Lorenzini Scultore della Terra. Da Savona al Mondo
Dal 28 Ottobre 2022 al 27 Febbraio 2023
Savona
Luogo: Museo della Ceramica
Indirizzo: Via A. Aonzo 9
Orari: lunedì 10-13.30; venerdì 10-13.30 / 15.30-18.30; sabato 10-13.30 / 15.30-18.30; domenica 10-17.30
Curatori: Luca Bochicchio e Daniele Panucci
Telefono per informazioni: +39 019 827724
E-Mail info: info@museodellaceramica.savona.it
Sito ufficiale: http://www.musa.savona.it/museodellaceramica/
Le figure mitologiche e misteriose create da Sandro Lorenzini hanno scelto i suggestivi spazi del Museo della Ceramica di Savona per manifestarsi, in un allestimento che si inserisce con armonia e rispetto nelle maestose architetture del palazzo dell’antico Monte di Pietà. Ventidue sculture inedite, luccicanti di smalti e metalli preziosi, forgiate nei forni dello Studio Ernan Design di Albisola, danno l’avvio a una mostra progettata sia per esporre le ultime creazioni ma anche una selezione di opere storiche, dell’artista nato a Savona nel 1948 e cresciuto nel costante confronto con i maestri contemporanei italiani, americani e giapponesi.
Realizzate durante i primi mesi di pandemia, quando il mondo che conoscevamo (insieme a tutte le nostre certezze) iniziava a vacillare, queste sculture in ceramica hanno incarnato per Lorenzini una possibile risposta alla ciclica crisi dell’uomo: l’intervento e il ritorno di antiche divinità, con i loro vezzi, i loro capricci e le loro provocazioni.
Con una lunga esperienza maturata nei più importanti e prestigiosi centri di produzione artistica ceramica del mondo (da Albisola a Faenza, dalla Baia di San Francisco alla Cina e al Giappone), Lorenzini vanta importanti riconoscimenti internazionali. Questa mostra è infatti anche un omaggio tributato alla carriera dell’artista dalla sua città natale, Savona, dove la ceramica fa parte della storia e dell’identità del luogo.
Un’ampia sezione antologica presenterà al pubblico le più importanti tappe del percorso artistico di Lorenzini, attraverso delicate sculture sospese e grandi statue forgiate in gres e cotte ad alta temperatura.
Il progetto espositivo è a cura di Luca Bochicchio e Daniele Panucci, la mediazione e l’allestimento sono a cura dello staff del Museo della Ceramica con la collaborazione con gaggeroservente. I programmi educativi e didattici sono a cura di Alessio Cotena e Marco Isaia.
Luciano Pasquale, Presidente della Fondazione del Museo della Ceramica di Savona, commenta così:
“Sandro Lorenzini possiede la straordinaria capacità di coniugare un'elevata ispirazione artistica con una preparazione tecnica di alto livello che gli permette di esprimere al meglio il suo talento, realizzando opere che ispirano ammirazione e fiducia.
Un artista savonese che conosce il mondo e valorizza le capacità produttive del territorio, insinuando risposte e reazioni alla crisi dell’uomo e della società.
Per il Museo della Ceramica di Savona la mostra ‘Lorenzini Scultore della Terra. Da Savona al mondo’ è l’occasione per suscitare, attraverso le sue opere, l’orgoglio della nostra terra e il risveglio delle sue potenzialità artistiche e produttive”.
Nicoletta Negro, Assessore alla Cultura del Comune di Savona, commenta così:
“Sono sinceramente felice che Sandro Lorenzini esponga all’interno del Museo della Ceramica di Savona, per quello che ha rappresentato nella storia recente del nostro territorio e per la visione onirica che ha di tutto ciò che lo circonda.
So che è il risultato di un periodo oscuro, per tutti noi legato al lockdown, e gli riconosco una poesia che difficilmente si riesce a descrivere a parole: in questo, Lorenzini è un maestro”
Spazio espositivo e iniziative collaterali
Le sculture del maestro savonese invaderanno gli spazi del museo, dialogando con le opere delle collezioni permanenti di proprietà del Comune di Savona, della Fondazione Agostino De Mari e della Fondazione Museo della Ceramica.
