Elisa Seitzinger. Sacro Fuoco
Dal 15 Settembre 2023 al 22 Ottobre 2023
Torino
Luogo: Cavallerizza Torino
Indirizzo: Piazzetta Accademia Militare 3
Orari: Ven - Sab - Dom dalle 11.00 alle 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00)
Curatori: Paolo Lampugnani
Costo del biglietto: Ingresso libero con registrazione al Club Paratissima
E-Mail info: welcome@paratissima.it
Sito ufficiale: http://www.paratissima.it
Inaugura il 21 settembre alla Cavallerizza di Torino e nella cornice di Paratissima, la mostra ‘Sacro Fuoco’ di Elisa Seitzinger, illustratrice contemporanea tra i dieci autori più influenti d’Italia, che negli ultimi anni ha raggiunto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali.
Il titolo della mostra, ‘Sacro Fuoco’ è una sorta di manifesto. È il fuoco sacro che spinge l’artista a creare libero da vincoli, se non quelli imposti dal proprio sentire. Ma che altresì spinge chi artista non è a riconoscere l’arte e farne momento emozionale e formativo.
La Cavallerizza, complice la sua stessa conformazione architettonica, si trasforma nel tempio del fuoco dove il sognatore può sognare e prendere coscienza di sè.
Paolo Lampugnani, curatore della mostra: ‘Al sonno presiedono gli archetipi umani che Seitzinger rielabora a partire dall’universo junghiano, concetti cui il sogno ha dato forma fisica. Mute, incombenti presenze a significare altresì la possibilità, anzi, l’intima esigenza di ognuno, di partecipare del fuoco sacro dell’arte in quanto rappresentazione della realtà mediata dall’immaginario visivo dell’artista. Le imponenti figure alle pareti, in qualche modo evoluzione degli arcani maggiori dei tarocchi, dove colore e forma la fanno da padrone, documentano il nuovo sentire dell’artista riguardo al trattamento delle immagini. L’intenzione di creare vere e proprie installazioni site specific, che
divengono il cuore della mostra stessa, pur affiancate dalle tavole realizzate in veste di illustratrice, dimostra con evidenza il nuovo cammino intrapreso dall’artista che, ben lungi dal recusare la propria storia e vocazione, ne amplia il significato conferendo nuovo vigore e coscienza, con l’idea di obbedire a un intento puramente creativo e artistico, non vincolato cioè a esigenze esterne. E se il contenuto visivo non cambia in apparenza, a cambiare in modo significativo è la modalità espositiva, intesa non come mero esercizio ma sottesa da preciso concetto informativo, avvicinandosi ai modi dell’arte contemporanea’. Una seconda installazione si incontra lungo un’intera parete delle scuderie dove il racconto del quotidiano nell’atto creativo è testimoniato da una serie ininterrotta di schizzi, lavori preparatori, stralci di letture e immagini a rappresentare in modo sincronico quanto, celato nello spazio di lavoro dell’artista, sottende ogni singola opera.
L’idea e il pensiero di Elisa Seitzinger: “Ho percepito la Cavallerizza Reale come uno
spazio onirico, che ha evocato nella mia mente il tempio descritto da Borges ne “Le rovine circolari”. Un luogo sacro, decaduto, dove il protagonista si reca per sognare. Il suo scopo è plasmare il sogno affinché viva di vita propria rendendosi conto che “l’impegno di modellare la materia incoerente e vertiginosa di cui sono composti i sogni è il più arduo che un uomo possa intraprendere”. Finché, dopo molto tempo, “nel sogno dell’uomo che sognava, colui che era sognato si svegliò”. Il protagonista sembra aver concretizzato una creatura emersa dalla sua immaginazione salvo poi, alla fine del racconto, comprendere che anche lui non è altro che un sogno.
“Sacro fuoco” è allora un’emersione nella materia di cui noi stessi esseri umani siamo fatti, l’immaginazione”.
Completa il lavoro site specific il video realizzato in occasione della performance che ha visto un cavallo, esaltato nell’aspetto dalla stupenda gualdrappa realizzata ad hoc, correre per l’ultima volta nella reale cavallerizza. Il sogno si fa realtà prima di tornare evanescente nella sua sostanza ma, per una volta ancora vivente grazie alle immagini.
La restante parte dell’esposizione racconta, con opere scelte, gli ultimi dieci anni di attività della Seitzinger: progetti specifici come il più recente mazzo di tarocchi realizzato e qui esposto integralmente in una lunga teoria, collaborazioni con scrittori e musicisti, libri d’arte, immagini per magazine, quotidiani, campagne pubblicitarie che hanno valso all’artista numerosi premi e riconoscimenti.
Elisa Seitzinger vive a Torino, dove lavora come illustratrice e artista visiva. Ha studiato disegno e storia dell’arte a Firenze, Atlanta, Nizza e Londra. Dal 2015 al 2020 è stata docente di morfologia e dinamica della forma e iconografia all’Istituto Europeo di
Design di Torino.
