Paratissima Eye Contact
Dal 01 Novembre 2023 al 05 Novembre 2023
Torino
Luogo: Cavallerizza Reale
Indirizzo: Via Verdi 5
Orari: Mercoledì 1 Nov: 10.00 - 00.00 Giovedì 2 Nov: 15.00 - 00.00 Venerdì 3 Nov: 15.00 - 00.00 Sabato 4 Nov: 10.00 - 00.00 Domenica 5 Nov: 10.00 - 20.00
Costo del biglietto: ● Ticket intero in loco | 10,00 € ● Ticket ridotto in loco | 7,00 € ● ABBONAMENTO 5 giorni in loco | 15,00 € ● Ticket unico online | 8,00 € ● Free | Riservato ai minori di 14 anni | Giornalisti che esibiscono TESSERINO DA GIORNALISTA
Sito ufficiale: http://www.paratissima.it
Dall’intervista che Calvin Tomkins, critico d’arte del “New Yorker, fece a più riprese a M.Duchamp
Paratissima celebra quest’anno la XIX edizione della sua manifestazione fieristica, per l’ultimo anno ospite degli spazi del Complesso della Cavallerizza, Patrimonio UNESCO nel cuore della città di Torino.
Il tema che interpreterà dal 1 al 5 novembre 2023 è “Eye Contact - Match with Art”, un invito rivolto al pubblico nel traslare il contatto visivo che si crea tra due persone, al contatto tra persona e opera d’arte. L'espressione eye contact, resa in italiano con "contatto visivo", è stata coniata intorno al 1960 ed è una delle espressioni non verbali più potenti della società.
L’arte in mostra, visiva per definizione, non utilizza il linguaggio verbale per esprimersi, ponendosi in una condizione di mutabilità in base all’interpretazione dello sguardo di chi ne fruisce.
Gli sguardi possono infatti assumere infiniti significati, e nella loro intensità o fugacità nascondere intenzioni, desideri o perplessità. In un imprevedibile battito di ciglia, si può vivere un gioco dove le parole sono meri accessori, dove è il solo scambio di sguardi a travolgere in connessioni, emozioni ed energie. Così l’arte visiva si svincola dalla necessità di generare un dialogo, costruendo con lo sguardo dell’osservatore un rapporto silenzioso ed intimo, segreto ma complice. Perché, senza lo sguardo di chi l’ammira, l’arte esisterebbe?
Per la XIX edizione, Paratissima riapre tutti gli spazi della Cavallerizza, con una superficie espositiva di oltre 15.000 mq. Nei 5 giorni di fiera più di 400 artisti suddivisi in 10 mostre curate per un totale di 20 curatori (di cui 6 del corso NICE - New Indipendent Curatorial Experience), più una sezione inedita al 3^ piano della Cavallerizza senza curatela.
Le mostre curate:
• You Belong. Storie d’identità – A cura di Irene Fontana
You belong. Storie d’identità vuole essere un resoconto per immagini del legame umano ed emotivo con un luogo, un affetto, una comunità, che determina la definizione di un’identità sociale e culturale. Il dolce ricordo del paese natìo, una foto di famiglia, l’orgoglio e la nostalgia nei confronti delle proprie origini, determinano sentimenti che ogni essere umano prova nel corso della propria esistenza perché, anche quando la via non è ben delineata, esiste una certezza vivida e terrena: da dove veniamo, a cosa apparteniamo o a chi, ed essere torna a prevalere su ogni avere materiale. • Liquida Photofestival – Winter Edition - A cura di Laura Tota
Novità dell’edizione è la riapertura di "Spazio Arcate" accessibile dalla torretta con scala a chiocciola, uno spazio non fruibile al pubblico dal 2019. Qui prende vita Liquida Winter Edition, la sezione dedicata alla fotografia contemporanea a cura di Laura Tota, spin off del main event di maggio. Liquida Photofestival vuole essere un riferimento per restituire, quanto più possibile, lo stato della ricerca fotografica nelle sue diverse forme d’espressione e dello stato dell’immagine nel momento preciso della sua manifestazione, cercando di dare voce ai nuovi talenti della fotografia contemporanea.