La mostra è organizzata per sezioni, che presentano altrettante serie di lavori raggruppate per cronologie, tematiche, tecniche o fonti di ispirazione. Al primo piano il visitatore potrà trovare una sezione dedicata alle esperienze giapponesi, con alcuni vasi realizzati nel 2007 a Shigaraki e finissime composizioni sospese prodotte nei forni di Seto nel 2002. Allo stesso piano saranno esposte ceramiche realizzate a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta e ispirate alla produzione popolare savonese (terraglia gialla), così come piccole composizioni in grès dall’ispirazione e dall’impianto teatrale, lavori che risentono della formazione da scenografo dell’artista. Al secondo piano sono allestite imponenti sculture sospese, in dialogo con l’opera di casa, la Clessidra (1996), esposta alla mostra La Casa del Re presso la Reggia di Caserta e alla 54° Biennale di Venezia. Le sculture prodotte durante la pandemia sono invece poste in dialogo con la preziosa collezione donata dal Principe Boncompagni Ludovisi al Comune di Savona: le creature mitologiche e fantastiche, decorate con smalti luccicanti e metalli preziosi, costituiscono una vera e propria parata degli dei. Al tema mitologico, caro all’artista sin dagli albori della sua carriera, è dedicata un’installazione nella sala della Farmacia Cavanna di Genova; tre inedite divinità pagane, nate dal genio di Lorenzini durante il lockdown, sono invece poste in dialogo con i vasi dell’Antica Farmacia del San Paolo. Al quarto piano sono ospitate una trentina di sculture, prodotte negli Stati Uniti negli anni ‘80, per la grande mostra di Faenza del 1999 e nel 2012 presso la Fornace Pagliero di Castellamonte. Completano la sala composizioni sospese, lavori grafici e alcune opere iconiche e spettacolari di grandi dimensioni.
Il Piano Zero del Museo, dove ha sede il rinomato ristorante Bino, dello chef stellato Ricchebono, parteciperà all’evento espositivo includendo una sezione speciale di lavori grafici di Lorenzini alle pareti, ma soprattutto degli originali monotipi in ceramica che giocano con l’idea di design e offrono una suggestiva illuminazione a candela ai tavoli del ristorante. Va inoltre sottolineato come il piano Zero sia anche la casa dell’altorilievo di Agenore Fabbri La nascita della ceramica (1958), opera magistrale un tempo esposta all’esterno della ditta Ilsa di Carcare, restaurata e mediata proprio da Lorenzini fino all’acquisizione da parte del Museo della Ceramica di Savona e quindi al suo attuale collocamento.
Il visitatore potrà così compiere un viaggio nel mondo di figure creato da Lorenzini, un universo poetico ed espressivo in cui trovano spazio il mito e la religione, l’alchimia e la letteratura, il teatro e la natura, ma soprattutto angeli e demoni, creature affascinanti e imperscrutabili nate dalla fantasia di un artista intellettuale cui la città di Savona deve molto.
La mostra sarà arricchita da un ricco public program, con attività didattiche e momenti di approfondimento: tra gli appuntamenti da non perdere, si segnalano i tour sul territorio provincialeper scoprire i lavori del maestro conservati in collezioni pubbliche e private, che condurranno i partecipanti ad Albissola Marina, a Loano (dove, dal 2007, è installata La Fontana delle ore) e alla scoperta delle vetrate artistiche per le chiese di Vado Ligure e Savona. Gli itinerari coinvolgeranno anche il municipio di Savona, che conserva il vaso realizzato da Lorenzini nel 2008 per il Confuoco, la Cassa di Risparmio di Savona, dove si trova il Prometeo commissionatogli nel 1989, e il Palazzo di Giustizia che ospita permanentemente l’installazione Conflittualità (1998).
Sul sito del Museo della Ceramica sarà pubblicato il calendario completo del public program, che avrà il suo apice nella presentazione del catalogo della mostra: volume bilingue, pubblicato da Electa, con testi critici di Luca Bochicchio e Daniele Panucci (curatori della mostra), di Irene Biolchini e Riccardo Zuffo, con fotografie di Jorge Felix Diaz Urquiza.