Il suo percorso, ispirato ai codici stilistici dell’arte classica, dell’arte medievale sacra e cortese, della pittura primitiva, delle icone russe e dei mosaici bizantini, parte sempre dal disegno manuale a china, inseguendo una bidimensionalità e una staticità dalla forte carica simbolica.
Doppia medaglia d’oro 2021 (categoria illustrazione didattica e scientifica e illustrazione per design e pubblicità) e medaglia di bronzo 2020 e 2021 (illustrazione di magazine) di Autori d’Immagini, Vincitrice del Premio Illustri 2018 - categoria Design eselezionata all’omonimo Festival nel 2019, tra i dieci illustratori più influenti d’Italia, selezionata alla mostra annuale della Society of Illustrators 2021 all’Illustration Museum di New York, shortlisted per i World Illustration Awards 2021 e 2023.
Ha esposto in numerose mostre collettive e personali in Italia, Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Romania. Tra cui: al Museo delle Arti Applicate Oggi di Torino, alla galleria
Le Dictateur all’interno di Futurdome a Milano, al MUSES di Savigliano, alla Biblioteca Oriani di Ravenna, all’Auditorium Parco della Musica e alla Farnesina a Roma, allo Studio 59 a Londra, alla Galleria NOI a Parigi ed è stata invitata come ospite a numerosi
festival culturali e di arti visive, tra cui Italianism, Graphic Days, Inchiostro Festival, Pawchewgo, La Città dei Lettori, La Grande Invasione e Archivissima. Tra il 2022 e il 2023 ha esposto tre retrospettive: Seitzinger Alchemica al Forte Malatesta di Ascoli
Piceno e al Collegio Rosmini di Domodossola e Agiografie Profane nell’ex Chiesa di san Ludovico a Parma.
Ha lavorato e lavora per La Repubblica, L’Espresso, Il Sole 24ore, Corriere della Sera,
Marie Claire, Rolling Stone, Gruppo Hearst, RAI, BBC, National Geographic, Warner Music Group, Adobe, Spotify, Apple Music, Lenovo, Alipay, Domestika, Taschen, Einaudi, Mondadori, Neri Pozza, Feltrinelli, Rizzoli, Fandango, Salone Internazionale del Libro, Premio Strega, il Teatro Regio di Parma, Sabat Magazine, Favini, Barilla, Porsche, Bulgari, Vantguard, Ginori 1735, Etro, L’Opificio, Kristina Ti.
Realizzata dell'ambito del progetto Interreg Italia Svizzera Di-Se: Disegnare il territorio che vede come capofila Associazione Musei d’Ossola, in collaborazione con Paratissima, PRS Srl Impresa Sociale, Cavallerizza Torino. Con il patrocinio della Città di Torino
Con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo
Con il contributo di Fondazione CRT e Gruppo Cassa Depositi e Prestiti
Il titolo della mostra, ‘Sacro Fuoco’ è una sorta di manifesto. È il fuoco sacro che spinge l’artista a creare libero da vincoli, se non quelli imposti dal proprio sentire. Ma che altresì spinge chi artista non è a riconoscere l’arte e farne momento emozionale e formativo.
La Cavallerizza, complice la sua stessa conformazione architettonica, si trasforma nel tempio del fuoco dove il sognatore può sognare e prendere coscienza di sè.
Paolo Lampugnani, curatore della mostra: ‘Al sonno presiedono gli archetipi umani che Seitzinger rielabora a partire dall’universo junghiano, concetti cui il sogno ha dato forma fisica. Mute, incombenti presenze a significare altresì la possibilità, anzi, l’intima esigenza di ognuno, di partecipare del fuoco sacro dell’arte in quanto rappresentazione della realtà mediata dall’immaginario visivo dell’artista. Le imponenti figure alle pareti, in qualche modo evoluzione degli arcani maggiori dei tarocchi, dove colore e forma la fanno da padrone, documentano il nuovo sentire dell’artista riguardo al trattamento delle immagini. L’intenzione di creare vere e proprie installazioni site specific, che
divengono il cuore della mostra stessa, pur affiancate dalle tavole realizzate in veste di illustratrice, dimostra con evidenza il nuovo cammino intrapreso dall’artista che, ben lungi dal recusare la propria storia e vocazione, ne amplia il significato conferendo nuovo vigore e coscienza, con l’idea di obbedire a un intento puramente creativo e artistico, non vincolato cioè a esigenze esterne. E se il contenuto visivo non cambia in apparenza, a cambiare in modo significativo è la modalità espositiva, intesa non come mero esercizio ma sottesa da preciso concetto informativo, avvicinandosi ai modi dell’arte contemporanea’. Una seconda installazione si incontra lungo un’intera parete delle scuderie dove il racconto del quotidiano nell’atto creativo è testimoniato da una serie ininterrotta di schizzi, lavori preparatori, stralci di letture e immagini a rappresentare in modo sincronico quanto, celato nello spazio di lavoro dell’artista, sottende ogni singola opera.
