Gianni Carrea e Carmelo Calabria. L’Africa, sogno e realtà
Dal 13 Dicembre 2014 al 28 Dicembre 2014
Savona
Luogo: Fortezza del Priamàr
Indirizzo: corso Giuseppe Mazzini
Orari: 10.30-18
Enti promotori:
- Città di Savona
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 019 83105005
E-Mail info: cultura@comune.savona.it
Sito ufficiale: http://www.comune.savona.it
Sabato 13 dicembre 2014, alle ore 17, presso la Fortezza del Priamàr di Savona, Palazzo della Sibilla, in corso Mazzini 1, inaugura la mostra d’arte “L’Africa, sogno e realtà”. In rassegna individualmente in otto suggestive cellette, con voluta alternanza tra visione onirica ed esistenza, leopere pittoriche di Gianni Carrea e quelle fotografiche di Carmelo Calabria.
L’esposizione, che si muove sotto l’egida della Città di Savona, è organizzata dall’Associazione d’Arte Culturale il punto di Genova che nella presidentessa Clotilde Cignolini ha trovato valido sostegno.
Note d’apprezzamento per l’alto valore artistico rappresentato dalla manifestazione sono giunte da Federico Berruti, sindaco di Savona e dal relativo assessore alla Cultura Elisa Di Padova che presenzierà al vernissage.
Degna d’evidenza l’autorevole opinione espressa dal professore e critico d’arte internazionale Gianfranco Bruno che così recensisce i dipinti del pittore genovese: «Carrea, dalla fine degli anni settanta, quando per la prima volta ho conosciuto la sua pittura, ha fatto molta strada, sostanzialmente rimanendo però fedele al suo tema di fondo, l’Africa appunto. È questa fedeltà, insieme alla sua straordinaria capacità di lavoro, la qualità primaria dell’artista, e dell’uomo. Fedeltà alla pittura, ai suoi temi, alle sue tecniche, variate per ottenere di volta in volta la massima consanguineità con ciò che il pittore rappresenta. Fedeltà agli affetti e all’amicizia, che coltiva come beni preziosi. Fedeltà alla cultura, che venera come un pregio inestimabile dell’uomo. Questo per dire che anche il fatto che il rilevante profilo etico del nostro artista contribuisce a spiegare la tensione con la quale egli da anni persegue il medesimo tema».
«Le fotografie di Calabria – afferma dal canto suo Stefano Bigazzi, critico d’arte, scrittore e giornalista - “sembrano” dipinti, nei quali i soggetti, particolarmente gli animali, compaiono in una solitudine avulsa dal territorio, dalla savana, dalla natura, in una fierezza nuova, in una “personalizzazione” favolistica che evoca richiami classici. Non uno zoo, insomma, bensì un mondo animale cui Calabria ha sottratto il movimento ponendolo in una fissità che non dovrebbe essere propria della fotografia. Dunque questo Eden su carta è come una pittura vibrante in cui è assente qualsivoglia intento didascalico, mentre è evidente il progetto puramente estetico». L’introduzione in sede d’inaugurazione sarà a cura dello stesso Bigazzi.
L’esposizione, che si presenta così diversa nei capolavori eppur così affine nel significato, si esplicita nel pensiero di Calabria: «Ciò che più desidero, che desideriamo io e Gianni Carrea esponendo le nostre opere in questa mostra, è avvicinare queste bellissime creature e i loro ambienti naturali alle persone che le guardano, e di trasmettere l’emozione, l’eccitazione, il piacere, la felicità, la gioia che si provano incontrandoli nella savana. Dobbiamo guardare negli occhi questi animali, essere sensibili a quegli sguardi intensi che vogliono richiamare la nostra attenzione, e allo stesso tempo comunicarci un messaggio chiaro, forse d’allarme, dicendo: “guardami, ci sono anch’io, rispettami e proteggimi, perché domani potrei scomparire, per sempre”. A questo punto, alcune domande sorgono spontanee: le prossime generazioni avranno ancora la possibilità di vedere gli animali e i loro habitat come riusciamo a vederli oggi? O si dovranno accontentare delle loro immagini in quadri e fotografie o nei musei naturali? Se così dovesse essere, e tutti dobbiamo sensibilizzarci e impegnarci affinché non accada, potranno solo immaginare un mondo scomparso che non esisterà più e quindi rassegnarsi a rincorrere un sogno. Alla fine, se distruggiamo la realtà, rimarrà solo il sogno».