Nato a Savona nel 1948, Sandro Lorenzini si forma all’Accademia di Brera di Milano come scenografo e lavora in teatro per alcuni anni. Tornato ad Albissola a metà anni ‘70, sceglie di “fare il suo teatro fuori dal teatro” attraverso la ceramica, ricercando fin dall'inizio la grande dimensione e il rapporto diretto fra le opere e gli spazi che le ospitano. La qualità delle realizzazioni e il livello altissimo della ricerca tecnica e poetica, che gli hanno successivamente permesso di fare delle grandi installazioni site specific il tratto distintivo della sua ricerca, lo hanno fatto conoscere in tutto il mondo.
Ha esposto in Italia, Francia, Spagna, Germania, Grecia, Norvegia, Stati Uniti, Cina, Giappone, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Nuova Zelanda ed è stato premiato in concorsi internazionali come quelli di Faenza, Mino, Foshan, Il Cairo e Vallauris (dove ha partecipato più volte alla “Biennale di Ceramica”, conseguendo riconoscimenti fra cui l’invito - unico scultore italiano - all'Omaggio a Picasso, presso il Museo Picasso nel 1998). Ha tenuto docenze in prestigiose università americane e in centri ceramici di eccellenza in Oriente. Sue opere in ceramica e bronzo sono state acquistate da importanti musei italiani e internazionali. Nel 1983 è stato invitato da Peter Voulkos (universalmente riconosciuto come il più importante artista della ceramica americano) alla Berkeley University in qualità di visiting artist per un semestre e successivamente alla California State University di San Josè per quasi un decennio.
Negli anni '90 diversi musei giapponesi acquistano opere ceramiche del maestro (Mino, Shigaraki, Toki, Seto, Gifu). Il suo rapporto con il Giappone prosegue con numerose masterclass e visiting lectures.
Nel 1997 è stato protagonista della mostra personale La Casa del Re alla Reggia di Caserta.
Nel 1999 è a Faenza, al Circolo degli Artisti, con la grande mostra Tra il disperato e il sublime.
Nel 2001 a Savona cura la grande rassegna d’arte internazionale pubblica Il porto degli artisti. Si tratta della prima manifestazione culturale organizzata nella vecchia darsena della città, in vista del suo rilancio turistico.
Nel 2002 è stato invitato alla Biennale de Il Cairo, in occasione della quale si è aggiudicato il Gran Premio Speciale del Ministro della Cultura, con un'opera ora conservata presso il Museum of Modern Egyptian Art. Nello stesso anno, a Seto (Giappone) ha realizzato la prima serie di sculture modulari sospese. Nello stesso anno è stato invitato dal governo cinese come relatore nel Congresso Mondiale della Ceramica a Foshan (Guangdong). L’anno seguente (2003), sempre in Cina, ha vinto il concorso internazionale per un monumento in ceramica per la piazza di Huaxia (città al centro del più importante distretto produttivo ceramico mondiale). In occasione del Millesimo Anniversario della Porcellana è stato invitato a Jingdezhen, dove ha prodotto alcuni lavori per il Museo della Ceramica della città.
Nel 2007, in occasione della visita dell’Imperatore del Giappone al Centro d’Arte Ceramica di Shigaraki, Lorenzini è stato invitato a realizzare ed esporre una serie delle sue sculture sospese.
Nel 2008 si è tenuta negli Emirati Arabi Uniti un’importante rassegna (Italian Contemporary Art) presso il Centro Espositivo di Qanat Al Qasba a Sharja. Lorenzini ha esposto 35 "composizioni sospese", due delle quali di grandi dimensioni, e ha incontrato lo Sceicco Hamdan bin Mohammed Al Qasimi, principe ereditario dell'Emirato. Sempre nel 2008 gli viene commissionato il tradizionale “Vaso del Confuoco”, oggi esposto nel palazzo comunale di Savona.
Nel 2009 è stato invitato come Faculty Member all’Anderson Ranch for Arts di Snowmass (Aspen, Colorado), fondato da Paul Soldner. Nell’occasione l’artista ha realizzato una serie di sculture sospese.
