So strange...so Music! La musica si vede

So strange...so Music! La musica si vede, Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA
Dal 24 Giugno 2021 al 03 Settembre 2021
Taranto
Luogo: Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA
Indirizzo: Via Cavour 10
Curatori: Piero Romano e Eva Degl’Innocenti
Costo del biglietto: ingresso con il biglietto del Museo
Telefono per informazioni: +39 099 4532112
E-Mail info: man-ta.comunicazione@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.museotaranto.beniculturali.it
Sarà inaugurata giovedì 24 giugno alle ore 11.00 la mostra “So Strange...so music! La Musica si vede”, allestita nelle sale espositive del secondo piano del Museo Archeologico Nazionale di Taranto e realizzata nell’ambito del progetto MAP Festival, #musica #architettura #parallelismi.
La Mostra “So strange...so Music! - La Musica si vede”, allestita nelle sale del secondo piano del MArTA e curata dalla direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Eva Degl'Innocenti e dal direttore dell'Orchestra della Magna Grecia, Piero Romano,è il racconto della musica che si trasforma in immagine, design e innovazione.
SI potrà visitare la mostra fino al 3 settembre prossimo.
Il MAP Festival, #musica #architettura #parallelismi è ilprimo Festival italiano dedicato al rapporto tra architettura e musica in occasione del centenario della morte dell'archistar Gio Ponti che proprio a Taranto realizzò l'importante opera della Concattedrale Gran Madre di Dio.
Concerti, mostre, visite guidate, talk per ricomporre l’immaginario legato al territorio che si ri-progetta anche attraverso la cultura. Il festival che prevede anche l'intervento di artisti e intellettuali come l'architetto Mario Cucinella, dello scrittore e giornalista Stefano Bartezzaghi e del direttore artistico del festival Enjoy Jazz di Mannheim, Rainer Kern, conterà anche sulle esibizioni di Fabrizio Bosso, Alessandro Quarta e Giovanni Sollima.
Alla mostra si accede, senza costi aggiuntivi, con l’acquisto del biglietto d'ingresso del Museo.
Sempre dal 24 giugno il designer internazionale Fabio Novembre esporrà al MArTA, la sua poltrona Nemo nell’ambito dell’allestimento espositivo. Fabio Novembre utilizza il furniture design per raccontare delle storie, intense e coinvolgenti, dove spesso è protagonista la figura umana capace di farsi astratta e universale. In Nemo un volto dalle sembianze classiche viene scavato per creare uno spazio abitabile. Il risultato è una testa-poltrona vissuta dall’interno e che, come una maschera, cela e contemporaneamente rivela il suo abitante.
La Mostra “So strange...so Music! - La Musica si vede”, allestita nelle sale del secondo piano del MArTA e curata dalla direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Eva Degl'Innocenti e dal direttore dell'Orchestra della Magna Grecia, Piero Romano,è il racconto della musica che si trasforma in immagine, design e innovazione.
SI potrà visitare la mostra fino al 3 settembre prossimo.
Il MAP Festival, #musica #architettura #parallelismi è ilprimo Festival italiano dedicato al rapporto tra architettura e musica in occasione del centenario della morte dell'archistar Gio Ponti che proprio a Taranto realizzò l'importante opera della Concattedrale Gran Madre di Dio.
Concerti, mostre, visite guidate, talk per ricomporre l’immaginario legato al territorio che si ri-progetta anche attraverso la cultura. Il festival che prevede anche l'intervento di artisti e intellettuali come l'architetto Mario Cucinella, dello scrittore e giornalista Stefano Bartezzaghi e del direttore artistico del festival Enjoy Jazz di Mannheim, Rainer Kern, conterà anche sulle esibizioni di Fabrizio Bosso, Alessandro Quarta e Giovanni Sollima.
Alla mostra si accede, senza costi aggiuntivi, con l’acquisto del biglietto d'ingresso del Museo.
Sempre dal 24 giugno il designer internazionale Fabio Novembre esporrà al MArTA, la sua poltrona Nemo nell’ambito dell’allestimento espositivo. Fabio Novembre utilizza il furniture design per raccontare delle storie, intense e coinvolgenti, dove spesso è protagonista la figura umana capace di farsi astratta e universale. In Nemo un volto dalle sembianze classiche viene scavato per creare uno spazio abitabile. Il risultato è una testa-poltrona vissuta dall’interno e che, come una maschera, cela e contemporaneamente rivela il suo abitante.
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