Giuseppe Verdi e i pittori della musica. 100 anni di stampa musicale negli spartiti illustrati (1840-1940)
Dal 06 Settembre 2013 al 29 Settembre 2013
Rivoli | Torino
Luogo: Casa del Conte Verde
Indirizzo: via Fratelli Pioli 8
Enti promotori:
- Accademia Nazionale d’Arte Antica e Moderna
- Unione Europea Esperti d’Arte
Telefono per informazioni: +39 011 9563020
Sito ufficiale: http://www.comune.rivoli.to.it/interna.asp?idArea=210
L’Accademia Nazionale d’Arte Antica e Moderna, in collaborazione con L’Unione Europea Esperti d’Arte ha promosso una mostra in occasione delle celebrazioni ufficiali del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi.
La mostra si fregia del logo ufficiale del Comitato per le Celebrazioni Verdiane del Consiglio dei Ministri e dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
La mostra vuole essere una retrospettiva di copertine di spartiti musicali di Giuseppe Verdi. Verranno esposti pezzi storici come L’Aida (nelle rarissima prima edizione illustrata da Giulio Ricordi), Falstaff, La Traviata, Il Trovatore, Rigoletto, Don Carlos, tutti illustrati da splendide litografie a colori. Di Giuseppe Verdi sono stati reperiti anche spartiti di edizioni straniere, tra cui rari fogli provenienti dal Sud America, dagli Sati Uniti e dalla Russia.
Tutti gli spartiti esposti sono originali e provenienti da tutto il mondo a partire dal 1840 fino al 1940.
Saranno presenti gli spartiti delle più importanti case editrici internazionali. Gran parte della collezione riguarda la produzione di Giulio Ricordi che per primo si è avvalso dell’opera di affermati artisti per illustrare le splendide copertine delle sue edizioni che hanno fatto la storia della musica.
Affiancheranno gli spartiti storici delle arie di Giuseppe Verdi, le opere di Bellini, Leoncavallo, Puccini, Rossini e molti altri importanti compositori.
L’esposizione riguarderà non solo l’opera lirica, ma anche tutte le altre tematiche musicali che, soprattutto nel Novecento, hanno raccolto consensi in tutto il mondo. Ecco così le accattivanti copertine di musica jazz o foxtrot realizzate dai maggiori artisti di oltreoceano come Ralf Armstrong, Antonio Vargas, Norman Rockwell, inoltre rari spartiti dei primi film animati di Walt Disney.
Gli spartiti francesi sono numerosi e riccamente illustrati da artisti del calibro di Gustave Doré, Henri de Toulouse-Lautrec, Pierre Bonnard, Rene Magritte, Eugene Grasset, Theophile Alexandre Steinlen, Maurice Denis, che hanno realizzato per le edizioni musicali dell’epoca, capolavori di grafica presenti in tutti i maggiori musei del mondo.
Dalla Spagna arrivano due rarissimi spartiti di Pablo Picasso e Salvador Dalí.
Dall’Inghilterra i preraffaelliti, che non hanno disdegnato di illustrare spartiti musicali. In particolar modo è stata molto importante l’opera di Waler Crane che ha illustrato numerosi spartiti e libri musicali dei quali in mostra vi sarà anche il disegno originale di un celebre spartito. Oltre all’opera di Crane saranno esposti gli spettacolari spartiti di epoca vittoriana con le illustrazioni in litografia policroma di Alfred Concanen, Harry G. Banks, Arthur Rackam e un rarissimo spartito di Aubrey Beardsley.
La Germania e l’Austria sono rappresentate dai rari lieder di Brahms e Wagner illustrati da Max Klinger e le operette illustrate da Paul Telemann, Wolfgang Ortmann e Otto Singer.
Dal resto dell’Europa saranno esposti spartiti dell’Avanguardia Russa e dell’Est europeo. Vi sono inoltre rari spartiti portoghesi, scandinavi, greci, turchi, egiziani, brasiliani.
La maggior parte della produzione esposta è italiana con la maestosa opera editoriale di Giulio Ricordi che si affidava, per la realizzazione delle copertine, ad artisti quali Umberto Brunelleschi, Leopoldo Metlicovitz, Adolfo Hohenstein, Franz Laskoff, Marcello Dudovich, Aleardo Terzi, Duilio Cambellotti fino alle opere futuriste di Gerardo Dottori, Giacomo Balla e Umberto Boccioni.
La stampa delle copertine degli spartiti e stata per quasi tutto il XIX secolo eseguita con la tecnica della litografia, salvo alcuni sporadici casi di spartiti stampati in xilografia o acquaforte. Nel Novecento, con l’invenzione di nuove tecniche di stampa e tipografiche, le copertine vennero stampate per la maggior parte in offset, anche se alcuni artisti hanno continuato a lavorare con la litografia come Leonetto Cappiello, Gino Boccasile, Umberto Brunelleschi e Plinio Codognato.