Nel 2012 ha realizzato una serie di sculture alla Fornace Pagliero di Castellamonte.
Negli stessi anni ha ripreso con più forza a dedicarsi alla grafica, alla pittura e al collage, accompagnando le composizioni visuali a brevi poesie ispirate alla tradizione degli haiku.
Nel 2018 ha esposto un’installazione di sculture sospese, contestualmente alla mostra su Paul Klee al MUDEC di Milano.
Tra il 2015 e il 2019 ha completato il recupero e il restauro del grande rilievo in ceramica di Agenore Fabbri, La nascita della ceramica(1958), oggi collocato al piano zero del Museo della Ceramica di Savona.
Realizzate durante i primi mesi di pandemia, quando il mondo che conoscevamo (insieme a tutte le nostre certezze) iniziava a vacillare, queste sculture in ceramica hanno incarnato per Lorenzini una possibile risposta alla ciclica crisi dell’uomo: l’intervento e il ritorno di antiche divinità, con i loro vezzi, i loro capricci e le loro provocazioni.
Con una lunga esperienza maturata nei più importanti e prestigiosi centri di produzione artistica ceramica del mondo (da Albisola a Faenza, dalla Baia di San Francisco alla Cina e al Giappone), Lorenzini vanta importanti riconoscimenti internazionali. Questa mostra è infatti anche un omaggio tributato alla carriera dell’artista dalla sua città natale, Savona, dove la ceramica fa parte della storia e dell’identità del luogo.
Un’ampia sezione antologica presenterà al pubblico le più importanti tappe del percorso artistico di Lorenzini, attraverso delicate sculture sospese e grandi statue forgiate in gres e cotte ad alta temperatura.
Il progetto espositivo è a cura di Luca Bochicchio e Daniele Panucci, la mediazione e l’allestimento sono a cura dello staff del Museo della Ceramica con la collaborazione con gaggeroservente. I programmi educativi e didattici sono a cura di Alessio Cotena e Marco Isaia.
Luciano Pasquale, Presidente della Fondazione del Museo della Ceramica di Savona, commenta così:
“Sandro Lorenzini possiede la straordinaria capacità di coniugare un'elevata ispirazione artistica con una preparazione tecnica di alto livello che gli permette di esprimere al meglio il suo talento, realizzando opere che ispirano ammirazione e fiducia.
Un artista savonese che conosce il mondo e valorizza le capacità produttive del territorio, insinuando risposte e reazioni alla crisi dell’uomo e della società.
Per il Museo della Ceramica di Savona la mostra ‘Lorenzini Scultore della Terra. Da Savona al mondo’ è l’occasione per suscitare, attraverso le sue opere, l’orgoglio della nostra terra e il risveglio delle sue potenzialità artistiche e produttive”.
Nicoletta Negro, Assessore alla Cultura del Comune di Savona, commenta così:
“Sono sinceramente felice che Sandro Lorenzini esponga all’interno del Museo della Ceramica di Savona, per quello che ha rappresentato nella storia recente del nostro territorio e per la visione onirica che ha di tutto ciò che lo circonda.
So che è il risultato di un periodo oscuro, per tutti noi legato al lockdown, e gli riconosco una poesia che difficilmente si riesce a descrivere a parole: in questo, Lorenzini è un maestro”
Spazio espositivo e iniziative collaterali
Le sculture del maestro savonese invaderanno gli spazi del museo, dialogando con le opere delle collezioni permanenti di proprietà del Comune di Savona, della Fondazione Agostino De Mari e della Fondazione Museo della Ceramica.