Gianni Carrea
Nato il 21 febbraio 1942 a Serravalle Scrivia (AL). Laureato in Lettere e filosofia, vive e lavora a Genova. Dal 1992 al 2006, le sue priorità sono passate dalla pittura allo studio e alla ricerca del comportamento animale e tribale. Ciò ha comportato viaggi in Africa, durante i quali ha prodotto video-documentari e fotografie sia analogiche che digitali. In questo periodo la sua produzione artistica, riguardante la pittura, si è ridotta, non nella qualità, ma nella quantità, ha privilegiato la produzione di serigrafie e litografie. I suoi lavori sono esposti permanentemente nel suo show-room in Via E. Salgari 71 B - Genova Pegli. Le sue opere fanno parte di collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero. Alcune opere sono presenti nel Museo Civico di Storia Naturale “Giacomo Doria” a Genova. In 35 anni, consecutivi, si è recato 95 volte in Africa effettuando safari fotografici e studi comportamentali. Tra molti altri si sono occupati del suo lavoro: H. D. Agazzi, F. Ballero, G. Beringheli, P. Bertogli, S. Bigazzi, M. Bocci, G. Bruno, L. Castellini, L. Caprile, D. Crippa, E. Crispolti, V. Conti, F. Derme, F. Farina, G. Fieschi, F. Galardi, H. Huber, L. Inga-Pin, G. Mascherpa, P. Minetti, S. Paglieri, T. Paloscia, A. M. Pero, B. Poggio, R. Rotta, E. Schenone, N. Verga, M. Vescovo, C. Viazzi, F. Vincitorio. Segnalato per il premio Bolaffi nel 1977 (Germano Beringheli), 1978 (Tommaso Paloscia), 1979 (Gianfranco Bruno), 1983 (Gianfranco Bruno). Dal 1968 ha al suo attivo 51 mostre personali e 49 collettive in Italia e all’estero. Sito www.giannicarrea.it, e-mail gianpitt@libero.it.
Carmelo Calabria
Ingegnere, vive e lavora a Genova. Da quasi trent’anni si dedica alla fotografia, con particolare interesse per il reportage di viaggio, per la fotografia naturalistica e sportiva. Abbinando la passione per la musica jazz alla fotografia, da qualche anno ha iniziato a collaborare con l’Associazione Jazz Lighthouse di Genova per la quale fotografa i concerti; sue immagini sono state pubblicate nel libro “A ritmo di Jazz”, nella rivista “Musica Jazz”, sulle riviste on-line “Jazzitalia.net” e “giornaledellamusica. it” e utilizzate per copertine di CD. Ha partecipato a mostre di fotografia collettive e personali, tra le quali si ricordano le collettive: “I Volti della Poesia” a Palazzo Ducale di Genova, Sala 46R, in occasione del ventesimo anniversario del Festival Internazionale di Poesia (2014), “PrismArt” al Priamàr di Savona (2013), “Priam’Art” al Priamàr di Savona (2012), “InfinitArt” al Centro Civico Buranello di Genova (2012), “Immagin’Azione” al Museo S. Agostino di Genova (2011), “A ritmo di Jazz” nel Porticato di Palazzo Ducale di Genova, (2010), “OrdinarioStraordinario, la quotidianità in uno scatto” allo Shenker Culture Club di Roma (2008) e le personali: “Fedeli in Cristo” all’Oratorio di N.S. Assunta di Genova-Prà, (2013), “Nella terra dei Maasai” presso la Libreria Books in the Casba di Genova (2009). È membro dell’Associazione fotografica 36° Fotogramma di Genova. Sito www.carmelocalabria.it, email info@carmelocalabria.it.
L’esposizione, che si muove sotto l’egida della Città di Savona, è organizzata dall’Associazione d’Arte Culturale il punto di Genova che nella presidentessa Clotilde Cignolini ha trovato valido sostegno.
Note d’apprezzamento per l’alto valore artistico rappresentato dalla manifestazione sono giunte da Federico Berruti, sindaco di Savona e dal relativo assessore alla Cultura Elisa Di Padova che presenzierà al vernissage.
Degna d’evidenza l’autorevole opinione espressa dal professore e critico d’arte internazionale Gianfranco Bruno che così recensisce i dipinti del pittore genovese: «Carrea, dalla fine degli anni settanta, quando per la prima volta ho conosciuto la sua pittura, ha fatto molta strada, sostanzialmente rimanendo però fedele al suo tema di fondo, l’Africa appunto. È questa fedeltà, insieme alla sua straordinaria capacità di lavoro, la qualità primaria dell’artista, e dell’uomo. Fedeltà alla pittura, ai suoi temi, alle sue tecniche, variate per ottenere di volta in volta la massima consanguineità con ciò che il pittore rappresenta. Fedeltà agli affetti e all’amicizia, che coltiva come beni preziosi. Fedeltà alla cultura, che venera come un pregio inestimabile dell’uomo. Questo per dire che anche il fatto che il rilevante profilo etico del nostro artista contribuisce a spiegare la tensione con la quale egli da anni persegue il medesimo tema».
«Le fotografie di Calabria – afferma dal canto suo Stefano Bigazzi, critico d’arte, scrittore e giornalista - “sembrano” dipinti, nei quali i soggetti, particolarmente gli animali, compaiono in una solitudine avulsa dal territorio, dalla savana, dalla natura, in una fierezza nuova, in una “personalizzazione” favolistica che evoca richiami classici. Non uno zoo, insomma, bensì un mondo animale cui Calabria ha sottratto il movimento ponendolo in una fissità che non dovrebbe essere propria della fotografia. Dunque questo Eden su carta è come una pittura vibrante in cui è assente qualsivoglia intento didascalico, mentre è evidente il progetto puramente estetico». L’introduzione in sede d’inaugurazione sarà a cura dello stesso Bigazzi.