• Stand-by. Il tempo dell’attesa – A cura di Gaia Ferrini
Infinite sono le forme di attesa e le emozioni ad essa collegate. Esistono persino luoghi – o meglio, non luoghi – dove non si fa altro che attendere: stazioni, aeroporti, sale d’aspetto. Eppure, quello dell’attesa è un tempo considerato inutile, un vuoto da riempire nell’agenda degli impegni programmati, una casella bianca sul calendario. In una società orientata alla costante produttività, aspettare significa perdere tempo, accettando passivamente ciò che non si può controllare. L’attesa costringe l’essere umano a fare i conti con sé stesso nel presente, nel qui ed ora per eccellenza, ma è anche la condizione necessaria allo sviluppo di un’idea e al raggiungimento di qualsiasi obiettivo. È l’ingrediente segreto della felicità.
• Unpredictable – coordinata da Flavia Rovetta
L’imprevedibilità è la possibilità estranea a qualsiasi calcolo, ma fa parte della vita quotidiana, traccia la storia di ciascuno dei nodi più salienti del proprio vissuto, i cambi di rotta e influenza il destino. Unpredictable è l’elogio dell’imprevisto in cui le vite si intrecciano e i luoghi si sovrappongono.
• Nice – New Indipendent Curatorial Experience
Paratissima Eye Contact accoglie la X edizione di Nice & Fair / Contemporary Visions.
Il progetto espositivo dedicato alle nuove proposte dell’arte contemporanea, dove a mettersi alla prova sono giovani artisti e giovani curatori, pronti a confrontarsi e a realizzare una manifestazione autonoma all’interno del variegato palinsesto di Paratissima.
6 differenti mostre curate da 16 giovani curatori che hanno selezionato personalmente gli artisti partecipanti:
“Ècdisi. Le infinite mute dell’animo“ a cura di Lucrezia Caliani, Giovanni Ceriello e Benedetta Roberto
Nel fluire delle ècdisi, l'essenza stessa dell'essere umano si svela in un intricato mosaico di trasformazioni. Ogni muta, sfaldamento, cambio di forma e di pelle rivela la natura camaleontica dell’uomo, destinato e condannato, a mutare, trasfigurarsi ed evolvere in un ciclico e perpetuo rituale a cui niente e nessuno può sottrarsi. Uniche prove materiali di questo processo sono le ècdisi, tracce visibili di una metamorfosi senza fine, incisa nell'intimo tessuto dell'esistenza umana.
“Repetita. Eterni ritorni e continui rimandi” a cura di Carla Gerbino e Vincenza Oriana Virgillito La reiterazione è il soggetto attorno a cui ruotano forme, colori, suoni ed elementi che
costituiscono l’immagine: quel luogo sicuro in cui rifugiarsi o dalla quale evadere disperatamente.
“Time Capsule. (In)finita misura delle cose”, a cura di Francesca Calzà, Greta De Marchi e Martina Ghignatti
In un’epoca in cui il tempo scorre inesorabilmente, l’uomo teme di dimenticare o essere dimenticato, ma l’illusione di poter dilatare un istante risponde all’ambizione di poterlo rendere eterno.
“Murato fuori non vi feci caso. Sguardi sul confine” a cura di Mario Bronzino, Arianna Campanelli e Stefania Lo Porto
In una chiave di lettura amplificata, l’essenza del confine segna l’inizio della percezione del soggetto, rivalutare l’accezione di confine implica anche l’opportunità di ragionare su se stessi e sul proprio modo di vivere.
“Venere VS Medusa. Liberə di essere diversə”, a cura di Agnese Ventura e Iryna Yerofeyeva
Due figure contrastanti: Venere è ammirata da tutto, mentre lo sguardo di Medusa è temuto e mai ricambiato. La bellezza stereotipata alimenta un sistema che si basa su pregiudizi, Medusa invece si libera da tutto ciò con la sua unicità.
