Agenda del Museo Egizio. Prossimi appuntamenti online
Dal 16 Marzo 2021 al 29 Marzo 2021
Torino
Luogo: Canale Youtube e pagina Facebook Museo Egizio
Indirizzo: online
Orari: ore 18
Sito ufficiale: http://www.museoegizio.it
Martedì 16 marzo 2021, ore 18
Conferenza egittologica I modellini di sarcofago del Museo Egizio: usanze funerarie tra Medio e Nuovo
Martedì 16 marzo alle ore 18 il Museo Egizio presenta la conferenza egittologica online "I modellini di sarcofago del Museo Egizio: usanze funerarie tra Medio e Nuovo Regno", tenuta dal curatore Paolo Marini.
All’inizio Medio Regno (1980-1700 a.C.) si attestano i primi “ushabti”, spesso disposti all’interno di modellini di sarcofago, riproducenti nel dettaglio quelli realmente utilizzati per accogliere e proteggere le spoglie del defunto. L’utilizzo dei modellini di sarcofago, protrattosi almeno fino all’Epoca Tarda (722-332 a.C.), non si deve alla necessità di proteggere o conservare le statuette funerarie, ma è strettamente connesso al ginepraio di credenze funerarie che orbita intorno agli “ushabti”. Il Museo Egizio conserva un importante corpus, quasi completamente inedito, di modellini di sarcofago, attualmente in studio da parte del dipartimento “Collezione e Ricerca”. In questa conferenza saranno presentati i primi risultati del loro studio. Inoltre, saranno illustrati i rapporti tra questa singolare tipologia di oggetti e il restante corredo funerario.
Paolo Marini è curatore presso il Museo Egizio dal 2017, dove, oltre a svolgere la generale attività curatoriale, coordina le mostre itineranti. Ha curato la mostra “House of Eternity”, esposta in Cina e in Brasile ed “Egypt of Glory”, attualmente in Finlandia ed Estonia. Di recente ha pubblicato un libro divulgativo: “Divinità dell’antico Egitto”. All’attività museale affianca quella archeologica svolta in Egitto. Dal 2010 è membro della Missione archeologica dell’Università di Pisa (MIDAN) a Dra abu el-Naga, Luxor, dal 2017 della Missione Archeologica Francese a Tebe-Ovest (MAFTO) al Ramesseo, Luxor, dal 2019 della Missione dell’Istituto Francese di Archeologia Orientale (IFAO) a Deir el-Medina, Luxor.
La conferenza si terrà in italiano e verrà introdotta da Enrico Ferraris, curatore del Museo.
Lunedì 29 marzo 2021, ore 18
Presentazione editoriale
“Monsieur le professeur...Correspondences italiennes 1853-1888. Theodor Mommsen, Carlo, Domenico, Vincenzo Promis”
Lunedì 29 marzo 2021 alle ore 18 il Museo Egizio ospita la presentazione del volume "Monsieur le professeur...Correspondences italiennes 1853-1888. Theodor Mommsen, Carlo, Domenico, Vincenzo Promis" (Ed. Académie des Inscriptions et Belles-Lettres, Paris 2018), attraverso un dialogo tra gli autori Silvia Giorcelli Bersani, Filippo Carlà-Uhnik, e il direttore del Museo Egizio Christian Greco.
Nei decenni centrali del XIX secolo, l'Accademia delle Scienze di Torino non fu soltanto il luogo di riferimento per gli studiosi che desideravano avvicinare la straordinaria collezione egizia da poco acquistata ma anche la sede di numerosi progetti culturali di grande rilevanza. Tra questi la compilazione del volume del Corpus Inscriptionum Latinarum (CIL) ad opera del grande storico ed erudito tedesco Theodor Mommsen. Torino e Berlino condividevano intense collaborazioni scientifiche e certamente la raccolta delle iscrizioni latine esistenti in Piemonte mobilitò le migliori intelligenze locali. Mommsen scendeva spesso in Piemonte per censire le epigrafi e per partecipare alle sedute dell’Accademia delle Scienze di Torino, di cui era socio. Egli poteva contare sull’aiuto di molti studiosi locali e soprattutto di Carlo Promis, docente di architettura al Politecnico, fine studioso di antichità e maestro dell’epigrafia piemontese: Carlo Promis, il fratello Domenicoe il nipote Vincenzo, erano al centro di una straordinaria rete di intellettuali di alto profilo, tra i quali Prospero Balbo, Amedeo Peyron, Costanzo Gazzera, Ariodante Fabretti e altri. Il volume presenta l’edizione critica della corrispondenza tra Mommsen e i tre Promis e ricostruisce lo scenario politico e culturale nel quale nacque il volume delle iscrizioni romane piemontesi, ancora oggi un punto di riferimento imprescindibile per gli studi di storia romana e di epigrafia latina.
