HANJI YEON. La carta Hanji e gli aquiloni. Opere dell’artista Anna Onesti
Dal 18 Ottobre 2024 al 01 Dicembre 2024
Moncalieri | Torino
Luogo: Castello di Moncalieri
Indirizzo: Piazza Baden Baden 4
Orari: venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.00) Chiuso: da lunedì a giovedì
Costo del biglietto: : intero € 7,00; ridotto € 5,00 Prenotazione fortemente consigliata
Telefono per informazioni: +39 011 4992333
Sito ufficiale: http://lavenaria.it
In occasione del 140° anniversario delle Relazioni Diplomatiche tra Italia e Corea, nell’Appartamento della principessa Maria Letizia del Castello di Moncalieri, le Residenze reali sabaude – Musei nazionali Piemonte insieme all’Istituto Culturale Coreano in Italia propongono la mostra HANJI YEON. La carta Hanji e gli aquiloni. Opere dell’artista Anna Onesti, dedicata all’incontro tra la cultura coreana e quella italiana.
Protagonisti dell’esposizione sono 30 aquiloni realizzati in carta tradizionale coreana Hanji dall’artista italiana Anna Onesti che si è avvicinata all’impiego di questa carta, detta anche “carta dei mille anni”, sin dal 2011, creando aquiloni, ispirati alla tradizione dell’Estremo Oriente, che si rivelano raffinate opere in carta tinte con colori naturali.
Il percorso espositivo presenta una serie di aquiloni in carta Hanji con un focus speciale su una particolare tipologia di aquiloni coreani chiamati panggumŏng-yŏn (방구멍연) “aquilone con un foro nel mezzo”, gli unici aquiloni al mondo realizzati con un foro al centro, caratteristica che permette di avere una struttura costruttiva particolarmente agile. In Oriente gli aquiloni, yeon (연) in lingua coreana, erano oggetti sacri, strumenti in grado di collegare la terra e il cielo, gli uomini e gli dei.
Gli aquiloni conservano ancora oggi un fascino quasi magico e questa esposizione vuole celebrare, con le loro forme, i loro colori e la loro trasparenza, i 140 anni delle relazioni diplomatiche tra Italia e Corea, due penisole lontane geograficamente, ma accomunate da un grande rispetto delle tradizioni artistiche e culturali, nonché da un profondo interesse per la loro conservazione.
L’inaugurazione avrà luogo venerdì 18 ottobre alle 16.00 e, dopo la presentazione in sala conferenze, si svolgerà la visita alla mostra condotta dall’artista. Sarà anche disponibile un catalogo con l’intervento di tutti i soggetti interessati.
La mostra resterà aperta al pubblico fino a domenica 1 dicembre e potrà essere visitata nell’ambito del consueto percorso dedicato agli Appartamenti Reali, accessibile nei giorni di venerdì, sabato, domenica e festivi, in orario 10.00-18.00 (ultimo ingresso 17.00; prenotazione fortemente consigliata).
Nell’ambito dell’esposizione, sabato 19 e domenica 20 ottobre, l’Istituto Culturale Coreano, in collaborazione con il MAO Museo di Arte Orientale di Torino, proporrà Weekend Corea, quattro appuntamenti al MAO per approfondire il tema dell’utilizzo della carta Hanji e le tappe principali relative alla conoscenza della cultura della carta coreana in Italia.
Aprirà l’iniziativa, sabato 19 ottobre alle ore 11.00, il talk con Anna Onesti, con ingresso libero fino a esaurimento posti (tagliandi per accedere in distribuzione dalle 10.30), mentre nello stesso giorno alle ore 16.00, e domenica 20 ottobre alle ore 11.00, si svolgerà il workshop di produzione delle Lanterne di Loto, con partecipazione gratuita su prenotazione obbligatoria (maodidattica@fondazionetorinomusei.it specificando nell’oggetto ‘Laboratorio Lanterne’).
A chiudere sarà, domenica 20 ottobre alle ore 16.00, la presentazione di Yeondeunghoe, il Festival delle Lanterne di Loto, parte integrante della cultura coreana da oltre mille anni, iscritto nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale Nazionale nel 2012 e in quella del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO nel 2020. Ingresso libero fino a esaurimento posti (tagliandi per accedere in distribuzione dalle 15.30).
Anna Onesti. Ha studiato presso le Accademie delle Belle Arti di Roma, Urbino e Torino, diplomandosi in Scenografia nel 1978 e in Decorazione nel 1984. Tra gli altri ha avuto come docenti gli artisti Toti Scialoja, Rodolfo Aricò e Francesco Casorati. Dopo le prime realizzazioni scenografiche e le esperienze con Franco Passatore nell’ambito del Teatro Ragazzi dello Stabile di Torino, ha lasciato l’attività di scenografa per dedicarsi alla pittura. Nel 1984 si è svolta la sua prima personale nell’ambito della rassegna “Arti Visive Proposte” promossa dall’Unione Culturale Franco Antonicelli di Torino. L’anno successivo ha iniziato a lavorare a Roma come Restauratrice Conservatrice presso l’Istituto Centrale per la Grafica, ruolo che ha mantenuto fino al 2022. Ha negli anni collaborato con importanti istituzioni internazionali impegnate nella salvaguardia del patrimonio culturale. Ha esposto le sue opere in importanti mostre sia in Italia, sia all’estero (Australia, Estonia, Corea, Germania, Giappone, India, Indonesia, Iran, Russia e Thailandia).