Il percorso espositivo si conclude con un emblematico spartito litografato da Walter Molino nel 1940 dove, abbandonate le allegre e spensierate illustrazioni di musiche gioiose, l’artista si affida ad una drammatica raffigurazione di un paese oramai volto verso una guerra disastrosa.
È la prima volta che in Italia viene proposta una mostra su questa particolare tematica musicale.
Non esistono studi approfonditi sul rapporto tra musica e grafica delle copertine degli spartiti, per questo in occasione della mostra sarà anche presentato un volume riccamente illustrato con un saggio storico scientifico scritto da Stefano Liberati che vuole essere un approfondimento storico artistico delle grafica applicata alla musica.
Degli oltre 10.000 spartiti esaminati è stato dato un taglio temporale selezionandone circa seicento a partire da 1840 quando si venne a concretizzare un aspetto del tutto nuovo nella produzione degli editori musicali. Da allora pressoché tutti gli spartiti musicali vennero illustrati, grazie alla diffusione della litografia che contribuì alla stampa di alte tirature e soprattutto permise agli artisti una libertà espressiva fino ad allora relegata alla rappresentazione lineare. L’arco temporale si conclude con il 1940 quando, a causa della Seconda Guerra Mondiale, la produzione dell’editoria musicale si interruppe bruscamente, riprendendo vita negli anni Cinquanta quando cambiarono i generi musicali e le copertine iniziarono ad essere quasi tutte fotografiche.
Dai fondi musicali consultati la scelta è caduta sugli spartiti “storici” e su quelli poco o per nulla conosciuti. Alcune sono delle scoperte che non figurano in alcuna biblioteca, forse pezzi unici mai pubblicati.
Le immagini selezionate fanno riferimento ai temi musicali più vari, con illustrazioni che ritraggono eventi storici e imprese memorabili: dalla Guerra Civile americana, alle Guerre d’Indipendenza alla Prima Guerra Mondiale alle grandi scoperte e invenzioni. Vi sono le prime immagini di areostati, treni, aerei, automobili. Sono molti i personaggi storici che hanno avuto musiche a loro dedicate con copertine illustrate: Giuseppe Garibaldi, Vittorio Emanuele II, i presidenti americani, i re d’Inghilterra e lo zar di Russia. Sono stati musicati anche eventi catastrofici come l’incendio di Roma, l’eruzione del Vesuvio e l’affondamento del Titanic, con spettacolari illustrazioni di copertina.
L’ampio spazio temporale ci ha permesso di pubblicare illustrazioni che spaziano fra tutte le più importanti correnti artistiche: dal Romanticismo all’Impressionismo, dall’Art Nouveau all’Art Déco, dal Futurismo alle Avanguardie Russe.
La mostra si fregia del logo ufficiale del Comitato per le Celebrazioni Verdiane del Consiglio dei Ministri e dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
La mostra vuole essere una retrospettiva di copertine di spartiti musicali di Giuseppe Verdi. Verranno esposti pezzi storici come L’Aida (nelle rarissima prima edizione illustrata da Giulio Ricordi), Falstaff, La Traviata, Il Trovatore, Rigoletto, Don Carlos, tutti illustrati da splendide litografie a colori. Di Giuseppe Verdi sono stati reperiti anche spartiti di edizioni straniere, tra cui rari fogli provenienti dal Sud America, dagli Sati Uniti e dalla Russia.
Tutti gli spartiti esposti sono originali e provenienti da tutto il mondo a partire dal 1840 fino al 1940.
Saranno presenti gli spartiti delle più importanti case editrici internazionali. Gran parte della collezione riguarda la produzione di Giulio Ricordi che per primo si è avvalso dell’opera di affermati artisti per illustrare le splendide copertine delle sue edizioni che hanno fatto la storia della musica.
Affiancheranno gli spartiti storici delle arie di Giuseppe Verdi, le opere di Bellini, Leoncavallo, Puccini, Rossini e molti altri importanti compositori.
L’esposizione riguarderà non solo l’opera lirica, ma anche tutte le altre tematiche musicali che, soprattutto nel Novecento, hanno raccolto consensi in tutto il mondo. Ecco così le accattivanti copertine di musica jazz o foxtrot realizzate dai maggiori artisti di oltreoceano come Ralf Armstrong, Antonio Vargas, Norman Rockwell, inoltre rari spartiti dei primi film animati di Walt Disney.
Gli spartiti francesi sono numerosi e riccamente illustrati da artisti del calibro di Gustave Doré, Henri de Toulouse-Lautrec, Pierre Bonnard, Rene Magritte, Eugene Grasset, Theophile Alexandre Steinlen, Maurice Denis, che hanno realizzato per le edizioni musicali dell’epoca, capolavori di grafica presenti in tutti i maggiori musei del mondo.
