Gli altri ci sono, se li sai guardare…e bisogna accorgersene
Dal 18 Marzo 2022 al 14 Aprile 2022
Torino
Luogo: Polo del ‘900
Indirizzo: Corso Valdocco 4/A
Orari: da martedì a domenica dalle 10 alle 18
Costo del biglietto: INGRESSO GRATUITO
Sito ufficiale: http://www.polodel900.it/
Inaugura giovedì 17 marzo alle ore 18 la mostra “Gli altri ci sono, se li sai guardare. Alleanze sociali per la cura” presso la Sala Conferenze - Polo del '900. Un progetto dell’associazione culturale Impasse, realizzato grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo.
La mostra, nella Galleria delle Immagini del Polo del ‘900 aperta al pubblico dal 18 marzo al 14 aprile, rappresenta un’occasione per gettare luce sull’importanza della salute mentale per tutti e per tutte, mettendo al centro il ruolo dei legami e delle alleanze che, all’interno dei territori, possono contribuire alla lotta allo stigma e al miglioramento della qualità della vita e delle relazioni, anche per chi è più fragile o ha esperienza di sofferenza mentale.
Il progetto di allestimento ha origine da un workshop realizzato dall’Associazione Impasse presso l’Housing Giulia di Torino, con la partnership scientifica del Cultural Welfare Centre e la partecipazione diretta di persone con esperienza di sofferenza mentale e operatori dei servizi, sul tema dei legami e dell’inclusione. A partire da interrogativi quali “come potenziare le alleanze sociali territoriali per la salute mentale?”, “che cosa significa includere, cosa occorre per sentirsi parte di una comunità?”, è stata creata la performance, che viene restituita con una serie fotografica e un video.
L’evento del 17 marzo alle ore 18 vede la partecipazione di Alessandro Bollo, Direttore del Polo del ‘900, Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo, Irene Pittatore e Nicoletta Daldanise, artista e curatrice dell’Associazione Impasse, oltre alle persone e alle organizzazioni che hanno partecipato direttamente alla realizzazione del workshop che è all’origine della mostra: Catterina Seia, Presidente del CCW - Cultural Welfare Center, Tea Taramino, Presidente dell'associazione Forme in bilico, Alberto Taverna, psicologo, responsabile clinico del centro diurno Bisacco ROT SUD EST ASL Città di Torino, Giorgio Gallino, Direttore S.C. ROT SUD EST DSM ASL Città di Torino, Carla Barovetti, referente del gruppo di ricerca per la salute mentale Conoscere per Migliorare e i/le performer Leila Gilli, Simone Martone, Davide Pistarino e Matias Taverna.
Seguirà un programma pubblico di incontri e visite guidate; in particolare, tutte le domeniche dalle 10.30 alle 13 l’artista, la curatrice e i/le performer guideranno i visitatori in mostra e saranno a disposizione per fornire informazioni.
“La Fondazione Compagnia di San Paolo ha individuato tra le proprie linee di azione la promozione della salute mentale e la sensibilizzazione sull’importanza della salute mentale per il benessere e la salute dell’individuo e delle comunità. L’azione della Fondazione vuole promuovere una nuova idea di salute e combattere lo stigma associato al disagio mentale. E’ in questa cornice che nasce la mostra Gli altri ci sono, se li sai guardare. L’evento offre inoltre l’occasione di esplorare la relazione tra cultura e salute. Una relazione che è al centro di un’altra iniziativa della Compagnia di San Paolo, Well Impact, nell’ambito della quale sono stati attivati progetti pilota che prevedono la raccolta di evidenze scientifiche sulla relazione tra cultura e salute” afferma Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo.
Alessandro Bollo, direttore del Polo del ‘900: "Accogliere la mostra al Polo del ‘900 significa puntare l’attenzione sul tema della salute mentale accoppiato al ruolo che la cultura può svolgere in questo ambito come strumento di lotta agli stereotipi e discriminazioni attraverso esperienze artistiche e performative. Il Polo, inoltre, rimarrà vicino al tema della salute con un progetto sperimentale in partenza a maggio e che, come nel caso della mostra, è reso possibile grazie alla rete costruita con tante e diverse realtà del territorio".