“Beautifool Minds” a cura di Carolina Ruggeri, Davide Delia e Chiara Bodrat
Incertezza, instabilità e disagio interiore: in questi ultimi anni le pressioni sociali l’artista è l’immagine chiave che può fare da ponte tra realtà esterna e realtà interiore.
Per la XIX edizione della manifestazione fieristica, Paratissima ospita tre Main Projects che con le loro installazioni arricchiranno dal 1 al 5 novembre gli spazi più suggestivi del Complesso della Cavallerizza, dalle mura esterne fino al cuore della Cavallerizza, snodo centrale della manifestazione.
Apre il percorso l’installazione video Sticky Eyes di Arthur Duff, visibile dalla facciata esterna della Cavallerizza da Via Fratelli Vasco e fruibile liberamente dalla città. L’installazione di Duff si riferisce a “uno stato “pubblico” esposto, in cui l’arte si trasforma in una pratica sociale e culturale, meno dipendente dall’artista come entità individuale e più dalle forze di coesione che legano insieme il corpo sociale, coinvolgendo lo spettatore, le narrazioni storiche, gli elementi propri del contesto e altro ancora”. L’installazione, a cura di Francesca Canfora e Laura Tota, si inserisce all’interno del palinsesto Spazio alle ARTI in Cavallerizza, promosso da Fondazione Compagnia di San Paolo.
Il percorso dei Main Project prosegue con l’installazione AIR di IDEM Studio (Ruggero Baragliu, Samuele Pigliapochi e Angelo Spatola), ubicata nel galoppatoio del Complesso della Cavallerizza, punto nevralgico della fiera. La monumentale installazione indaga il rapporto tra la pittura e l’ambiente riscrivendo gli spazi architettonici dello storico complesso e sperimentando un nuovo codice narrativo.
A cura di Fabio Vito Lacertosa e Francesca Canfora. Progetto realizzato in collaborazione con Castello di Rivara – Museo di Arte Contemporanea e la galleria Davide Paludetto Arte Contemporanea.
Chiude il percorso l’installazione realizzata nella manica più prestigiosa della Cavallerizza, la Manica del Mosca, di Beyond (Alberto Gentilin, Giulia Lazzaretto e Davide Briganti - con il supporto di Paola Meneghini) dal titolo Breathing Room. Un’opera site-specific immersiva e coinvolgente, capace di confondere i limiti tra reale e virtuale. Breathing Room rappresenta un invito a sincronizzare il respiro con l’ambiente circostante, per ri-connettersi con esso e raggiungere un livello superiore di equilibrio e armonia universale.
L’installazione a cura di Francesca Canfora e Laura Tota, si inserisce all’interno del palinsesto Spazio alle ARTI in Cavallerizza, promosso da Fondazione Compagnia di San Paolo.
16 i progetti speciali tra installazioni di singoli arti ed esposizione collettive, tra cui
Paratissima Factory, Alina Art Foundation, Caos, Margot Del Turco, Dimora Oz, Karen Fabbro, The Pigeon Paradox, IPER-collettivo, Greg Goya, imperfect comunicazione, LABADANzky, Playmarche, Share Festival, Galleria Artequadri, Galleria Wikiarte.
I 16 special Projects:
• Paratissima Factory - The Exhibition V “Infra-ordinario Contemporaneo” - a cura di Valeria Cirone e Valentina Coppola
Mostra di restituzione del quinto ciclo di residenze di Paratissima Factory, il progetto di residenze powered by Paratissima. 9 gli artisti in mostra. Giuseppe Amorim Esposito, Nicolò Link HG Andreatta, Maria Cammarota, Manuel De Marco, Paola Ghiano, Olga Lepri, Giona Messina, Alessandra Mita e Luce Raggi.
• Alina Art Foundation - Il Potere
Nella mostra Il Potere, 7 artisti si concentrano su varie forme di potere: il potere della mente e le
dinamiche interiori che ne derivano, il potere sociale nelle sue manifestazioni strutturali, il potere della natura, il potere del tempo, il potere della memoria, il potere dell’universo.
