La caricatura calligrafica
![La caricatura calligrafica, Biblioteca Civica Natalia Ginzburg, Torino La caricatura calligrafica, Biblioteca Civica Natalia Ginzburg, Torino](http://www.arte.it/foto/600x450/03/20792-eeaeff7ae685299df8fb5498a3c26fb2.jpg)
La caricatura calligrafica, Biblioteca Civica Natalia Ginzburg, Torino
Dal 13 Marzo 2014 al 12 Aprile 2014
Torino
Luogo: Biblioteca Civica Natalia Ginzburg
Indirizzo: via Cesare Lombroso 16
Orari: lunedì 15-22; martedì 14-19.45; mercoledì 14-22; da giovedì a sabato 8.15-14
Curatori: Raffaele Palma
Enti promotori:
- Città di Torino - Circoscrizione 8
- Biblioteche Civiche Torinesi
Telefono per informazioni: +39 011 4437671 / 72 - 339 6057369
E-Mail info: info@caus.it
Sito ufficiale: http://www.caus.it
L’esposizione sarà inaugurata mercoledì 12 marzo alle ore 17.30, presso la Biblioteca Civica Natalia Ginzburg, Sala Mario Molinari, Via Cesare Lombroso, 16, Torino. E’ previsto un simpatico intrattenimento sul tema “La caricatura nell’umorismo e nella satira”, saranno presenti alcuni tra i più affermati caricaturisti italiani. Ingresso libero.
Il CAUS ha sviluppato un inconsueto modo di trattare la caricatura, con due metodi d’interpretazione, sintesi e volume. Nel primo la caricatura è composta esclusivamente dalle lettere formanti il nome del personaggio. Nel disegno in volume (caratterizzato da luci, ombre, profondità e rilievi) si concede struttura tridimensionale alla precedente caricatura. Dal latino derivano le locuzioni “conveniunt rebus nomina saepe suis” a proposito di persona che porti un nome adatto alle sue qualità fisiche o intellettuali e anche “nomen omen”: il destino di una persona è descritto dal suo nome; anche la caricatura fa emergere con l’esasperazione dei tratti fisici le caratteristiche più nascoste delle persone, mettendone in luce vizi e virtù nascoste, evidenziando così un destino legato alla fisiognomica. La Caricatura è affine al ritratto e si sviluppa parallelamente a quest’ultimo, sia negli ambienti accademici, sia in quelli popolari: ad esempio i disegnatori girovaghi, che spesso offrono la loro arte in strada e in locali frequentati dalla gente comune. La Caricatura Calligrafica, o Logomorfismo, è un’evoluzione stilistica della caricatura: nasce in epoca remota dai calligrafi arabi.
In Europa muove i suoi primi passi all’inizio del secolo XX, grazie ad alcune avanguardie storiche come il Futurismo. A partire dalla metà del secolo scorso, un ulteriore avvicinamento dell’arte a questa tecnica fu operato dagli illustratori delle affiche teatrali e cinematografiche, utilizzando grafemi che componevano il nome dell’attore comico per caricaturarlo.
Oggi, in varie parti del mondo, illustratori, calligrafi e graphic designer si cimentano con segni alfabetici e numerici creando divertenti deformazioni fisiognomica di noti personaggi.
A Torino, invece, è andato sviluppandosi un nuovissimo e inconsueto modo di trattare la Caricatura Calligrafica, grazie al CAUS – Centro Arti Umoristiche e Satiriche patrocinato dal Comune e dell’Accademia Albertina di Belle Arti, di Torino.
Due i metodi d’interpretazione, di sintesi e di volume. Nel primo è necessario usare, esclusivamente, le lettere formanti il nome del personaggio, disponendole in modo da crearne la caricatura. Nel disegno in volume, (caratterizzato da luci, ombre, profondità e rilievi) sì “concede” forma tridimensionale alla precedente caricatura sintetica. Francesco Claudio Puglia è sicuramente il maggiore interprete di questa tecnica, tra gli artisti più affermati.
Artisti:
Claudio Francesco Puglia, Gianni Soria, Maria Celeste Sciani, Ugo Sajini, Riccardo Cocchi, Ornella Zen, Raffaele Palma, Irene Fornari, Roberto Mangosi, Arcangelo Carrera, Andrea Pecchia e Chiara Michelotto, Claudio Francesco Puglia.
Oggi, in varie parti del mondo, illustratori, calligrafi e graphic designer si cimentano con segni alfabetici e numerici creando divertenti deformazioni fisiognomica di noti personaggi.
A Torino, invece, è andato sviluppandosi un nuovissimo e inconsueto modo di trattare la Caricatura Calligrafica, grazie al CAUS – Centro Arti Umoristiche e Satiriche patrocinato dal Comune e dell’Accademia Albertina di Belle Arti, di Torino.
Due i metodi d’interpretazione, di sintesi e di volume. Nel primo è necessario usare, esclusivamente, le lettere formanti il nome del personaggio, disponendole in modo da crearne la caricatura. Nel disegno in volume, (caratterizzato da luci, ombre, profondità e rilievi) sì “concede” forma tridimensionale alla precedente caricatura sintetica. Francesco Claudio Puglia è sicuramente il maggiore interprete di questa tecnica, tra gli artisti più affermati.
Artisti:
Claudio Francesco Puglia, Gianni Soria, Maria Celeste Sciani, Ugo Sajini, Riccardo Cocchi, Ornella Zen, Raffaele Palma, Irene Fornari, Roberto Mangosi, Arcangelo Carrera, Andrea Pecchia e Chiara Michelotto, Claudio Francesco Puglia.
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biblioteca civica natalia ginzburg ·
claudio francesco puglia ·
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