Live East Die Young
Dal 12 Marzo 2015 al 24 Aprile 2015
Torino
Luogo: Burning Giraffe Art Gallery (BU.G)
Indirizzo: via Eusebio Bava 8/a
Orari: da martedì a venerdì 15-19; sabato 15.30-20 o su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 011 5832745
E-Mail info: info@bugartgallery.com
Sito ufficiale: http://bugartgallery.com
Gli artisti di Live East Die Young rappresentano in pieno lo spirito sovversivo e creativo che si respira nelle strade dell’ East End di Londra.
E la strada è proprio il palcoscenico creativo che accomuna i protagonisti della mostra, così come l'idea di sovvertire le regole classiche dell'establishment che colloca l'arte in una posizione esclusiva, lontana dall'accessibilità popolare.
C'è chi come Dr.D decide, grazie alla street art, di trasformare la propria opera in un bene pubblico e artisti come Dan Hillier che, nonostante un'ascesa artistica segnata da esposizioni in spazi decisamente prestigiosi (per fare solo un esempio, il Louvre) decide comunque di presentare i suoi lavori al Sunday Upmarket utilizzando le proprie grafiche anche per piccoli oggetti di uno quotidiano (t-shirt, quaderni, piccole stampe).
In mostra viene dato largo spazio anche all'arte del tatuaggio, cercando di dare una panoramica completa del movimento, vengono presentati i lavori dei tre esponenti più rappresentativi: il veterano Alex Binnie, il trendy Liam Sparkes e il più introspettivo Michele Servadio. Tre artisti con la caratteristica comune di affiancare la carriera di tatuatori con quella di artisti visivi riuscendo a fondere le due produzioni in un unico concept artistico.
Un ulteriore fil rouge è sicuramente la musica, forma d'arte universalmente più popolare e con cui ogni artista della mostra si è cimentato, da Alex Binnie che fu membro della noise band Pure a Ian Johnstone affiliato della cult band Coil (oltre ad avere curato la grafiche dei loro album più importanti) e Dan Hillier che ha firmato la copertina dell'acclamato album della band Royal Blood, oltre ad aver partecipato come visual artis al Glastonbury Festival insieme a Dr. D. Liam Sparkes che ha suonato la batteria nell'album di esordio di Haxan Cloak e Servadio che usa la musica, da lui stesso creata, come supporto alle proprie mostre.
La sonorizzazione dell'inaugurazione (prevista per il 12 marzo, dalle 18.30 alle 21.30) è però affidata ad Andrea Nissim (fondatore e resident dj del club Astoria di Torino) che creerà una colonna sonora disponibile, dal giorno dopo fino alla chiusura della mostra, sul sito www.soundcloud.com
- See more at: http://www.contemporarytorinopiemonte.it/ita/Agenda/Live-East-Die-Young#sthash.zlC8JH0F.dpuf
E la strada è proprio il palcoscenico creativo che accomuna i protagonisti della mostra, così come l'idea di sovvertire le regole classiche dell'establishment che colloca l'arte in una posizione esclusiva, lontana dall'accessibilità popolare.
C'è chi come Dr.D decide, grazie alla street art, di trasformare la propria opera in un bene pubblico e artisti come Dan Hillier che, nonostante un'ascesa artistica segnata da esposizioni in spazi decisamente prestigiosi (per fare solo un esempio, il Louvre) decide comunque di presentare i suoi lavori al Sunday Upmarket utilizzando le proprie grafiche anche per piccoli oggetti di uno quotidiano (t-shirt, quaderni, piccole stampe).
In mostra viene dato largo spazio anche all'arte del tatuaggio, cercando di dare una panoramica completa del movimento, vengono presentati i lavori dei tre esponenti più rappresentativi: il veterano Alex Binnie, il trendy Liam Sparkes e il più introspettivo Michele Servadio. Tre artisti con la caratteristica comune di affiancare la carriera di tatuatori con quella di artisti visivi riuscendo a fondere le due produzioni in un unico concept artistico.
Un ulteriore fil rouge è sicuramente la musica, forma d'arte universalmente più popolare e con cui ogni artista della mostra si è cimentato, da Alex Binnie che fu membro della noise band Pure a Ian Johnstone affiliato della cult band Coil (oltre ad avere curato la grafiche dei loro album più importanti) e Dan Hillier che ha firmato la copertina dell'acclamato album della band Royal Blood, oltre ad aver partecipato come visual artis al Glastonbury Festival insieme a Dr. D. Liam Sparkes che ha suonato la batteria nell'album di esordio di Haxan Cloak e Servadio che usa la musica, da lui stesso creata, come supporto alle proprie mostre.
La sonorizzazione dell'inaugurazione (prevista per il 12 marzo, dalle 18.30 alle 21.30) è però affidata ad Andrea Nissim (fondatore e resident dj del club Astoria di Torino) che creerà una colonna sonora disponibile, dal giorno dopo fino alla chiusura della mostra, sul sito www.soundcloud.com
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