Carla Chiusano. High Society

Carla Chiusano, High Society

 

Dal 17 Gennaio 2018 al 21 Febbraio 2018

Torino

Luogo: Galleria Zabert

Indirizzo: piazza Cavour 10

Orari: da martedi a sabato 10.30-13 / 15.30-19 (altri orari su appuntamento)

Telefono per informazioni: +39 011.817.86.27



Sei pupazzi di peluche seduti su un comodo divano ci guardano stupiti di così tanto interesse da parte nostra. È opinione comune il loro suscitare tenerezza, desiderio di protezionecome se questa presenza ci riportasse al mondo perduto dell’infanzia. C’è chi dà loro un nome, li appoggia sul letto, li colloca sull’abitacolo dell’automobile.
 
Per Carla Chiusano, invece, i “simpatici pupazzi” significano ben altro. Sono gli efficaci rappresentanti dell’High Society, quelli che decidono, sanno, intrigano, spostano. Un gruppo ristretto, legato da connessioni parentali, il salotto buono, ben educato, sobrio e potentissimo. Ci sorridono a denti stretti e con savoir fair, falsi e cortesi, intimamente torinesi anche se hanno viaggiato e studiato altrove. Il tutto non si esaurisce, però, in uno sguardo unilaterale: c’è tanta ironialeggera e graffiante,tipica nella poetica di Carla che, non a caso, non ha mai smesso di usare la matita per disegnare le situazioni più paradossali e contraddittorie di quello che, in fondo, è poi il suo mondo.
 
Proprio come Carla, che a Torino è nata e fa oggi il suo ritorno artistico con la mostra evento presso la Galleria Zabert di piazza Cavour, nel cuore di Borgo Po, dopo aver esposto, nel 2017, a Milano e Forte dei Marmi. L’High Society di Carla Chiusano non si limita ai morbidi peluche: ben più ambigui, interrogativi, persino minacciosi, sono i ritratti di animali ripresi e immortalati nel particolare taglio “close up” che ci permette di analizzarne dettagli e particolari apprezzando la qualità pittorica dell’autrice.
 
Animali peraltro impossibili da addomesticare: il bonobo, scimmione dall’intensa attività sessuale, il lupo, ovvero il desiderio di libertà, il coccodrillo, ossessione del Capitan Uncino, e poi il leone, la tigre, l’orsoRitratti della nobiltà ferina, a poca distanza delle residenze sabaude che, nei secoli d’oro della monarchia, chiamavano abili pittori capaci di tirare fuori la loro anima oltre le apparenze. E alla fine, senza volerlo, il risultato era più impietoso che verosimile.
 
Accanto all’High Society, Carla Chiusano presenta opere di un ciclo parallelo sviluppato negli ultimi anni e dominato da una ricerca più minimaledove il colore bianco fa da protagonista. Sono immagini che partono dalla vita quotidiana, in gesti apparentemente banali come il soffermarsi a leggere una scritta su un muro e quindi immaginarla quale punto di partenza per una storia nuova.
 
Carla, peraltro, è molto esplicita e diretta nel raccontarsi. Parla così del suo lavoro: «È l’arte di dipingere scrivendo o di scrivere dipingendo! Tutto ciò che ci circonda ha un impatto su di noi, dunque voglio scrivere questi miei appunti, note e pensieri che nascono in qualsiasi momento guardando un muro, una porta, un’opera d’arte o anche solo il cielo fuori dalla finestra». 

Carla Chiusano nasce a Torino nel 1964. Vive e lavora a Milano. Una biografia segnata da continui viaggi e soggiorni, tra l’Italia, Londra e Rio de Janeiro. Intorno al 2007 dipinge quadri prevalentemente astratti, quindi la scoperta dell’immagine e la messa a punto di uno stile freddo e analitico, dal taglio contemporaneo. Il regista Mimmo Calopresti le ha dedicato il film documentario Conversazioni sull’arte di Carla Chiusano. 
www.carlachiusano.com

Inaugurazione Mercoledì 17 gennaio 2018 dalle 18 alle 21


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