Silvia Giorcelli Bersani insegna Storia romana ed Epigrafia latina all’Università degli Studi di Torino e, dall’anno 2020/21, Storia delle donne romane. Studia i processi di romanizzazione in area cisalpina con particolare riferimento alle strutture istituzionali, sociali, religiose delle comunità urbane; si interessa di ricezione del passato romano tra XVI e XX secolo, con attenzione alla storiografia e alle antichità sabaude. Ha presieduto il Comitato Pari Opportunità e il Comitato Unico di Garanzia dell’Ateneo torinese ed è attualmente Presidente del corso di laurea magistrale in Archeologia e Storia antica e Vicedirettrice della Scuola di Scienze Umanistiche. Per il volume L'impero in quota. I Romani e le Alpi (2019) ha vinto il Premio Itas del Libro di montagna 2020 (sezione Vita e Storie di montagna) e il Premio Mario Rigoni Stern 2020.
Filippo Carlà-Uhink è dal 2018 professore ordinario di storia antica presso l’Università di Potsdam (Germania). Laureato in Lettere Classiche presso l’Università di Torino, ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze dell’Antichità presso l’Università di Udine e l’abilitazione al ruolo di professore in Germania presso la Technische Universität Dresden nel 2016. I suoi filoni di ricerca principali sono la storia sociale ed economica del mondo antico, la storia culturale e della mentalità e la ricezione dell’antico nella cultura popolare moderna e contemporanea.
Conferenza egittologica I modellini di sarcofago del Museo Egizio: usanze funerarie tra Medio e Nuovo
Martedì 16 marzo alle ore 18 il Museo Egizio presenta la conferenza egittologica online "I modellini di sarcofago del Museo Egizio: usanze funerarie tra Medio e Nuovo Regno", tenuta dal curatore Paolo Marini.
All’inizio Medio Regno (1980-1700 a.C.) si attestano i primi “ushabti”, spesso disposti all’interno di modellini di sarcofago, riproducenti nel dettaglio quelli realmente utilizzati per accogliere e proteggere le spoglie del defunto. L’utilizzo dei modellini di sarcofago, protrattosi almeno fino all’Epoca Tarda (722-332 a.C.), non si deve alla necessità di proteggere o conservare le statuette funerarie, ma è strettamente connesso al ginepraio di credenze funerarie che orbita intorno agli “ushabti”. Il Museo Egizio conserva un importante corpus, quasi completamente inedito, di modellini di sarcofago, attualmente in studio da parte del dipartimento “Collezione e Ricerca”. In questa conferenza saranno presentati i primi risultati del loro studio. Inoltre, saranno illustrati i rapporti tra questa singolare tipologia di oggetti e il restante corredo funerario.
Paolo Marini è curatore presso il Museo Egizio dal 2017, dove, oltre a svolgere la generale attività curatoriale, coordina le mostre itineranti. Ha curato la mostra “House of Eternity”, esposta in Cina e in Brasile ed “Egypt of Glory”, attualmente in Finlandia ed Estonia. Di recente ha pubblicato un libro divulgativo: “Divinità dell’antico Egitto”. All’attività museale affianca quella archeologica svolta in Egitto. Dal 2010 è membro della Missione archeologica dell’Università di Pisa (MIDAN) a Dra abu el-Naga, Luxor, dal 2017 della Missione Archeologica Francese a Tebe-Ovest (MAFTO) al Ramesseo, Luxor, dal 2019 della Missione dell’Istituto Francese di Archeologia Orientale (IFAO) a Deir el-Medina, Luxor.
