Liberi tutti! Arte e società in Italia. 1989 - 2001
Dal 07 Luglio 2015 al 18 Ottobre 2015
Torino
Luogo: MEF - Museo Ettore Fico
Indirizzo: via Francesco Cigna 114
Orari: da mercoledì a venerdì 14 - 19; sabato e domenica 11 -19
Curatori: Luca Beatrice, Andrea Busto, Cristiana Perrella
Enti promotori:
- Museo Ettore Fico
- Fondazione Ettore Fico
- Regione Piemonte
- Compagnia San Paolo
- Città di Torino - Assessorato alla Cultura
Costo del biglietto: intero € 10; ridotto € 8 over 65, insegnanti, enti convenzionati; ridotto € 5 dai 13 ai 26 anni e gruppi (minimo 6 persone) gratuito fino ai 12 anni, MEF Friends, giornalisti accreditati, persone con disabilità ed eventuale accompagnatore, possessori di Torino+Piemonte Card
Telefono per informazioni: +39 011 853065
E-Mail info: info@museofico.it
Sito ufficiale: http://www.museofico.it
Un periodo, dalla caduta del muro di Berlino (9 novembre 1989) al crollo delle torri gemelle a New York (11 settembre 2001) in cui società e cultura hanno conosciuto cambiamenti particolarmente intensi, in attesa di un altro cruciale passaggio, l’avvento di un nuovo secolo e di un nuovo millennio.
In un brevissimo arco di tempo, infatti, l’affermazione della cultura digitale ri- voluziona il nostro modo di vivere. La diffusione del virus dell’AIDS segna un cambia- mento nei rapporti interpersonali, minando la libertà sessuale conquistata nei decenni precedenti allo stesso tempo stimolando una nuova riflessione sull’identità di genere. Si diffonde una maggiore consapevolezza dei problemi ambientali e, soprattutto, con la fine della guerra fredda e lo scioglimento dell’URSS, l’affermarsi di dinamiche economi- che globali e con i grandi flussi migratori verso i paesi più sviluppati e liberi da conflitti, cambia la percezione del mondo e dei suoi confini e l’incontro tra culture lontane si fa esperienza quotidiana.
L’arte esprime il proprio tempo e, a volte, è in grado di anticiparlo, fornendo con- sapevolezza sulla realtà che viviamo. Dal 1989 al 2001 essa stessa è dunque cambiata con una velocità sconosciuta, aprendosi a nuovi temi, nuovi linguaggi, e includendo nel suo sistema le espressioni di culture e ambiti geografici prima ignorati.
Benché forse meno sollecitata dai grandi cambiamenti geopolitici e culturali, rispetto a paesi come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna o a realtà emergenti come la Cina, la scena artistica italiana degli anni Novanta risponde in modo significativo ai tempi e alle domande che pongono, è ricca di novità ed effervescenze creative: si può infatti parlare forse dell’ultima generazione artistica uscita in maniera compatta e propositiva sulla scena internazionale.
Una generazione che, rispetto a quelle precedenti, pratica una grande liber- tà stilistica, formale e di contenuti. Passando dalla pittura al video, dall’installazione alla scultura, dalla fotografia all’oggetto, i giovani artisti prevalentemente nati negli anni Sessanta che emergono nell’ultimo decennio del Novecento, stupiscono per la “leggerezza pensosa” delle loro proposte, per l’impegno nel metterle in scena; sono fortemente legati all’aspetto progettuale, spesso dialogano tra di loro e si relazionano ad altri linguaggi, ad esempio la letteratura ma anche il cinema e la scena musicale, vivacissima come non accadeva da tempo.
Liberi tutti!, titolo che si ispira a una canzone del gruppo torinese Subsonica usci- ta nel loro secondo album Microchip emozionale del 1999, sottolinea l’ampio spazio di possibilità (ma tutt’altro che privo di regole) aperto dall’arte italiana degli anni Novanta. Un momento particolarmente vivace e creativo, peraltro non più ripetutosi in tempi recenti. Una storia che corre di pari passo allo sviluppo della nostra società, in un de- cennio ancora non facilissimo da identificare, ma la cui distanza temporale ora sembra essere sufficiente per uno sguardo non viziato da pregiudizi né esaltazioni.
Se Milano può apparire il centro del mercato delle giovani gallerie e della presen- za di un gran numero di artisti provenienti da tutta Italia, Torino sviluppa un’importante politica culturale che la porterà, dopo la prima grave crisi economica, a trasformarsi da realtà industriale a città del turismo e della vocazione sperimentale; Roma, da parte sua, reagisce all’eredità della Transavanguardia con diverse figure significative e anche il Sud, in altri momenti poco considerato, si mostra vitale e stimolante. Poiché l’Italia è tradizionalmente un paese senza centro, fondamentale è il ruolo della provincia: molte gallerie e spazi espositivi di rilievo sorgono fuori dalle aree metropolitane e va segnalato il nuovo ruolo assunto dai musei di arte contemporanea, la cui nascita si data proprio tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta.
Liberi tutti! vuol essere dunque una ricognizione puntuale di quegli artisti e quelle opere che hanno segnato un lungo decennio che ha lasciato in eredità un’immagi- ne dell’arte italiana, fluida, trasversale, dinamica, oltre gli steccati e incredibilmente contemporanea. I curatori Luca Beatrice e Cristiana Perrella, che negli anni Novanta pubblicarono due testi di critica militante, Nuova Scena (G. Mondadori, 1994) e Nuova Arte Italiana (Castelvecchi, 1998), hanno selezionato 63 artisti per per un totale di circa 80 opere prodotte tra il 1989 e il 2001, più una rassegna video.
Artisti
Mario Airò, Stefano Arienti, Massimo Bartolini, Matteo
Basilé, Alessandro Bazan, Vanessa Beecroft, Elisabetta Benassi, Simone Berti, Betty Bee, Monica Bonvicini, Botto&Bruno, Paolo Canevari, Monica Carocci, Maurizio Cattelan, Umberto Cavenago, Loris Cecchini, Marco Cingolani, Sarah Ciracì, Roberto Cuoghi, Cuoghi Corsello, Mario Dellavedova, Bruna Esposito, Lara Favaretto, Flavio Favelli, Giovanni Frangi, Giuseppe Gabellone, Stefania Galegati, Daniele Galliano, Angiola Gatti, Francesco Jodice, Massimo Kaufmann, Thorsten Kirchhoff, Luisa Lambri, Armin Linke, Marcello Maloberti, Miltos Manetas, Domenico Mangano, Margherita Manzelli, Eva Marisaldi, Marco Mazzucconi, Marzia Migliora, Liliana Moro, Adrian Paci, Luca Pancrazzi, Perino&Vele, Diego Perrone, Alessandro Pessoli, Cesare Pietroiusti, Cristiano Pintaldi, Paola Pivi, Pierluigi Pusole, Andrea Salvino, Lorenzo Scotto di Luzio, Rudolf Stingel, Grazia Toderi, Tommaso Tozzi, Patrick Tuttofuoco, vedovamazzei, Maurizio Vetrugno, Francesco Vezzoli, Massimo Vitali, Luca Vitone, Sislej Xhafa.
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