• Caos - Istruzioni per l’uso del tempo futuro - a cura di Ksenia Yarosh
Istruzioni per l’uso del tempo futuro, l’opera di Caos (Dario Pruonto) è la sintesi di una condizione sospesa. La frustrante illusione di una scelta di fatto assente, dove anche la decisione di non intervenire inevitabilmente influenza il futuro. Un’unica risoluzione possibile: l’accettazione e la filosofica contemplazione di una irreversibile caducità. • Margot Del Turco - Maps (Cities and Citizens) - a cura di Claudia Biotto
Con le opere di pixel art Maria Silvia Margot Del Turco reinterpreta la cartografia di alcune città. Il progetto Maps (Cities and Citizens) espone da un lato l’ordine colorato del punto croce, che rappresenta le geometrie degli spazi tra architettura e natura. Dall’altro il substrato caotico di emozioni generato da relazioni, storie e sogni, di cui le città sono il riflesso materico. Come sopra, così anche sotto, la verità è l’insieme dei due lati, ed è autentica.
• Dimora Oz - Impronte mnemoniche - a cura di Federica Fruttero
Artisti in mostra: Emanuela Barilozzi Caruso & Daniela Nancy Granata, Cécile Donato Soupama, Antonio Laferlita, Rossella Poidomani
Impronte mnemoniche presenta le opere di 5 artisti la cui ricerca esplora la necessità imperiosa dell’essere umano di lasciare una traccia, un’impronta indelebile, per tentare di arrestare lo scorrere del tempo e affermare tutta la fragilità della propria esistenza.
• Karen Fabbro - Il non ritorno - a cura di Ksenia Yarosh
Il non ritorno è il tema dell’esposizione di Karen Fabbro a cura di Ksenia Yarosh. La distruzione di una visione romantica e spensierata della vita, la ‘fine della fiaba’ che invece si evolve in un drammatico resoconto che impatta con la realtà del quotidiano. Ciò che rimane è la speranza di cambiare il futuro assumendosi la responsabilità sull’accaduto.
• Greg Goya - La Paura del giudizio altrui
Greg Goya nasce a Torino, dove dal 2022 esplora il mondo dell’arte urbana. Crea le Fast Art, opere di street art partecipata che interpretano la ricerca di immediatezza nella società attuale. La sua arte parla il linguaggio della generazione Z, stretta tra social network, fast fashion e app d’incontri. Per Paratissima realizzerà La Paura del giudizio altrui, un’opera di arte interattiva che si propone di raccogliere le paure e le insicurezze dei partecipanti mediante la loro partecipazione all’opera e di indagare sul peso del giudizio altrui. L’artista trasforma così una tela da lui dipinta in un vero e proprio media, con cui gli spettatori interagiscono scrivendo. L’esperienza dell’opera non si limita alla realtà, ma prosegue in forma di video nella sezione commenti dei social dell’artista: in questo spazio si crea un’interazione che valica il confine tra offline e online.
• imperfect Comunicazione - PIXEL FACES - a cura di imperfect Comunicazione
PIXEL FACES è un progetto artistico che si interroga sulle relazioni di interdipendenza sempre più solide tra reale e virtuale, proponendo una riflessione sulla scomposizione delle immagini. Quanti pixel occorrono per rappresentare il dato esperenziale della nostra cultura visiva? In un mondo digitale dove la più piccola unità visiva diventa il pixel, in arte l’esperienza dello sguardo si traduce in moderni mosaici di colori, che osservati dalla giusta prospettiva lasciano apparire l’immagine originale. Per questo imperfect comunicazione crea un allestimento site-specific che chiama i visitatori a interagire con le opere esposte.