La conferenza si terrà in italiano e verrà introdotta da Enrico Ferraris, curatore del Museo.
Lunedì 29 marzo 2021, ore 18
Presentazione editoriale
“Monsieur le professeur...Correspondences italiennes 1853-1888. Theodor Mommsen, Carlo, Domenico, Vincenzo Promis”
Lunedì 29 marzo 2021 alle ore 18 il Museo Egizio ospita la presentazione del volume "Monsieur le professeur...Correspondences italiennes 1853-1888. Theodor Mommsen, Carlo, Domenico, Vincenzo Promis" (Ed. Académie des Inscriptions et Belles-Lettres, Paris 2018), attraverso un dialogo tra gli autori Silvia Giorcelli Bersani, Filippo Carlà-Uhnik, e il direttore del Museo Egizio Christian Greco.
Nei decenni centrali del XIX secolo, l'Accademia delle Scienze di Torino non fu soltanto il luogo di riferimento per gli studiosi che desideravano avvicinare la straordinaria collezione egizia da poco acquistata ma anche la sede di numerosi progetti culturali di grande rilevanza. Tra questi la compilazione del volume del Corpus Inscriptionum Latinarum (CIL) ad opera del grande storico ed erudito tedesco Theodor Mommsen. Torino e Berlino condividevano intense collaborazioni scientifiche e certamente la raccolta delle iscrizioni latine esistenti in Piemonte mobilitò le migliori intelligenze locali. Mommsen scendeva spesso in Piemonte per censire le epigrafi e per partecipare alle sedute dell’Accademia delle Scienze di Torino, di cui era socio. Egli poteva contare sull’aiuto di molti studiosi locali e soprattutto di Carlo Promis, docente di architettura al Politecnico, fine studioso di antichità e maestro dell’epigrafia piemontese: Carlo Promis, il fratello Domenicoe il nipote Vincenzo, erano al centro di una straordinaria rete di intellettuali di alto profilo, tra i quali Prospero Balbo, Amedeo Peyron, Costanzo Gazzera, Ariodante Fabretti e altri. Il volume presenta l’edizione critica della corrispondenza tra Mommsen e i tre Promis e ricostruisce lo scenario politico e culturale nel quale nacque il volume delle iscrizioni romane piemontesi, ancora oggi un punto di riferimento imprescindibile per gli studi di storia romana e di epigrafia latina.
Silvia Giorcelli Bersani insegna Storia romana ed Epigrafia latina all’Università degli Studi di Torino e, dall’anno 2020/21, Storia delle donne romane. Studia i processi di romanizzazione in area cisalpina con particolare riferimento alle strutture istituzionali, sociali, religiose delle comunità urbane; si interessa di ricezione del passato romano tra XVI e XX secolo, con attenzione alla storiografia e alle antichità sabaude. Ha presieduto il Comitato Pari Opportunità e il Comitato Unico di Garanzia dell’Ateneo torinese ed è attualmente Presidente del corso di laurea magistrale in Archeologia e Storia antica e Vicedirettrice della Scuola di Scienze Umanistiche. Per il volume L'impero in quota. I Romani e le Alpi (2019) ha vinto il Premio Itas del Libro di montagna 2020 (sezione Vita e Storie di montagna) e il Premio Mario Rigoni Stern 2020.
Filippo Carlà-Uhink è dal 2018 professore ordinario di storia antica presso l’Università di Potsdam (Germania). Laureato in Lettere Classiche presso l’Università di Torino, ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze dell’Antichità presso l’Università di Udine e l’abilitazione al ruolo di professore in Germania presso la Technische Universität Dresden nel 2016. I suoi filoni di ricerca principali sono la storia sociale ed economica del mondo antico, la storia culturale e della mentalità e la ricezione dell’antico nella cultura popolare moderna e contemporanea.
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