personale della pittrice Silvia Argiolas (Cagliari, 1977, vive e lavora a Milano), una degli artisti emergenti più interessanti del panorama nazionale.
La mostra è composta da una collezione di circa trenta lavori, tra opere su tela e su carta, realizzati dall’artista appositamente per la sua prima personale nella galleria torinese, e che sono l’evoluzione più matura e intima di una composizione dal marcato accento surreale presentata l’anno scorso, sempre da Burning Giraffe Art Gallery, in occasione di una collettiva che rintracciava, in un gruppo di giovani artisti, l’eredità artistica della grande Carol Rama. Senza alcun dubbio, questa eredità è viva e pulsante nelle opere di Argiolas, tanto in quelle pittoriche, fatte di una cromia e una figurazione capaci di coniugare un’incredibile capacità introspettiva di matrice espressionista, con delle suggestioni surrealiste e naif, che in quelle grafiche, solcate da tratti di carboncino nero violenti e tormentati.
La coppia di Vasi e Serpenti evocata dal titolo della mostra è emblematica del marcato simbolismo, così intimo e vitale, tracciato da un onnipresente sottotesto erotico – di volta in volta più o meno marcato, a tratti lampante e altri appena suggerito, ma comunque presente – che contraddistingue ciascuna delle opere in mostra. «Con Vasi e Serpenti Silvia Argiolas stira i tendini del simbolico fino al massimo indurimento – scrive Domenico Russo, curatore della mostra, nel testo in catalogo –, rivelando l’inestricabile intreccio della trama che conduce il soggetto alla ricerca dell’oggetto del proprio piacere. Al senso della mortalità devolve la funzione della percezione terrena del proprio essere, della propria posizione nel mondo e della consapevolezza dei limiti». In questa nuova serie di opere dell’artista, gli oggetti semplici e pallidi di Morandi incontrano l’esuberanza e il simbolismo onirico e sessuale di Carol Rama, andando oltre qualsiasi forma di citazione e influenza perché pervasi da quel calore, quel senso di intima unione che, secondo lo psicologo William James, contraddistingue le sensazioni e i ricordi. Le opere di Silvia Argiolas nascono nell’immediatezza della sensibilità di un animo profondo e sensibile capace di mettere a nudo e in discussione se stesso, oltre che la società degli oggetti in cui viviamo.
Dal 2006, Silvia Argiolas ha esposto le sue opere in numerose mostre collettive e personali, in Italia e all’estero, tra le quali ricordiamo: Arrivi e partenze, Mole Vanvitelliana di Ancona, a cura di A. Fiz e W. Gasperoni (2008); Whaleless, Strichinin Gallery, Londra, a cura di G. Cervi (2009); Italian Newbrow, Pinacoteca civica palazzo Volpi, Como, a cura di I. Quaroni (2012); Solo Show, Robert Kananaj Gallery, Toronto (2013 e 2015); PanoRama, varie sedi, Torino, a cura di O. Gambari (2015); Di carne e di nulla, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano , a cura di L. Beatrice (2016); All Flesh is Grass, Ateliermultimedia Galerie, Vienna, a cura di D. Russo (2016).
Vernissage: giovedì 1 dicembre dalle 18:30 alle 21:30
La mostra è composta da una collezione di circa trenta lavori, tra opere su tela e su carta, realizzati dall’artista appositamente per la sua prima personale nella galleria torinese, e che sono l’evoluzione più matura e intima di una composizione dal marcato accento surreale presentata l’anno scorso, sempre da Burning Giraffe Art Gallery, in occasione di una collettiva che rintracciava, in un gruppo di giovani artisti, l’eredità artistica della grande Carol Rama. Senza alcun dubbio, questa eredità è viva e pulsante nelle opere di Argiolas, tanto in quelle pittoriche, fatte di una cromia e una figurazione capaci di coniugare un’incredibile capacità introspettiva di matrice espressionista, con delle suggestioni surrealiste e naif, che in quelle grafiche, solcate da tratti di carboncino nero violenti e tormentati.
La coppia di Vasi e Serpenti evocata dal titolo della mostra è emblematica del marcato simbolismo, così intimo e vitale, tracciato da un onnipresente sottotesto erotico – di volta in volta più o meno marcato, a tratti lampante e altri appena suggerito, ma comunque presente – che contraddistingue ciascuna delle opere in mostra. «Con Vasi e Serpenti Silvia Argiolas stira i tendini del simbolico fino al massimo indurimento – scrive Domenico Russo, curatore della mostra, nel testo in catalogo –, rivelando l’inestricabile intreccio della trama che conduce il soggetto alla ricerca dell’oggetto del proprio piacere. Al senso della mortalità devolve la funzione della percezione terrena del proprio essere, della propria posizione nel mondo e della consapevolezza dei limiti». In questa nuova serie di opere dell’artista, gli oggetti semplici e pallidi di Morandi incontrano l’esuberanza e il simbolismo onirico e sessuale di Carol Rama, andando oltre qualsiasi forma di citazione e influenza perché pervasi da quel calore, quel senso di intima unione che, secondo lo psicologo William James, contraddistingue le sensazioni e i ricordi. Le opere di Silvia Argiolas nascono nell’immediatezza della sensibilità di un animo profondo e sensibile capace di mettere a nudo e in discussione se stesso, oltre che la società degli oggetti in cui viviamo.
Dal 2006, Silvia Argiolas ha esposto le sue opere in numerose mostre collettive e personali, in Italia e all’estero, tra le quali ricordiamo: Arrivi e partenze, Mole Vanvitelliana di Ancona, a cura di A. Fiz e W. Gasperoni (2008); Whaleless, Strichinin Gallery, Londra, a cura di G. Cervi (2009); Italian Newbrow, Pinacoteca civica palazzo Volpi, Como, a cura di I. Quaroni (2012); Solo Show, Robert Kananaj Gallery, Toronto (2013 e 2015); PanoRama, varie sedi, Torino, a cura di O. Gambari (2015); Di carne e di nulla, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano , a cura di L. Beatrice (2016); All Flesh is Grass, Ateliermultimedia Galerie, Vienna, a cura di D. Russo (2016).
Vernissage: giovedì 1 dicembre dalle 18:30 alle 21:30
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