Lisette Model. Street Life

Lisette Model, Coney Island Bather, New York, c.1939-1941

 

Dal 28 Aprile 2021 al 18 Luglio 2021

Torino

Luogo: CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia

Indirizzo: Via delle Rosine 18

Orari: 11-19; giovedì 11-21. Chiuso martedì. Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura. E’ obbligatorio prenotare la propria visita alle mostre nei fine settimana e nei festivi

Curatori: Monica Poggi

Prolungata: fino al 18 luglio 2021

Costo del biglietto: Intero € 10, Ridotto € 6, fino a 26 anni, oltre 70 anni. Gratuito bambini fino a 12 anni Possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte, possessori Torino+Piemonte Card, possessori tessera ICOM. Visitatori diversamente abili e un loro accompagnatore. Guide turistiche abilitate

Telefono per informazioni: +39.011.0881150

E-Mail info: camera@camera.to

Sito ufficiale: http://camera.to


La mostra dedicata a Lisette Model, a cura di Monica Poggi, è la prima antologica realizzata in Italia. Con una selezione di oltre 130 fotografie, l’esposizione ripercorre la carriera dell’artista sottolineandone l’importanza avuta negli sviluppi della fotografia degli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso. Il suo nome è spesso associato al periodo di insegnamento, durante il quale ha avuto come allievi diversi autori che sarebbero poi diventati a loro volta fotografi fra i più celebri  del Novecento, come  Diane Arbus e Larry Fink. La sua influenza, tuttavia, ha avuto un raggio d’azione ben più vasto, anche grazie a una spiccata capacità nel cogliere con ironia e sfrontatezza gli aspetti più grotteschi della società americana del dopoguerra. Nel periodo di maggiore crescita per gli Stati Uniti, dove tutto sembrava proteso verso il più roseo futuro, ha ‘osato vedere’, la realtà in tutte le sue forme, anche in quelle meno piacevoli. Le inquadrature ravvicinate, l’uso ricorrente del flash, i contrasti esasperati sono tutti espedienti volti ad accentuare le imperfezioni dei corpi, gli abiti appariscenti, la gestualità sguaiata. Non c’è interazione fra Model e i suoi soggetti, colti tendenzialmente all’improvviso, mentre mangiano, cantano o gesticolano goffamente, trasformati dai suoi scatti in personaggi da osservare e indagare. La strada, gli anfratti del Lower East Side e i bar sono per lei i palcoscenici perfetti sui quali agiscono ignari attori di un’irriverente commedia umana. Questa sua rivisitazione personale all’approccio documentario la rende, di fatto, precorritrice di un modo di utilizzare la fotografia che troverà poi piena realizzazione con gli autori dell’epocale mostra “New Documents” al MoMA nel 1967.

Il percorso di mostra prende avvio in Francia, dove Model inizia a fotografare negli anni Trenta grazie agli insegnamenti della sorella Olga. In questo periodo realizza Promenade des Anglais, una delle sue serie più note, dedicata alla borghesia pigra e decadente che passa l’estate in villeggiatura a Nizza, e racconta la vita dei parigini che trascorrono le loro giornate fra le strade della città. Dopo il trasferimento negli Stati Uniti inizia sistematicamente a fotografare gli abitanti di New York con uno sguardo sprezzante e ironico, realizzando alcune delle sue immagini più iconiche.

In mostra, tuttavia, saranno presenti anche progetti meno conosciuti, come il reportage dedicato alla Lighthouse di San Francisco, organizzazione che offre lavoro e assistenza a persone cieche o quello realizzato durante le gare equestri a Belmont Park. La città è presente anche nelle prime serie realizzate subito dopo il suo arrivo: Reflections e Running Legs, dove viene ritratta attraverso i riflessi creati dalle vetrine dei negozi e attraverso le gambe di frenetici passanti. Le merci e gli edifici si fondono e confondono con le persone che passeggiano, in un insieme che è al contempo surreale e documentario. Non mancano ovviamente anche i suggestivi scatti realizzati all’interno dei locali di musica Jazz, da lei stessa definiti come luoghi dove ricercare la vera essenza degli Stati Uniti. Fra i personaggi da lei ritratti in questo contesto troviamo alcuni dei grandi di questo genere, come Bunk Johnson, Count Basie, Dizzy Gillespie, Bud Powell, Percy Heath, Chico Hamilton, Ella Fitzgerald e Louis Armstrong.

La mostra è realizzata grazie alla collaborazione con la mc2gallery di Milano, la Galerie Baudoin Lebon, di Parigi e la Keitelman Gallery di Bruxelles.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale.
 
Lisette Model­ (Vienna, 1901 – New York, 1983)
Cresciuta in una famiglia dell’alta borghesia viennese, Lisette Model si dedica allo studio della musica sotto l’insegnamento di Arnold Schoenberg. Dopo la morte del padre si trasferisce a Parigi, dove si avvicina alla fotografia grazie all’amicizia con Rogi André, moglie di André Kertész. A Nizza realizza una serie di fotografie poco lusinghiere sulla borghesia decadente e pigra in villeggiatura, pubblicate nel 1935 dal giornale di sinistra “Regards”. Nel 1937 sposa il pittore Evsa Model e con lui si trasferisce a New York; qui conosce figure come Alexey Brodovitch e Beaumont Newhall. Le sue fotografie iniziano ad apparire sistematicamente su riviste come “Cue”, “P.M.Magazine”, “Look”, “Vogue” e “The Saturday Evening Post”. Nel 1940 è fra gli autori selezionati per «Sixty Photographs: A Survey of Camera Aesthetics», la mostra inaugurale del dipartimento di fotografia guidato da Newhall al  Museum of Modern Art di New York e l’anno successivo tiene la sua prima personale alla Photo League. Nel 1951 inizia la sua attività di insegnante alla New School for Social Research: i suoi corsi saranno seguiti da numerosi protagonisti della fotografia americana degli anni Sessanta e Settanta, fra cui anche Diane Arbus. Fra le mostre più recenti si ricordano quelle all’Aperture Gallery di New York nel 2007 e al Jeu de Paume di Parigi nel 2010.
 

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