“Dalla consapevolezza di sé deriva un rapporto con gli altri di accoglienza e mutuo accudimento. Condividere la propria autenticità sviluppa conoscenza e genera meccanismi di nutrimento del proprio talento. L’incontro diventa un momento di reciproca protezione. Le alleanze sociali contrastano lo stigma”, dichiarano Irene Pittatore e Nicoletta Daldanise dell’Associazione culturale Impasse.
La mostra, nella Galleria delle Immagini del Polo del ‘900 aperta al pubblico dal 18 marzo al 14 aprile, rappresenta un’occasione per gettare luce sull’importanza della salute mentale per tutti e per tutte, mettendo al centro il ruolo dei legami e delle alleanze che, all’interno dei territori, possono contribuire alla lotta allo stigma e al miglioramento della qualità della vita e delle relazioni, anche per chi è più fragile o ha esperienza di sofferenza mentale.
Il progetto di allestimento ha origine da un workshop realizzato dall’Associazione Impasse presso l’Housing Giulia di Torino, con la partnership scientifica del Cultural Welfare Centre e la partecipazione diretta di persone con esperienza di sofferenza mentale e operatori dei servizi, sul tema dei legami e dell’inclusione. A partire da interrogativi quali “come potenziare le alleanze sociali territoriali per la salute mentale?”, “che cosa significa includere, cosa occorre per sentirsi parte di una comunità?”, è stata creata la performance, che viene restituita con una serie fotografica e un video.
L’evento del 17 marzo alle ore 18 vede la partecipazione di Alessandro Bollo, Direttore del Polo del ‘900, Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo, Irene Pittatore e Nicoletta Daldanise, artista e curatrice dell’Associazione Impasse, oltre alle persone e alle organizzazioni che hanno partecipato direttamente alla realizzazione del workshop che è all’origine della mostra: Catterina Seia, Presidente del CCW - Cultural Welfare Center, Tea Taramino, Presidente dell'associazione Forme in bilico, Alberto Taverna, psicologo, responsabile clinico del centro diurno Bisacco ROT SUD EST ASL Città di Torino, Giorgio Gallino, Direttore S.C. ROT SUD EST DSM ASL Città di Torino, Carla Barovetti, referente del gruppo di ricerca per la salute mentale Conoscere per Migliorare e i/le performer Leila Gilli, Simone Martone, Davide Pistarino e Matias Taverna.
Seguirà un programma pubblico di incontri e visite guidate; in particolare, tutte le domeniche dalle 10.30 alle 13 l’artista, la curatrice e i/le performer guideranno i visitatori in mostra e saranno a disposizione per fornire informazioni.
“La Fondazione Compagnia di San Paolo ha individuato tra le proprie linee di azione la promozione della salute mentale e la sensibilizzazione sull’importanza della salute mentale per il benessere e la salute dell’individuo e delle comunità. L’azione della Fondazione vuole promuovere una nuova idea di salute e combattere lo stigma associato al disagio mentale. E’ in questa cornice che nasce la mostra Gli altri ci sono, se li sai guardare. L’evento offre inoltre l’occasione di esplorare la relazione tra cultura e salute. Una relazione che è al centro di un’altra iniziativa della Compagnia di San Paolo, Well Impact, nell’ambito della quale sono stati attivati progetti pilota che prevedono la raccolta di evidenze scientifiche sulla relazione tra cultura e salute” afferma Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo.
Alessandro Bollo, direttore del Polo del ‘900: "Accogliere la mostra al Polo del ‘900 significa puntare l’attenzione sul tema della salute mentale accoppiato al ruolo che la cultura può svolgere in questo ambito come strumento di lotta agli stereotipi e discriminazioni attraverso esperienze artistiche e performative. Il Polo, inoltre, rimarrà vicino al tema della salute con un progetto sperimentale in partenza a maggio e che, come nel caso della mostra, è reso possibile grazie alla rete costruita con tante e diverse realtà del territorio".
“Dalla consapevolezza di sé deriva un rapporto con gli altri di accoglienza e mutuo accudimento. Condividere la propria autenticità sviluppa conoscenza e genera meccanismi di nutrimento del proprio talento. L’incontro diventa un momento di reciproca protezione. Le alleanze sociali contrastano lo stigma”, dichiarano Irene Pittatore e Nicoletta Daldanise dell’Associazione culturale Impasse.
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