Louis Michel Van Loo. Le tre principessine di Casa Savoia
Dal 11 Novembre 2014 al 11 Gennaio 2015
Torino
Luogo: Fondazione Accorsi Ometto
Indirizzo: via Po 55
Orari: da martedì a venerdì 10-13 / 14-18; sabato e domenica 10-13 / 14-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 011 837688
E-Mail info: info@fondazioneaccorsi-ometto.it
Sito ufficiale: http://www.fondazioneaccorsi-ometto.it
Per la prima volta i ritratti delle principessine di casa Savoia realizzati da Louis Michel van Loo nel 1733 sono esposti presso il Museo Accorsi – Ometto.
L’occasione nasce dal recente acquisto, da parte della Fondazione Accorsi – Ometto, del dipinto che raffigura Maria Luisa Gabriella.
Figlia di Carlo Emanuele III di Savoia e di Polissena d’Assia, Maria Luisa Gabriella di Savoia nacque a Torino nel 1729.
Venne inizialmente destinata a sposare il delfino di Francia Luigi, figlio di Luigi XV, ma le trattative matrimoniali non andarono a buon fine e la principessa entrò nel convento di Sant’Andrea di Chieri, dove morì nel 1767.
Stando alla contabilità sabauda, lei e le sue sorelle, Maria Felicita Vittoria ed Eleonora Maria Teresa, furono ritratte nel 1733 dall’allora non ancor famoso, ma già abilissimo, Louis Michel van Loo.
Proveniente dalle collezioni del duca d’Aosta Amedeo di Savoia, l’opera presenta ancora la sua cornice originale.
In occasione della mostra, sabato 15 novembre, alle ore 17.00 si terrà la conferenza:
PRINCIPESSE IN POSA. Moda e gusto nel Settecento alla corte dei Savoia
a cura di Gianluca Bovenzi, storico del tessuto.
L’ingresso alla conferenza è gratuito e libero fino a esaurimento posti.
L’ingresso all’esposizione è gratuito per i visitatori del Museo di arti decorative e per quelli della mostra GIOVANNI BATTISTA QUADRONE. Un “iperrealista” nella pittura piemontese dell’Ottocento.
Louis Michel van Loo (Tolone, 1701 – Parigi, 1771) fu uno dei più famosi e richiesti ritrattisti del XVIII secolo. Nacque da una dinastia di pittori originaria dell’Olanda, attiva tra Sei e Settecento a Parigi, Torino, Madrid e Berlino. Figlio e allievo di Jean Baptiste, del quale si conservano in Piemonte opere a Torino (Palazzo Reale) e a Rivoli (Castello), nel 1728, all’età di ventuno anni, lasciò Parigi per Roma. Ospite dell’Accademia di Francia, il giovane pittore studiò la pittura rinascimentale e la scultura antica, dando prova delle sue potenzialità in una serie di ritratti raffiguranti gli altri allievi dell’accademia francese.
Tornato a Parigi nel 1730, nel 1733 giunse a Torino per riportare in Francia lo zio Carle, che nella capitale sabauda aveva sposato nel gennaio 1733 la celebre cantante torinese Cristina Somis, fermandosi poi a lavorare per la corte dei Savoia. Qui Louis Michel ricevette l’incarico di ritrarre i quattro figli piccoli di Carlo Emanuele III di Savoia: Vittorio Amedeo, Maria Luisa Gabriella, Maria Felicita Vittoria ed Eleonora Maria Teresa. Il pittore realizzò i quadri, pagatigli il 4 gennaio 1734, poco prima di ritornare in Francia, dove sarebbe diventato il ritrattista ufficiale dei reali francesi e spagnoli.
Dei ritratti sabaudi si perse ben presto memoria, al punto che per molto tempo si è pensato fossero andati perduti. Almeno fino a una recente asta, quando dei quattro documentati ne sono stati presentati tre. Di questi la Fondazione Accorsi-Ometto se ne è aggiudicato uno e, grazie alla disponibilità degli altri proprietari, è stato possibile esporli un’ultima volta insieme, all’interno del museo.
Tre opere straordinarie, cariche di fascino che rivelano pienamente le capacità dell’artista nella levigata stesura degli incarnati, nella salda qualità della composizione e nella perfetta resa dei tessuti. Per eseguire i dipinti, van Loo attinse ai modelli della grande ritrattistica francese, da Hyacinthe Rigaud a Nicolas Largille. Pur indulgendo su una rappresentazione ufficiale delle fanciulle, eredi di un’importante dinastia europea, il pitture scelse di raffigurarle con estrema modernità e con una vena quasi intimista, cogliendole ognuna in un’azione diversa.