Protagonisti dell’esposizione sono 30 aquiloni realizzati in carta tradizionale coreana Hanji dall’artista italiana Anna Onesti che si è avvicinata all’impiego di questa carta, detta anche “carta dei mille anni”, sin dal 2011, creando aquiloni, ispirati alla tradizione dell’Estremo Oriente, che si rivelano raffinate opere in carta tinte con colori naturali.
Il percorso espositivo presenta una serie di aquiloni in carta Hanji con un focus speciale su una particolare tipologia di aquiloni coreani chiamati panggumŏng-yŏn (방구멍연) “aquilone con un foro nel mezzo”, gli unici aquiloni al mondo realizzati con un foro al centro, caratteristica che permette di avere una struttura costruttiva particolarmente agile. In Oriente gli aquiloni, yeon (연) in lingua coreana, erano oggetti sacri, strumenti in grado di collegare la terra e il cielo, gli uomini e gli dei.
Gli aquiloni conservano ancora oggi un fascino quasi magico e questa esposizione vuole celebrare, con le loro forme, i loro colori e la loro trasparenza, i 140 anni delle relazioni diplomatiche tra Italia e Corea, due penisole lontane geograficamente, ma accomunate da un grande rispetto delle tradizioni artistiche e culturali, nonché da un profondo interesse per la loro conservazione.
L’inaugurazione avrà luogo venerdì 18 ottobre alle 16.00 e, dopo la presentazione in sala conferenze, si svolgerà la visita alla mostra condotta dall’artista. Sarà anche disponibile un catalogo con l’intervento di tutti i soggetti interessati.
La mostra resterà aperta al pubblico fino a domenica 1 dicembre e potrà essere visitata nell’ambito del consueto percorso dedicato agli Appartamenti Reali, accessibile nei giorni di venerdì, sabato, domenica e festivi, in orario 10.00-18.00 (ultimo ingresso 17.00; prenotazione fortemente consigliata).
Nell’ambito dell’esposizione, sabato 19 e domenica 20 ottobre, l’Istituto Culturale Coreano, in collaborazione con il MAO Museo di Arte Orientale di Torino, proporrà Weekend Corea, quattro appuntamenti al MAO per approfondire il tema dell’utilizzo della carta Hanji e le tappe principali relative alla conoscenza della cultura della carta coreana in Italia.
Aprirà l’iniziativa, sabato 19 ottobre alle ore 11.00, il talk con Anna Onesti, con ingresso libero fino a esaurimento posti (tagliandi per accedere in distribuzione dalle 10.30), mentre nello stesso giorno alle ore 16.00, e domenica 20 ottobre alle ore 11.00, si svolgerà il workshop di produzione delle Lanterne di Loto, con partecipazione gratuita su prenotazione obbligatoria (maodidattica@fondazionetorinomusei.it specificando nell’oggetto ‘Laboratorio Lanterne’).
A chiudere sarà, domenica 20 ottobre alle ore 16.00, la presentazione di Yeondeunghoe, il Festival delle Lanterne di Loto, parte integrante della cultura coreana da oltre mille anni, iscritto nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale Nazionale nel 2012 e in quella del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO nel 2020. Ingresso libero fino a esaurimento posti (tagliandi per accedere in distribuzione dalle 15.30).
Anna Onesti. Ha studiato presso le Accademie delle Belle Arti di Roma, Urbino e Torino, diplomandosi in Scenografia nel 1978 e in Decorazione nel 1984. Tra gli altri ha avuto come docenti gli artisti Toti Scialoja, Rodolfo Aricò e Francesco Casorati. Dopo le prime realizzazioni scenografiche e le esperienze con Franco Passatore nell’ambito del Teatro Ragazzi dello Stabile di Torino, ha lasciato l’attività di scenografa per dedicarsi alla pittura. Nel 1984 si è svolta la sua prima personale nell’ambito della rassegna “Arti Visive Proposte” promossa dall’Unione Culturale Franco Antonicelli di Torino. L’anno successivo ha iniziato a lavorare a Roma come Restauratrice Conservatrice presso l’Istituto Centrale per la Grafica, ruolo che ha mantenuto fino al 2022. Ha negli anni collaborato con importanti istituzioni internazionali impegnate nella salvaguardia del patrimonio culturale. Ha esposto le sue opere in importanti mostre sia in Italia, sia all’estero (Australia, Estonia, Corea, Germania, Giappone, India, Indonesia, Iran, Russia e Thailandia).
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