Dalla Spagna arrivano due rarissimi spartiti di Pablo Picasso e Salvador Dalí.
Dall’Inghilterra i preraffaelliti, che non hanno disdegnato di illustrare spartiti musicali. In particolar modo è stata molto importante l’opera di Waler Crane che ha illustrato numerosi spartiti e libri musicali dei quali in mostra vi sarà anche il disegno originale di un celebre spartito. Oltre all’opera di Crane saranno esposti gli spettacolari spartiti di epoca vittoriana con le illustrazioni in litografia policroma di Alfred Concanen, Harry G. Banks, Arthur Rackam e un rarissimo spartito di Aubrey Beardsley.
La Germania e l’Austria sono rappresentate dai rari lieder di Brahms e Wagner illustrati da Max Klinger e le operette illustrate da Paul Telemann, Wolfgang Ortmann e Otto Singer.
Dal resto dell’Europa saranno esposti spartiti dell’Avanguardia Russa e dell’Est europeo. Vi sono inoltre rari spartiti portoghesi, scandinavi, greci, turchi, egiziani, brasiliani.
La maggior parte della produzione esposta è italiana con la maestosa opera editoriale di Giulio Ricordi che si affidava, per la realizzazione delle copertine, ad artisti quali Umberto Brunelleschi, Leopoldo Metlicovitz, Adolfo Hohenstein, Franz Laskoff, Marcello Dudovich, Aleardo Terzi, Duilio Cambellotti fino alle opere futuriste di Gerardo Dottori, Giacomo Balla e Umberto Boccioni.
La stampa delle copertine degli spartiti e stata per quasi tutto il XIX secolo eseguita con la tecnica della litografia, salvo alcuni sporadici casi di spartiti stampati in xilografia o acquaforte. Nel Novecento, con l’invenzione di nuove tecniche di stampa e tipografiche, le copertine vennero stampate per la maggior parte in offset, anche se alcuni artisti hanno continuato a lavorare con la litografia come Leonetto Cappiello, Gino Boccasile, Umberto Brunelleschi e Plinio Codognato.
Il percorso espositivo si conclude con un emblematico spartito litografato da Walter Molino nel 1940 dove, abbandonate le allegre e spensierate illustrazioni di musiche gioiose, l’artista si affida ad una drammatica raffigurazione di un paese oramai volto verso una guerra disastrosa.
È la prima volta che in Italia viene proposta una mostra su questa particolare tematica musicale.
Non esistono studi approfonditi sul rapporto tra musica e grafica delle copertine degli spartiti, per questo in occasione della mostra sarà anche presentato un volume riccamente illustrato con un saggio storico scientifico scritto da Stefano Liberati che vuole essere un approfondimento storico artistico delle grafica applicata alla musica.
Degli oltre 10.000 spartiti esaminati è stato dato un taglio temporale selezionandone circa seicento a partire da 1840 quando si venne a concretizzare un aspetto del tutto nuovo nella produzione degli editori musicali. Da allora pressoché tutti gli spartiti musicali vennero illustrati, grazie alla diffusione della litografia che contribuì alla stampa di alte tirature e soprattutto permise agli artisti una libertà espressiva fino ad allora relegata alla rappresentazione lineare. L’arco temporale si conclude con il 1940 quando, a causa della Seconda Guerra Mondiale, la produzione dell’editoria musicale si interruppe bruscamente, riprendendo vita negli anni Cinquanta quando cambiarono i generi musicali e le copertine iniziarono ad essere quasi tutte fotografiche.
Dai fondi musicali consultati la scelta è caduta sugli spartiti “storici” e su quelli poco o per nulla conosciuti. Alcune sono delle scoperte che non figurano in alcuna biblioteca, forse pezzi unici mai pubblicati.
Le immagini selezionate fanno riferimento ai temi musicali più vari, con illustrazioni che ritraggono eventi storici e imprese memorabili: dalla Guerra Civile americana, alle Guerre d’Indipendenza alla Prima Guerra Mondiale alle grandi scoperte e invenzioni. Vi sono le prime immagini di areostati, treni, aerei, automobili. Sono molti i personaggi storici che hanno avuto musiche a loro dedicate con copertine illustrate: Giuseppe Garibaldi, Vittorio Emanuele II, i presidenti americani, i re d’Inghilterra e lo zar di Russia. Sono stati musicati anche eventi catastrofici come l’incendio di Roma, l’eruzione del Vesuvio e l’affondamento del Titanic, con spettacolari illustrazioni di copertina.
L’ampio spazio temporale ci ha permesso di pubblicare illustrazioni che spaziano fra tutte le più importanti correnti artistiche: dal Romanticismo all’Impressionismo, dall’Art Nouveau all’Art Déco, dal Futurismo alle Avanguardie Russe.
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