On Paper
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On Paper, ARCA - Laboratorio per le arti contemporanee, Teramo
Dal 22 Dicembre 2014 al 22 Febbraio 2015
Teramo
Luogo: ARCA - Laboratorio per le arti contemporanee
Indirizzo: largo S. Matteo
Orari: da martedì a domenica 16-19
Curatori: Umberto Palestini, Giuliana Benassi
Enti promotori:
- Assessorato alla Cultura - Città di Teramo
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0861 324200
E-Mail info: info@larcalab.it
Sito ufficiale: http://www.larcalab.it
On Paper è il titolo della mostra collettiva - promossa dall'Assessorato alla Cultura della Città di Teramo, organizzata dall'Associazione Culturale Naca Arte con il sostegno della Fondazione Tercas - che inaugura lunedì 22 dicembre 2014 presso L'ARCA- Laboratorio per le arti contemporanee di Teramo, a cura di Umberto Palestini, in collaborazione con Giuliana Benassi.
La mostra affronta la tematica della carta intesa come linguaggio, strumento e materiale d’espressione. Non si tratta di un'esposizione sul disegno contemporaneo, ma di un progetto che indaga l'uso del supporto cartaceo come materia creativa che si consegna a plurimi linguaggi espressivi, alle variegate sperimentazioni e alle scelte stilistiche degli artisti Paola Angelini, Gabriele Arruzzo, Francesco Calcagnini, Marco Di Giovanni, Stanislao Di Giugno, Matteo Fato, Andrea La Rocca, Gemis Luciani, Andrea Mastrovito, Giuseppe Pietroniro, Marco Raparelli, Renata Ruscello, Andrea Salvino, Giuseppe Stampone.
Da supporto capace di assorbire colori e inchiostri a materiale da ritagliare e piegare, da base su cui imprimere matrici a massa da scompaginare e incollare, la carta diventa il leitmotif di tutto il percorso espositivo e trova nei singoli lavori un impiego sempre diverso e originale.
La grande carta dipinta come se fosse spessa tela di Paola Angelini, le litografie di memoria rinascimentale di Gabriele Arruzzo, i fogli assemblati per lo studio di una scenografia di Francesco Calcagnini, le moleskine impreziosite dai segni e punti dorati che compongono lo skyline del Gran Sasso di Marco Di Giovanni, i collage astratti e appuntati su legno di Stanislao Di Giugno, i fogli pittorici e le composizioni geometriche di Matteo Fato, la moltitudine di acquerelli ovali ritagliati e strappati da un taccuino da borsa di Andrea La Rocca, i magazines piegati e scompaginati di Gemis Luciani, l'esplosione di intagli e collage negli interventi tridimensionali di Andrea Mastrovito, le immagini serigrafiche che si compongono pittoricamente attraverso l'incontro tra inchiostro e carta di Giuseppe Pietroniro, il tavolo imbandito di disegni come un archivio sui tipi umani interpretati dalla mano cosciente e ironica di Marco Raparelli, le xilografie e le linografie che interpretano con una tecnica tradizionale un linguaggio quasi pubblicitario di Renata Ruscello, le pagine “strappate alla storia” della serie di disegni di Andrea Salvino, il dittico segnato dalla tragedia del terremoto de L'Aquila di Giuseppe Stampone: sono lavori tra loro apparentemente distanti, ma uniti dal sottile filo conduttore della carta, materiale nel quale gli artisti hanno riconosciuto un valido territorio d'indagine e d'espressione.
La mostra affronta la tematica della carta intesa come linguaggio, strumento e materiale d’espressione. Non si tratta di un'esposizione sul disegno contemporaneo, ma di un progetto che indaga l'uso del supporto cartaceo come materia creativa che si consegna a plurimi linguaggi espressivi, alle variegate sperimentazioni e alle scelte stilistiche degli artisti Paola Angelini, Gabriele Arruzzo, Francesco Calcagnini, Marco Di Giovanni, Stanislao Di Giugno, Matteo Fato, Andrea La Rocca, Gemis Luciani, Andrea Mastrovito, Giuseppe Pietroniro, Marco Raparelli, Renata Ruscello, Andrea Salvino, Giuseppe Stampone.
Da supporto capace di assorbire colori e inchiostri a materiale da ritagliare e piegare, da base su cui imprimere matrici a massa da scompaginare e incollare, la carta diventa il leitmotif di tutto il percorso espositivo e trova nei singoli lavori un impiego sempre diverso e originale.
La grande carta dipinta come se fosse spessa tela di Paola Angelini, le litografie di memoria rinascimentale di Gabriele Arruzzo, i fogli assemblati per lo studio di una scenografia di Francesco Calcagnini, le moleskine impreziosite dai segni e punti dorati che compongono lo skyline del Gran Sasso di Marco Di Giovanni, i collage astratti e appuntati su legno di Stanislao Di Giugno, i fogli pittorici e le composizioni geometriche di Matteo Fato, la moltitudine di acquerelli ovali ritagliati e strappati da un taccuino da borsa di Andrea La Rocca, i magazines piegati e scompaginati di Gemis Luciani, l'esplosione di intagli e collage negli interventi tridimensionali di Andrea Mastrovito, le immagini serigrafiche che si compongono pittoricamente attraverso l'incontro tra inchiostro e carta di Giuseppe Pietroniro, il tavolo imbandito di disegni come un archivio sui tipi umani interpretati dalla mano cosciente e ironica di Marco Raparelli, le xilografie e le linografie che interpretano con una tecnica tradizionale un linguaggio quasi pubblicitario di Renata Ruscello, le pagine “strappate alla storia” della serie di disegni di Andrea Salvino, il dittico segnato dalla tragedia del terremoto de L'Aquila di Giuseppe Stampone: sono lavori tra loro apparentemente distanti, ma uniti dal sottile filo conduttore della carta, materiale nel quale gli artisti hanno riconosciuto un valido territorio d'indagine e d'espressione.
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