L’esposizione, che si presenta così diversa nei capolavori eppur così affine nel significato, si esplicita nel pensiero di Calabria: «Ciò che più desidero, che desideriamo io e Gianni Carrea esponendo le nostre opere in questa mostra, è avvicinare queste bellissime creature e i loro ambienti naturali alle persone che le guardano, e di trasmettere l’emozione, l’eccitazione, il piacere, la felicità, la gioia che si provano incontrandoli nella savana. Dobbiamo guardare negli occhi questi animali, essere sensibili a quegli sguardi intensi che vogliono richiamare la nostra attenzione, e allo stesso tempo comunicarci un messaggio chiaro, forse d’allarme, dicendo: “guardami, ci sono anch’io, rispettami e proteggimi, perché domani potrei scomparire, per sempre”. A questo punto, alcune domande sorgono spontanee: le prossime generazioni avranno ancora la possibilità di vedere gli animali e i loro habitat come riusciamo a vederli oggi? O si dovranno accontentare delle loro immagini in quadri e fotografie o nei musei naturali? Se così dovesse essere, e tutti dobbiamo sensibilizzarci e impegnarci affinché non accada, potranno solo immaginare un mondo scomparso che non esisterà più e quindi rassegnarsi a rincorrere un sogno. Alla fine, se distruggiamo la realtà, rimarrà solo il sogno».
Gianni Carrea
Nato il 21 febbraio 1942 a Serravalle Scrivia (AL). Laureato in Lettere e filosofia, vive e lavora a Genova. Dal 1992 al 2006, le sue priorità sono passate dalla pittura allo studio e alla ricerca del comportamento animale e tribale. Ciò ha comportato viaggi in Africa, durante i quali ha prodotto video-documentari e fotografie sia analogiche che digitali. In questo periodo la sua produzione artistica, riguardante la pittura, si è ridotta, non nella qualità, ma nella quantità, ha privilegiato la produzione di serigrafie e litografie. I suoi lavori sono esposti permanentemente nel suo show-room in Via E. Salgari 71 B - Genova Pegli. Le sue opere fanno parte di collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero. Alcune opere sono presenti nel Museo Civico di Storia Naturale “Giacomo Doria” a Genova. In 35 anni, consecutivi, si è recato 95 volte in Africa effettuando safari fotografici e studi comportamentali. Tra molti altri si sono occupati del suo lavoro: H. D. Agazzi, F. Ballero, G. Beringheli, P. Bertogli, S. Bigazzi, M. Bocci, G. Bruno, L. Castellini, L. Caprile, D. Crippa, E. Crispolti, V. Conti, F. Derme, F. Farina, G. Fieschi, F. Galardi, H. Huber, L. Inga-Pin, G. Mascherpa, P. Minetti, S. Paglieri, T. Paloscia, A. M. Pero, B. Poggio, R. Rotta, E. Schenone, N. Verga, M. Vescovo, C. Viazzi, F. Vincitorio. Segnalato per il premio Bolaffi nel 1977 (Germano Beringheli), 1978 (Tommaso Paloscia), 1979 (Gianfranco Bruno), 1983 (Gianfranco Bruno). Dal 1968 ha al suo attivo 51 mostre personali e 49 collettive in Italia e all’estero. Sito www.giannicarrea.it, e-mail gianpitt@libero.it.
Carmelo Calabria
Ingegnere, vive e lavora a Genova. Da quasi trent’anni si dedica alla fotografia, con particolare interesse per il reportage di viaggio, per la fotografia naturalistica e sportiva. Abbinando la passione per la musica jazz alla fotografia, da qualche anno ha iniziato a collaborare con l’Associazione Jazz Lighthouse di Genova per la quale fotografa i concerti; sue immagini sono state pubblicate nel libro “A ritmo di Jazz”, nella rivista “Musica Jazz”, sulle riviste on-line “Jazzitalia.net” e “giornaledellamusica. it” e utilizzate per copertine di CD. Ha partecipato a mostre di fotografia collettive e personali, tra le quali si ricordano le collettive: “I Volti della Poesia” a Palazzo Ducale di Genova, Sala 46R, in occasione del ventesimo anniversario del Festival Internazionale di Poesia (2014), “PrismArt” al Priamàr di Savona (2013), “Priam’Art” al Priamàr di Savona (2012), “InfinitArt” al Centro Civico Buranello di Genova (2012), “Immagin’Azione” al Museo S. Agostino di Genova (2011), “A ritmo di Jazz” nel Porticato di Palazzo Ducale di Genova, (2010), “OrdinarioStraordinario, la quotidianità in uno scatto” allo Shenker Culture Club di Roma (2008) e le personali: “Fedeli in Cristo” all’Oratorio di N.S. Assunta di Genova-Prà, (2013), “Nella terra dei Maasai” presso la Libreria Books in the Casba di Genova (2009). È membro dell’Associazione fotografica 36° Fotogramma di Genova. Sito www.carmelocalabria.it, email info@carmelocalabria.it.
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