Correnti seduttive. SoundArt Taranto/Berlino
Dal 01 Marzo 2014 al 04 Marzo 2014
Taranto
Luogo: Palazzo Galeota
Indirizzo: via Duomo 234
Orari: 10.30-13.30 / 17.30-21
Curatori: Alessandra Eramo
Enti promotori:
- Comune di Taranto/ Assessorato alla Cultura
E-Mail info: correnti.seduttive@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.correnti-seduttive.com
Sabato 1° marzo inaugurazione dell’esposizione “Correnti Seduttive” presso il Palazzo Galeota.
Il Goethe-Institut con il supporto del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Federale di Germania, l’IfA (l’Istituto Nazionale Tedesco per le Relazioni Internazionali), il Senato di Berlino presentano, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Taranto, installazioni sonore, performances e opere audiovisive interattive nate dalla residenza dei cinque artisti berlinesi Alessandra Eramo, Peter Cusack, Wendelin Büchler, Steffi Weismann e Georg Klein nella città pugliese durante l’autunno del 2013.
L'artista di origini tarantine Alessandra Eramo è l'ideatrice e curatrice del progetto internazionale tra Berlino e Taranto, ha messo insieme il gruppo di artisti, realizzando così la mostra, il cui tema principale affronta la dicotomia Bellezza-Pericolo a Taranto.
“Una corrente, sia essa artistica, di natura politica o del contesto della moda, porta con sé sempre il rischio di rimanerne sedotti e di seguirla senza chiedersi il perchè.
Il credere a una crescita economica illimitata perdendo di vista i reali bisogni della gente significa seguire distrattamente una di queste correnti: Il Mar Piccolo di Taranto, ad esempio, è attraversato da correnti di acqua dolce che hanno reso possibile il noto settore della mitilicoltura tarantina portando per secoli prosperità all'intera regione. Negli ultimi decenni tali correnti naturali venivano sacrificate per dar spazio a una nuova corrente, quella dell'industrializzazione. I risultati di tale scelta sono oggi molto discutibili e si trovano di fronte a tutti coloro che vogliono vedere e ascoltare. Un approccio artistico sull'attuale situazione di Taranto è necessario e la mostra “Correnti Seduttive” porta il suo contributo alla città e lo fa assieme alla gente locale”
Alessandra Eramo
L’installazione sonora “Se Dio vuole” di Alessandra Eramo è dedicata al “Mar Piccolo” e ai pescatori che ci lavorano, ed è incentrata sulla necessità dell'artista di riavvicinarsi a questo luogo di incomparabile bellezza. Eramo ha adottato come elemento visivo un materiale ruvido dalle risonanze arcaiche: le corde di canapa utilizzate per l’allevamento dei mitili. Queste vengono messe in contrasto con un’ interpretazione vocale delle musiche tipiche dei riti della settimana santa tarantina e con i suoni registrati personalmente dall'artista presso il bacino lagunare, il punto centrale di Taranto che a causa dei veleni scaricati dall’industria e dalla marina militare è stato derubato della sua antichissima tradizione e destinazione, ovvero la coltura dei frutti di mare. In quest’opera l’artista rivolge inoltre la sua attenzione alla musicalità del dialetto tarantino, affrontando così anche il proprio rapporto con la città natale.
Wendelin Büchler presenta con l’installazione “Parole d’Amore, Parole d’Onore, Parole di Dolore” i disegni realizzati durante la residenza nello scorso autunno e inseriti in una sorta di triptico musicale: da tre giradischi provengono contemporaneamente la musica liturgica di una processione, i rumori dell’industria e dei frammenti di parole in italiano. Il pubblico può ascoltare parole che parlano di dolore e che l’artista ha estrapolato dal gergo dei servizi televisivi e dei documentari dedicati alla catastrofe ambientale di Taranto. Büchler le ha inserite, deformandole, in un contesto umoristico. I confini tra sofferenza e ilarità diventano sottili. Un portacartoline con immagini niente affatto turistiche fa da cornice all’installazione.
L’installazione “Paesaggi sonori di Taranto” di Peter Cusack è costituita da field recordings, registrazioni realizzate personalmente dall’artista durante la residenza nell’ottobre del 2013 e selezionate dopo un acribico lavoro di analisi. Cusack è oggi uno degli artisti europei più affermati nel campo delle ricerche sonore in zone pericolose. L’opera in esposizione a Taranto diffonde i suoni registrati nella zona industriale come pure nel cuore della società tarantina. L’installazione sonora è accompagnata dalle fotografie dei luoghi scelti dall’artista per le sue ricognizioni.
Nel sottopassaggio pedonale presso Corso Due Mari accanto al Ponte Girevole, sarà collocata l’opera “Le due forze di Taranto” in cui Georg Klein elabora il fatale scontro di due potenti forze che sono allo stesso tempo i datori di lavoro e le cause della catastrofe ambientale di Taranto ovvero l’industria dell’acciaio e la marina militare. Un montaggio di ritratti fotografici dei protagonisti e di registrazioni sonore dà luogo a uno spaccato coinvolgente del grande dilemma tarantino.
In Piazza Garibaldi davanti al Museo Archeologico, in un'edicola un tempo utilizzata come punto informazioni per i turisti e oggi abbandonata, l’artista Steffi Weismann presenta un’ installazione audiovisiva dal titolo “Sbuffa!” Il pubblico è invitato a intervenire direttamente sulle videoproiezioni esposte alle finestre dell'edicola, deformando, manipolando e influenzando a suo piacimento le immagini che mostrano gli emblemi della città: il fumo proveniente dalle ciminiere o l’apertura del ponte girevole, immagini queste che gli abitanti della città vedono ogni giorno.
