Santi e Viaggiatori
Dal 30 Giugno 2013 al 22 Settembre 2013
Susa | Torino
Luogo: Museo Diocesano d'Arte Sacra
Indirizzo: via Mazzini 1
Orari: lunedì 15-18; da martedì a sabato 10-12/ 15-18; domenica 15-18
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 011 530066/ 345 3741892
E-Mail info: cristina.negri@stilema-to.it
Sito ufficiale: http://www.centroculturalediocesano.it
Dal 29 giugno al 22 settembre il Museo Diocesano di Susa ospiterà la mostra “Santi e Viaggiatori”, che sarà incentrata sulla figura dei santi nel tardo Medioevo e esporrà alcuni capolavori provenienti dalle collezioni del Museo Nazionale Svizzero di Zurigo e da musei di Aosta, Novara, Acceglio.
Al giorno d’oggi viaggiare è una cosa normale, tuttavia non si possono escludere il pericolo, la fatica e l’avventura. I viaggiatori si premuniscono con farmaci e assicurazioni contro i rischi del viaggio. Nel Medioevo l’attraversamento delle montagne rappresentava invece una vera sfida: era il viaggio della vita. Per questo motivo ci si assicurava la protezione celeste invocando determinati santi, ai quali spesso erano intitolate chiese e ricoveri lungo la via e, molto spesso, gli stessi valichi alpini principali.
Il rapporto tra santità e viaggio attraverso le Alpi nel Medioevo sarà dunque il cuore dell’esposizione segusina e in particolare saranno analizzate le figure di alcuni santi che furono investiti di un ruolo tutelare in rapporto alle vie di comunicazione alpine. Il percorso espositivo sarà articolato su tre devozioni, a cominciare da San Bernardo d’Aosta, il cui culto si diffuse all’interno di un’area compresa tra la pianura novarese e l’arco alpino. La figura di San Cristoforo permetterà, invece, di considerare questa tipologia di santità in rapporto al contesto europeo sulla base dell’antichità del suo culto e della grande risonanza che questo santo ebbe nell’immaginario collettivo medievale. Infine, il culto di San Gottardo di Hildesheim permetterà di evidenziare come, anche a livello devozionale, gli scambi tra il versante settentrionale e quello meridionale delle Alpi furono ricchi di conseguenze.
La mostra di Susa si inserisce in un più vasto progetto internazionale che vede coinvolti musei italiani, francesi e svizzeri, accomunati dall’essere ubicati nelle terre dell’antico Ducato di Savoia. Il gruppo di lavoro, nato nel 2002 e denominato Sculpture médiévale dans les Alpes, ha strutturato il progetto espositivo in sei mostre, che esplorano le diverse sfaccettature del culto dei santi, sia quelli universalmente riconosciuti sia quelli caratterizzati da un culto importante a livello regionale, svelando un aspetto importante della società medievale alpina. Il Museo Nazionale Svizzero, la Fondazione Torino Musei e il Musée Savoisien sono partner del progetto. Per l’occasione è stato pubblicato (sia in versione italiana che francese) un catalogo riccamente illustrato e curato dal gruppo di lavoro.
Quest’ultimo, in particolare, ha deciso di definire un comune scenario declinato su sei luoghi che presentano ciascuno una parte della tematica legata al culto dei santi. Accanto alla mostra di Susa, il Museo di Storia del Vallese a Sion si interroga sul rapporto tra santità e politica, analizzando la figura di San Maurizio, patrono dei Savoia e delle dinastie imperiali, e quella di San Teodulo, figura centrale della conquista del Basso Vallese savoiardo. Il Museo di Arte e di Storia di Ginevra si concentra su San Pietro, patrono della città e della diocesi di Ginevra, oltre che sulle sante eroiche più venerate nel ducato: Barbara, Maria Maddalena, Caterina e Margherita. Il Museo del Castello di Annécy affronta il culto di Sant’Antonio abate, assai sviluppato sia nel versante francese che in quello italiano delle Alpi. Il Museo del Tesoro della cattedrale di Aosta riflette sui culti locali dei Santi Grato, Orso e Eldrado, diffusi nell’arco alpino occidentale. In più, il Museo savoiardo di Chambéry espone, durante lo stesso periodo, molte sculture del territorio savoiardo recentemente restaurate.
L’intero progetto espositivo è frutto di un lavoro comune e condiviso tra gli enti partecipanti al gruppo di studio che ha consentito, anche in questo periodo di grave crisi economica, di non interrompere la ricerca e di valorizzare il patrimonio artistico alpino ottimizzando e ripartendo le risorse tra i partners, offrendo alle comunità una qualificata opportunità di crescita culturale.