La mostra è organizzata per sezioni, che presentano altrettante serie di lavori raggruppate per cronologie, tematiche, tecniche o fonti di ispirazione. Al primo piano il visitatore potrà trovare una sezione dedicata alle esperienze giapponesi, con alcuni vasi realizzati nel 2007 a Shigaraki e finissime composizioni sospese prodotte nei forni di Seto nel 2002. Allo stesso piano saranno esposte ceramiche realizzate a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta e ispirate alla produzione popolare savonese (terraglia gialla), così come piccole composizioni in grès dall’ispirazione e dall’impianto teatrale, lavori che risentono della formazione da scenografo dell’artista. Al secondo piano sono allestite imponenti sculture sospese, in dialogo con l’opera di casa, la Clessidra (1996), esposta alla mostra La Casa del Re presso la Reggia di Caserta e alla 54° Biennale di Venezia. Le sculture prodotte durante la pandemia sono invece poste in dialogo con la preziosa collezione donata dal Principe Boncompagni Ludovisi al Comune di Savona: le creature mitologiche e fantastiche, decorate con smalti luccicanti e metalli preziosi, costituiscono una vera e propria parata degli dei. Al tema mitologico, caro all’artista sin dagli albori della sua carriera, è dedicata un’installazione nella sala della Farmacia Cavanna di Genova; tre inedite divinità pagane, nate dal genio di Lorenzini durante il lockdown, sono invece poste in dialogo con i vasi dell’Antica Farmacia del San Paolo. Al quarto piano sono ospitate una trentina di sculture, prodotte negli Stati Uniti negli anni ‘80, per la grande mostra di Faenza del 1999 e nel 2012 presso la Fornace Pagliero di Castellamonte. Completano la sala composizioni sospese, lavori grafici e alcune opere iconiche e spettacolari di grandi dimensioni.
Il Piano Zero del Museo, dove ha sede il rinomato ristorante Bino, dello chef stellato Ricchebono, parteciperà all’evento espositivo includendo una sezione speciale di lavori grafici di Lorenzini alle pareti, ma soprattutto degli originali monotipi in ceramica che giocano con l’idea di design e offrono una suggestiva illuminazione a candela ai tavoli del ristorante. Va inoltre sottolineato come il piano Zero sia anche la casa dell’altorilievo di Agenore Fabbri La nascita della ceramica (1958), opera magistrale un tempo esposta all’esterno della ditta Ilsa di Carcare, restaurata e mediata proprio da Lorenzini fino all’acquisizione da parte del Museo della Ceramica di Savona e quindi al suo attuale collocamento.
Il visitatore potrà così compiere un viaggio nel mondo di figure creato da Lorenzini, un universo poetico ed espressivo in cui trovano spazio il mito e la religione, l’alchimia e la letteratura, il teatro e la natura, ma soprattutto angeli e demoni, creature affascinanti e imperscrutabili nate dalla fantasia di un artista intellettuale cui la città di Savona deve molto.
La mostra sarà arricchita da un ricco public program, con attività didattiche e momenti di approfondimento: tra gli appuntamenti da non perdere, si segnalano i tour sul territorio provincialeper scoprire i lavori del maestro conservati in collezioni pubbliche e private, che condurranno i partecipanti ad Albissola Marina, a Loano (dove, dal 2007, è installata La Fontana delle ore) e alla scoperta delle vetrate artistiche per le chiese di Vado Ligure e Savona. Gli itinerari coinvolgeranno anche il municipio di Savona, che conserva il vaso realizzato da Lorenzini nel 2008 per il Confuoco, la Cassa di Risparmio di Savona, dove si trova il Prometeo commissionatogli nel 1989, e il Palazzo di Giustizia che ospita permanentemente l’installazione Conflittualità (1998).
Sul sito del Museo della Ceramica sarà pubblicato il calendario completo del public program, che avrà il suo apice nella presentazione del catalogo della mostra: volume bilingue, pubblicato da Electa, con testi critici di Luca Bochicchio e Daniele Panucci (curatori della mostra), di Irene Biolchini e Riccardo Zuffo, con fotografie di Jorge Felix Diaz Urquiza.
Nato a Savona nel 1948, Sandro Lorenzini si forma all’Accademia di Brera di Milano come scenografo e lavora in teatro per alcuni anni. Tornato ad Albissola a metà anni ‘70, sceglie di “fare il suo teatro fuori dal teatro” attraverso la ceramica, ricercando fin dall'inizio la grande dimensione e il rapporto diretto fra le opere e gli spazi che le ospitano. La qualità delle realizzazioni e il livello altissimo della ricerca tecnica e poetica, che gli hanno successivamente permesso di fare delle grandi installazioni site specific il tratto distintivo della sua ricerca, lo hanno fatto conoscere in tutto il mondo.