Il Goethe-Institut con il supporto del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Federale di Germania, l’IfA (l’Istituto Nazionale Tedesco per le Relazioni Internazionali), il Senato di Berlino presentano, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Taranto, installazioni sonore, performances e opere audiovisive interattive nate dalla residenza dei cinque artisti berlinesi Alessandra Eramo, Peter Cusack, Wendelin Büchler, Steffi Weismann e Georg Klein nella città pugliese durante l’autunno del 2013.
L'artista di origini tarantine Alessandra Eramo è l'ideatrice e curatrice del progetto internazionale tra Berlino e Taranto, ha messo insieme il gruppo di artisti, realizzando così la mostra, il cui tema principale affronta la dicotomia Bellezza-Pericolo a Taranto.
“Una corrente, sia essa artistica, di natura politica o del contesto della moda, porta con sé sempre il rischio di rimanerne sedotti e di seguirla senza chiedersi il perchè.
Il credere a una crescita economica illimitata perdendo di vista i reali bisogni della gente significa seguire distrattamente una di queste correnti: Il Mar Piccolo di Taranto, ad esempio, è attraversato da correnti di acqua dolce che hanno reso possibile il noto settore della mitilicoltura tarantina portando per secoli prosperità all'intera regione. Negli ultimi decenni tali correnti naturali venivano sacrificate per dar spazio a una nuova corrente, quella dell'industrializzazione. I risultati di tale scelta sono oggi molto discutibili e si trovano di fronte a tutti coloro che vogliono vedere e ascoltare. Un approccio artistico sull'attuale situazione di Taranto è necessario e la mostra “Correnti Seduttive” porta il suo contributo alla città e lo fa assieme alla gente locale”
Alessandra Eramo
L’installazione sonora “Se Dio vuole” di Alessandra Eramo è dedicata al “Mar Piccolo” e ai pescatori che ci lavorano, ed è incentrata sulla necessità dell'artista di riavvicinarsi a questo luogo di incomparabile bellezza. Eramo ha adottato come elemento visivo un materiale ruvido dalle risonanze arcaiche: le corde di canapa utilizzate per l’allevamento dei mitili. Queste vengono messe in contrasto con un’ interpretazione vocale delle musiche tipiche dei riti della settimana santa tarantina e con i suoni registrati personalmente dall'artista presso il bacino lagunare, il punto centrale di Taranto che a causa dei veleni scaricati dall’industria e dalla marina militare è stato derubato della sua antichissima tradizione e destinazione, ovvero la coltura dei frutti di mare. In quest’opera l’artista rivolge inoltre la sua attenzione alla musicalità del dialetto tarantino, affrontando così anche il proprio rapporto con la città natale.
Wendelin Büchler presenta con l’installazione “Parole d’Amore, Parole d’Onore, Parole di Dolore” i disegni realizzati durante la residenza nello scorso autunno e inseriti in una sorta di triptico musicale: da tre giradischi provengono contemporaneamente la musica liturgica di una processione, i rumori dell’industria e dei frammenti di parole in italiano. Il pubblico può ascoltare parole che parlano di dolore e che l’artista ha estrapolato dal gergo dei servizi televisivi e dei documentari dedicati alla catastrofe ambientale di Taranto. Büchler le ha inserite, deformandole, in un contesto umoristico. I confini tra sofferenza e ilarità diventano sottili. Un portacartoline con immagini niente affatto turistiche fa da cornice all’installazione.
L’installazione “Paesaggi sonori di Taranto” di Peter Cusack è costituita da field recordings, registrazioni realizzate personalmente dall’artista durante la residenza nell’ottobre del 2013 e selezionate dopo un acribico lavoro di analisi. Cusack è oggi uno degli artisti europei più affermati nel campo delle ricerche sonore in zone pericolose. L’opera in esposizione a Taranto diffonde i suoni registrati nella zona industriale come pure nel cuore della società tarantina. L’installazione sonora è accompagnata dalle fotografie dei luoghi scelti dall’artista per le sue ricognizioni.
Nel sottopassaggio pedonale presso Corso Due Mari accanto al Ponte Girevole, sarà collocata l’opera “Le due forze di Taranto” in cui Georg Klein elabora il fatale scontro di due potenti forze che sono allo stesso tempo i datori di lavoro e le cause della catastrofe ambientale di Taranto ovvero l’industria dell’acciaio e la marina militare. Un montaggio di ritratti fotografici dei protagonisti e di registrazioni sonore dà luogo a uno spaccato coinvolgente del grande dilemma tarantino.
In Piazza Garibaldi davanti al Museo Archeologico, in un'edicola un tempo utilizzata come punto informazioni per i turisti e oggi abbandonata, l’artista Steffi Weismann presenta un’ installazione audiovisiva dal titolo “Sbuffa!” Il pubblico è invitato a intervenire direttamente sulle videoproiezioni esposte alle finestre dell'edicola, deformando, manipolando e influenzando a suo piacimento le immagini che mostrano gli emblemi della città: il fumo proveniente dalle ciminiere o l’apertura del ponte girevole, immagini queste che gli abitanti della città vedono ogni giorno.
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