Le altre sedi e date delle mostre:
Genève
«Ferveurs médiévales»
31 mai – 22 septembre 2013
Sion
«Saint et politique»
17 mai – 22 septembre 2013
Annecy
«Ferveurs médiévales»
7 juin – 22 septembre 2013
Aosta
“Sacerdoti, vescovi, abati”
28 giugno – 22 settembre 2013
Chambéry
«Sculptures médiévales de Savoie»
3 mai – 31 décembre 2013
Al giorno d’oggi viaggiare è una cosa normale, tuttavia non si possono escludere il pericolo, la fatica e l’avventura. I viaggiatori si premuniscono con farmaci e assicurazioni contro i rischi del viaggio. Nel Medioevo l’attraversamento delle montagne rappresentava invece una vera sfida: era il viaggio della vita. Per questo motivo ci si assicurava la protezione celeste invocando determinati santi, ai quali spesso erano intitolate chiese e ricoveri lungo la via e, molto spesso, gli stessi valichi alpini principali.
Il rapporto tra santità e viaggio attraverso le Alpi nel Medioevo sarà dunque il cuore dell’esposizione segusina e in particolare saranno analizzate le figure di alcuni santi che furono investiti di un ruolo tutelare in rapporto alle vie di comunicazione alpine. Il percorso espositivo sarà articolato su tre devozioni, a cominciare da San Bernardo d’Aosta, il cui culto si diffuse all’interno di un’area compresa tra la pianura novarese e l’arco alpino. La figura di San Cristoforo permetterà, invece, di considerare questa tipologia di santità in rapporto al contesto europeo sulla base dell’antichità del suo culto e della grande risonanza che questo santo ebbe nell’immaginario collettivo medievale. Infine, il culto di San Gottardo di Hildesheim permetterà di evidenziare come, anche a livello devozionale, gli scambi tra il versante settentrionale e quello meridionale delle Alpi furono ricchi di conseguenze.
La mostra di Susa si inserisce in un più vasto progetto internazionale che vede coinvolti musei italiani, francesi e svizzeri, accomunati dall’essere ubicati nelle terre dell’antico Ducato di Savoia. Il gruppo di lavoro, nato nel 2002 e denominato Sculpture médiévale dans les Alpes, ha strutturato il progetto espositivo in sei mostre, che esplorano le diverse sfaccettature del culto dei santi, sia quelli universalmente riconosciuti sia quelli caratterizzati da un culto importante a livello regionale, svelando un aspetto importante della società medievale alpina. Il Museo Nazionale Svizzero, la Fondazione Torino Musei e il Musée Savoisien sono partner del progetto. Per l’occasione è stato pubblicato (sia in versione italiana che francese) un catalogo riccamente illustrato e curato dal gruppo di lavoro.
Quest’ultimo, in particolare, ha deciso di definire un comune scenario declinato su sei luoghi che presentano ciascuno una parte della tematica legata al culto dei santi. Accanto alla mostra di Susa, il Museo di Storia del Vallese a Sion si interroga sul rapporto tra santità e politica, analizzando la figura di San Maurizio, patrono dei Savoia e delle dinastie imperiali, e quella di San Teodulo, figura centrale della conquista del Basso Vallese savoiardo. Il Museo di Arte e di Storia di Ginevra si concentra su San Pietro, patrono della città e della diocesi di Ginevra, oltre che sulle sante eroiche più venerate nel ducato: Barbara, Maria Maddalena, Caterina e Margherita. Il Museo del Castello di Annécy affronta il culto di Sant’Antonio abate, assai sviluppato sia nel versante francese che in quello italiano delle Alpi. Il Museo del Tesoro della cattedrale di Aosta riflette sui culti locali dei Santi Grato, Orso e Eldrado, diffusi nell’arco alpino occidentale. In più, il Museo savoiardo di Chambéry espone, durante lo stesso periodo, molte sculture del territorio savoiardo recentemente restaurate.
L’intero progetto espositivo è frutto di un lavoro comune e condiviso tra gli enti partecipanti al gruppo di studio che ha consentito, anche in questo periodo di grave crisi economica, di non interrompere la ricerca e di valorizzare il patrimonio artistico alpino ottimizzando e ripartendo le risorse tra i partners, offrendo alle comunità una qualificata opportunità di crescita culturale.
Le altre sedi e date delle mostre:
Genève
«Ferveurs médiévales»
31 mai – 22 septembre 2013
Sion
«Saint et politique»
17 mai – 22 septembre 2013
Annecy
«Ferveurs médiévales»
7 juin – 22 septembre 2013
Aosta
“Sacerdoti, vescovi, abati”
28 giugno – 22 settembre 2013
Chambéry
«Sculptures médiévales de Savoie»
3 mai – 31 décembre 2013
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