L’idea e il pensiero di Elisa Seitzinger: “Ho percepito la Cavallerizza Reale come uno
spazio onirico, che ha evocato nella mia mente il tempio descritto da Borges ne “Le rovine circolari”. Un luogo sacro, decaduto, dove il protagonista si reca per sognare. Il suo scopo è plasmare il sogno affinché viva di vita propria rendendosi conto che “l’impegno di modellare la materia incoerente e vertiginosa di cui sono composti i sogni è il più arduo che un uomo possa intraprendere”. Finché, dopo molto tempo, “nel sogno dell’uomo che sognava, colui che era sognato si svegliò”. Il protagonista sembra aver concretizzato una creatura emersa dalla sua immaginazione salvo poi, alla fine del racconto, comprendere che anche lui non è altro che un sogno.
“Sacro fuoco” è allora un’emersione nella materia di cui noi stessi esseri umani siamo fatti, l’immaginazione”.
Completa il lavoro site specific il video realizzato in occasione della performance che ha visto un cavallo, esaltato nell’aspetto dalla stupenda gualdrappa realizzata ad hoc, correre per l’ultima volta nella reale cavallerizza. Il sogno si fa realtà prima di tornare evanescente nella sua sostanza ma, per una volta ancora vivente grazie alle immagini.
La restante parte dell’esposizione racconta, con opere scelte, gli ultimi dieci anni di attività della Seitzinger: progetti specifici come il più recente mazzo di tarocchi realizzato e qui esposto integralmente in una lunga teoria, collaborazioni con scrittori e musicisti, libri d’arte, immagini per magazine, quotidiani, campagne pubblicitarie che hanno valso all’artista numerosi premi e riconoscimenti.
Elisa Seitzinger vive a Torino, dove lavora come illustratrice e artista visiva. Ha studiato disegno e storia dell’arte a Firenze, Atlanta, Nizza e Londra. Dal 2015 al 2020 è stata docente di morfologia e dinamica della forma e iconografia all’Istituto Europeo di
Design di Torino.
Il suo percorso, ispirato ai codici stilistici dell’arte classica, dell’arte medievale sacra e cortese, della pittura primitiva, delle icone russe e dei mosaici bizantini, parte sempre dal disegno manuale a china, inseguendo una bidimensionalità e una staticità dalla forte carica simbolica.
Doppia medaglia d’oro 2021 (categoria illustrazione didattica e scientifica e illustrazione per design e pubblicità) e medaglia di bronzo 2020 e 2021 (illustrazione di magazine) di Autori d’Immagini, Vincitrice del Premio Illustri 2018 - categoria Design eselezionata all’omonimo Festival nel 2019, tra i dieci illustratori più influenti d’Italia, selezionata alla mostra annuale della Society of Illustrators 2021 all’Illustration Museum di New York, shortlisted per i World Illustration Awards 2021 e 2023.
Ha esposto in numerose mostre collettive e personali in Italia, Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Romania. Tra cui: al Museo delle Arti Applicate Oggi di Torino, alla galleria
Le Dictateur all’interno di Futurdome a Milano, al MUSES di Savigliano, alla Biblioteca Oriani di Ravenna, all’Auditorium Parco della Musica e alla Farnesina a Roma, allo Studio 59 a Londra, alla Galleria NOI a Parigi ed è stata invitata come ospite a numerosi
festival culturali e di arti visive, tra cui Italianism, Graphic Days, Inchiostro Festival, Pawchewgo, La Città dei Lettori, La Grande Invasione e Archivissima. Tra il 2022 e il 2023 ha esposto tre retrospettive: Seitzinger Alchemica al Forte Malatesta di Ascoli
Piceno e al Collegio Rosmini di Domodossola e Agiografie Profane nell’ex Chiesa di san Ludovico a Parma.
Ha lavorato e lavora per La Repubblica, L’Espresso, Il Sole 24ore, Corriere della Sera,
Marie Claire, Rolling Stone, Gruppo Hearst, RAI, BBC, National Geographic, Warner Music Group, Adobe, Spotify, Apple Music, Lenovo, Alipay, Domestika, Taschen, Einaudi, Mondadori, Neri Pozza, Feltrinelli, Rizzoli, Fandango, Salone Internazionale del Libro, Premio Strega, il Teatro Regio di Parma, Sabat Magazine, Favini, Barilla, Porsche, Bulgari, Vantguard, Ginori 1735, Etro, L’Opificio, Kristina Ti.
Realizzata dell'ambito del progetto Interreg Italia Svizzera Di-Se: Disegnare il territorio che vede come capofila Associazione Musei d’Ossola, in collaborazione con Paratissima, PRS Srl Impresa Sociale, Cavallerizza Torino. Con il patrocinio della Città di Torino
Con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo
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