Ha esposto in Italia, Francia, Spagna, Germania, Grecia, Norvegia, Stati Uniti, Cina, Giappone, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Nuova Zelanda ed è stato premiato in concorsi internazionali come quelli di Faenza, Mino, Foshan, Il Cairo e Vallauris (dove ha partecipato più volte alla “Biennale di Ceramica”, conseguendo riconoscimenti fra cui l’invito - unico scultore italiano - all'Omaggio a Picasso, presso il Museo Picasso nel 1998). Ha tenuto docenze in prestigiose università americane e in centri ceramici di eccellenza in Oriente. Sue opere in ceramica e bronzo sono state acquistate da importanti musei italiani e internazionali. Nel 1983 è stato invitato da Peter Voulkos (universalmente riconosciuto come il più importante artista della ceramica americano) alla Berkeley University in qualità di visiting artist per un semestre e successivamente alla California State University di San Josè per quasi un decennio.
Negli anni '90 diversi musei giapponesi acquistano opere ceramiche del maestro (Mino, Shigaraki, Toki, Seto, Gifu). Il suo rapporto con il Giappone prosegue con numerose masterclass e visiting lectures.
Nel 1997 è stato protagonista della mostra personale La Casa del Re alla Reggia di Caserta.
Nel 1999 è a Faenza, al Circolo degli Artisti, con la grande mostra Tra il disperato e il sublime.
Nel 2001 a Savona cura la grande rassegna d’arte internazionale pubblica Il porto degli artisti. Si tratta della prima manifestazione culturale organizzata nella vecchia darsena della città, in vista del suo rilancio turistico.
Nel 2002 è stato invitato alla Biennale de Il Cairo, in occasione della quale si è aggiudicato il Gran Premio Speciale del Ministro della Cultura, con un'opera ora conservata presso il Museum of Modern Egyptian Art. Nello stesso anno, a Seto (Giappone) ha realizzato la prima serie di sculture modulari sospese. Nello stesso anno è stato invitato dal governo cinese come relatore nel Congresso Mondiale della Ceramica a Foshan (Guangdong). L’anno seguente (2003), sempre in Cina, ha vinto il concorso internazionale per un monumento in ceramica per la piazza di Huaxia (città al centro del più importante distretto produttivo ceramico mondiale). In occasione del Millesimo Anniversario della Porcellana è stato invitato a Jingdezhen, dove ha prodotto alcuni lavori per il Museo della Ceramica della città.
Nel 2007, in occasione della visita dell’Imperatore del Giappone al Centro d’Arte Ceramica di Shigaraki, Lorenzini è stato invitato a realizzare ed esporre una serie delle sue sculture sospese.
Nel 2008 si è tenuta negli Emirati Arabi Uniti un’importante rassegna (Italian Contemporary Art) presso il Centro Espositivo di Qanat Al Qasba a Sharja. Lorenzini ha esposto 35 "composizioni sospese", due delle quali di grandi dimensioni, e ha incontrato lo Sceicco Hamdan bin Mohammed Al Qasimi, principe ereditario dell'Emirato. Sempre nel 2008 gli viene commissionato il tradizionale “Vaso del Confuoco”, oggi esposto nel palazzo comunale di Savona.
Nel 2009 è stato invitato come Faculty Member all’Anderson Ranch for Arts di Snowmass (Aspen, Colorado), fondato da Paul Soldner. Nell’occasione l’artista ha realizzato una serie di sculture sospese.
Nel 2012 ha realizzato una serie di sculture alla Fornace Pagliero di Castellamonte.
Negli stessi anni ha ripreso con più forza a dedicarsi alla grafica, alla pittura e al collage, accompagnando le composizioni visuali a brevi poesie ispirate alla tradizione degli haiku.
Nel 2018 ha esposto un’installazione di sculture sospese, contestualmente alla mostra su Paul Klee al MUDEC di Milano.
Tra il 2015 e il 2019 ha completato il recupero e il restauro del grande rilievo in ceramica di Agenore Fabbri, La nascita della ceramica(1958), oggi collocato al piano zero del Museo della Ceramica di Savona.
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