Questi ritratti ebbero un peso notevole nella codificazione delle immagini infantili all’interno della corte sabauda e garantirono all’artista un rapporto privilegiato con i Savoia. Un rapporto testimoniato dallo splendido ritratto che il pittore fece a Madrid nel 1750 della principessa Maria Antonia Ferdinanda di Borbone, andata in sposa quello stesso anno a Vittorio Amedeo III principe di Piemonte.
L’occasione nasce dal recente acquisto, da parte della Fondazione Accorsi – Ometto, del dipinto che raffigura Maria Luisa Gabriella.
Figlia di Carlo Emanuele III di Savoia e di Polissena d’Assia, Maria Luisa Gabriella di Savoia nacque a Torino nel 1729.
Venne inizialmente destinata a sposare il delfino di Francia Luigi, figlio di Luigi XV, ma le trattative matrimoniali non andarono a buon fine e la principessa entrò nel convento di Sant’Andrea di Chieri, dove morì nel 1767.
Stando alla contabilità sabauda, lei e le sue sorelle, Maria Felicita Vittoria ed Eleonora Maria Teresa, furono ritratte nel 1733 dall’allora non ancor famoso, ma già abilissimo, Louis Michel van Loo.
Proveniente dalle collezioni del duca d’Aosta Amedeo di Savoia, l’opera presenta ancora la sua cornice originale.
In occasione della mostra, sabato 15 novembre, alle ore 17.00 si terrà la conferenza:
PRINCIPESSE IN POSA. Moda e gusto nel Settecento alla corte dei Savoia
a cura di Gianluca Bovenzi, storico del tessuto.
L’ingresso alla conferenza è gratuito e libero fino a esaurimento posti.
L’ingresso all’esposizione è gratuito per i visitatori del Museo di arti decorative e per quelli della mostra GIOVANNI BATTISTA QUADRONE. Un “iperrealista” nella pittura piemontese dell’Ottocento.
Louis Michel van Loo (Tolone, 1701 – Parigi, 1771) fu uno dei più famosi e richiesti ritrattisti del XVIII secolo. Nacque da una dinastia di pittori originaria dell’Olanda, attiva tra Sei e Settecento a Parigi, Torino, Madrid e Berlino. Figlio e allievo di Jean Baptiste, del quale si conservano in Piemonte opere a Torino (Palazzo Reale) e a Rivoli (Castello), nel 1728, all’età di ventuno anni, lasciò Parigi per Roma. Ospite dell’Accademia di Francia, il giovane pittore studiò la pittura rinascimentale e la scultura antica, dando prova delle sue potenzialità in una serie di ritratti raffiguranti gli altri allievi dell’accademia francese.
Tornato a Parigi nel 1730, nel 1733 giunse a Torino per riportare in Francia lo zio Carle, che nella capitale sabauda aveva sposato nel gennaio 1733 la celebre cantante torinese Cristina Somis, fermandosi poi a lavorare per la corte dei Savoia. Qui Louis Michel ricevette l’incarico di ritrarre i quattro figli piccoli di Carlo Emanuele III di Savoia: Vittorio Amedeo, Maria Luisa Gabriella, Maria Felicita Vittoria ed Eleonora Maria Teresa. Il pittore realizzò i quadri, pagatigli il 4 gennaio 1734, poco prima di ritornare in Francia, dove sarebbe diventato il ritrattista ufficiale dei reali francesi e spagnoli.
Dei ritratti sabaudi si perse ben presto memoria, al punto che per molto tempo si è pensato fossero andati perduti. Almeno fino a una recente asta, quando dei quattro documentati ne sono stati presentati tre. Di questi la Fondazione Accorsi-Ometto se ne è aggiudicato uno e, grazie alla disponibilità degli altri proprietari, è stato possibile esporli un’ultima volta insieme, all’interno del museo.
Tre opere straordinarie, cariche di fascino che rivelano pienamente le capacità dell’artista nella levigata stesura degli incarnati, nella salda qualità della composizione e nella perfetta resa dei tessuti. Per eseguire i dipinti, van Loo attinse ai modelli della grande ritrattistica francese, da Hyacinthe Rigaud a Nicolas Largille. Pur indulgendo su una rappresentazione ufficiale delle fanciulle, eredi di un’importante dinastia europea, il pitture scelse di raffigurarle con estrema modernità e con una vena quasi intimista, cogliendole ognuna in un’azione diversa.
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