• IPER-collettivo - Atterraggio
IPER-collettivo è un gruppo multidisciplinare con la passione per la creatività, per la sostenibilità e le forme di espressione interattiva. La sua ricerca indaga la relazione tra il territorio e le sue comunità, con l’obiettivo di catturare lo sguardo del pubblico attraverso progetti socialmente coinvolgenti che riescano a legarsi allo storytelling locale. L’installazione per l’art-week, Atterraggio, ha l’obiettivo di portare ‘a terra’ la Luna con materiale di scarto riciclato, dando a tutti la possibilità di esplorarla e di guardare il nostro stesso pianeta da una prospettiva diversa. I visitatori potranno interagire con l’installazione, usandola come spazio per socializzare. • PLAYMARCHE
PLAYMARCHE, primo spin-off dell’Università degli Studi di Macerata, nasce nel 2014 e si configura per vocazione come un mash-up di saperi e abilità tecniche grazie alla coesione fra soci fondatori, esponenti dell’Università e rappresentanti di realtà imprenditoriali. PLAYMARCHE persegue un'idea di sviluppo derivante dalla contaminazione di idee, attori e competenze, ponendo particolare attenzione alla valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale attraverso le ICT e il videomapping.
• LABADANzky - I identify my self as ‘a person who’s right’. My pronouns are ‘yep’, ‘agree’ - a cura di LABADANzky Studio
In I identify my self as ‘a person who’s right’. My pronouns are ‘yep’, ‘agree’, LABADANzky dedica l’attenzione all’interazione tra i concetti di inclusività, tolleranza e morale, da sempre soggetta a sensibili polarizzazioni a seconda dello "spirito del tempo". Tale contraddizione è decifrabile estrapolandola dal marasma culturale in cui si trova ad oggi invischiata, consapevoli dei “bias” cognitivi/culturali e vizi. È un artista contemporaneo italiano, specializzato in installazioni urbane monumentali realizzate a partire da materiali già "digeriti" dal processo di produzione e consumo.
• Share Festival - Elaborator, The Heart of the Artificial Intelligence
Lo Share Festival, prodotto da The Sharing, nella sua 17a edizione presenta Elaborator, The heart of the Artificial Intelligence: tema che esplora le AI con un focus sui loro confini nel mondo dell'arte. L'evento mette in luce sei opere internazionali e accoglie l'opera pubblica Cristallo di Luce di Diego Scroppo, il nuovo progetto del Versificatore, e le creazioni degli allievi di Share Campus.
• The Pigeon Paradox - a cura di Francesca Canfora
Fondazione Paideia è beneficiaria di un progetto espositivo che unisce e raccoglie le opere di tre artisti - Andrea Gamba, Federico Luciani e Fabrizio Serra - che, a diverso titolo, sono anche parte attiva della vita della fondazione. La mostra dal titolo The Pigeon Paradox presenta sculture e dipinti che con approcci diversi trattano di biodiversità, equilibri naturali alterati e specie in via di estinzione. L’idea di comunità che Fondazione Paideia da sempre promuove e incarna ritorna all’interno di una mostra collettiva che diventa anche un progetto benefico condiviso. Parte del ricavato della vendita delle opere sarà infatti devoluto al sostegno dei progetti di Fondazione Paideia a favore dei bambini con disabilità e alle loro famiglie.
• Galleria Artequadri - Direttore Massimo Zanon
Artists: Paolo Fumagalli, Feliciana More, Lorenzo Bicci, Paolo Brugiolo
Galleria Artequadri esporrà un’accurata selezione di opere di artisti emergenti, contemporanei e storicizzati.
• Galleria Wikiarte - Direttrice Deborah Petroni
Rapresented Artists: Mr Fog, Rubens Fogacci, Mario Esposito, Marco Lodola, Stefano Puzzo, Paolo Pastorino, Fabrizio Bicio Cadoppi. Progetto interamente dedicato all’arte contemporanea e ai suoi protagonisti, dove retrospettive di artisti storicizzati si affiancano a quelle di artisti di nuova generazione cercando un dialogo di continuità tra il passato ed il presente.
Nei giorni di manifestazione non mancano collaborazioni esterne con realtà torinesi come Bianco Tangerine e Illustation, e artisti come Davide Bonaiti con i suoi ritratti fotografici stampati live per pubblico e visitatori.
Paratissima Eye Contact non racchiude in sé solo la tradizionale forma fieristica, ma anche attività rivolte al pubblico come il palinsesto Live.
Paratissima LIVE, powered by Compagnia dei Caraibi, è il panel di incontri, talk e performance che accompagna il pubblico per tutta la durata della manifestazione. Tra arte, architettura, nuove tecnologie, società e attualità, spiritualità e musica, il palco di Paratissima LIVE amplia lo sguardo su uno scenario a tutto tondo nel mondo dell’arte.
Tra le performance che si susseguono nei 5 giorni di fiera, Compagnia dei Caraibi presenta 4 live painting con gli artisti Fabio Petani, Max Petrone, Nice & Fox e Valentina Bongiovanni, chiamati a interpretare i quattro pilastri dello statuto dell'azienda: sostenibilità ambientale, cultura, persone e gender & social equality. La neo B Corp Compagnia dei Caraibi conferma così il proprio impegno virtuoso a supporto di manifestazioni culturali e artistiche che promuovono il valore umano, il rispetto e la tutela dell'ambiente, il sostegno e lo sviluppo di attività culturali e la socialità.
"Il nostro rinnovato sostegno a Paratissima" - commenta Fabio Torretta, General Manager di Compagnia del Caraibi - "si inserisce in modo coerente con il nostro spirito
di B Corp e di Società Benefit. In Compagnia dei Caraibi ci impegniamo nel coniugare crescita aziendale e sostenibilità ambientale, economica e sociale. In quanto esseri umani ma anche in quanto attori sociali ed economici, crediamo di avere una responsabilità e un ruolo nel promuovere e sostenere un cambiamento positivo attraverso le nostre azioni. La cultura é uno dei pilastri del nostro statuto; per questo siamo lieti di supportare manifestazioni culturali e artistiche come Paratissima, uno degli eventi di riferimento nel panorama artistico a livello nazionale”.
All’interno dei LIVE, si inserisce Spazio alle Arti in Cavallerizza, il palinsesto promosso da Fondazione Compagnia di San Paolo, con la performance di Daniele Mahendra Riggiardi Bagno di Gong all'interno dell'installazione di BEYOND, due SoundViews rispettivamente di Baab e Ottodix e un talk con Farm Cultural Park per il ciclo “Arte Contemporanea per Rigenerazione Urbana”.
Coordineranno le serate di Paratissima LIVE dal 1 al 4 novembre WIRED e GENAU con la proposta musicale all’interno degli spazi del Blooming Playground, attraverso le sonorizzazioni dei propri dj, con selezioni elettroniche da ascolto che spazieranno dalla musica ambient a quella sperimentale, dalla deep house al funk. Apre il ciclo delle sonorizzazioni l’appuntamento di Performing the Club Lasciami entrare di Cinzia Ceccarelli e Gigi Piana, in collaborazione con la galleria Riccardo Costantini Contemporary.
L’offerta si amplia anche ai più piccoli con laboratori creativi di Paratissima KIDS, attività laboratoriali che permettono di coinvolgere i bambini nella creatività e nell’arte contemporanea. Un momento di incontro tra artisti e bambini, per offrire loro l’occasione di coltivare un’immaginazione fertile attraverso un lavoro personale attivo, che unisce il divertimento alla sperimentazione di tecniche artistiche originali.
Durante i giorni di manifestazione, il cortile del Mosca della Cavallerizza, ospita l'Area Food and drink attrezzata con proposte calde come primi piatti e hamburger, con la partecipazione dei Maestri del Gusto e il Consorzio Maestri del Gusto.
Novità dell’edizione è la Sponsorship con Tinder®, Love Sponsor di Paratissima Eye Contact.
Paratissima esplica nella sponsorship con Tinder® la volontà di uscire fuori dallo schema che vede l’arte e i luoghi a essa collegati come austeri e sacrali, ma come un contesto dinamico e aperto, che favorisce le conoscenze e stimola le connessioni, adatto al dialogo e allo scambio, ideale per instaurare relazioni interpersonali, e perché no, perfetto per il primo appuntamento.
Dalla Sponsorship nasce l’Eye-Contact Point e la Social Room powered by Tinder®. Per approfondimenti clicca qui: https://lnkd.in/d6m33D_S
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Franco Fontana. Retrospective