Bruno Gorgone. Città d'acqua
Dal 09 Novembre 2012 al 09 Dicembre 2012
Savona
Luogo: Libreria Moderna
Indirizzo: via C. Battisti 16r
Orari: da lunedì a sabato 9.30-12.30 / 15.30-19.30
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 019 852419
E-Mail info: modernapetrus@libero.it
Bruno Gorgone, artista esponente dell’Astrazione italiana, espone alla Libreria Moderna di Savona una selezione di opere in vetro di Murano, alcune delle quali, personalmente scelte da Vittorio Sgarbi, hanno fatto parte dell’installazione “Luogo di Narciso” presentata alla 54. Biennale di Venezia. Alla base dell’opera c’è la materia del vetro che diventa pura luce, trasparenza, riflesso che si ripete in più prospettive, data la particolare tecnica consistente nell’incisione su lamina d’oro a caldo su vetro di Murano sommerso. E ci sono i segni che l’autore incide e che fanno parte del suo vissuto e della sua ricerca artistica, come narrazioni di tracce di vita, ma anche archetipi “primitivi” universali che appartengono ad ognuno di noi. Queste opere sono icone vitree caratterizzate dal pulviscolo dorato. La velatura d’oro crea il distacco dalla realtà rimandando ad un’atmosfera bizantina. Indubbiamente questi lavori sono ispirati ai mosaici di San Marco, sia per il magnetismo dei luoghi, Venezia e Murano sono legate dalla luce e dalla storia, sia per la dimensione spirituale che è alla base di queste opere. Il titolo “Città d’acqua” scelto per questa mostra è ispirato dai primi versi di una poesia di Bruno Gorgone pubblicata sull’antologia “Poeti a Le Colonete”, Venezia 1993: “La città è divisa dall’acqua / ogni frammento sedimenta la memoria / sono così i segni del cuore / sospesi / nel continuo delle maree”.
Ha scritto Vittorio Sgarbi nel saggio “Gorgone. La storia come pattern” : “(…) La massima esaltazione dell’elemento manuale è riscontrabile nei lavori che Gorgone realizza su vetro, bellissimi, meritevoli di applicazioni sempre più varie e ambiziose, anche nei titoli metafore degli universi formali prospettati dall’arte, diversi da quelli della realtà ordinaria, qualche volta contrapposti ad essi. Lavori, quelli su vetro, che non sarebbero compresi nella loro necessità interiore se si ritenesse che l’intervento diretto di Gorgone non sia decisivo nella loro riuscita (…)”.
Nota Biografica.
Bruno Gorgone è presente nel panorama dell’arte contemporanea dai primi anni Ottanta. E’ noto per la sua personale pittura di pattern e per le opere in vetro di Murano incise su lamina d’oro. Dopo la laurea in Architettura conseguita all’Università di Genova prosegue la sua formazione a Venezia interessandosi anche di design. Il critico francese Pierre Restany, teorico del Nouveau Réalisme, si è interessato al suo lavoro e alle sue sperimentazioni nell’uso dei nuova media. E’ invitato a partecipare alle maggiori esposizioni nazionali e internazionali tra cui il Salone Europeo d’Autunno di Parigi; il LV Premio Michetti; “Savona ‘900 - Un secolo di pittura scultura ceramica”, 2008; V Edizione della Biennale della Magna Grecia; Mostre di Arte italiana contemporanea negli Istituti italiani di Cultura a Innsbruck, Praga, ecc; Artisti italiani a Parigi – Commissione nazionale francese dell’UNESCO, Parigi 2009; il Festival dei Due Mondi di Spoleto, 2010; il XXXVII Premio Internazionale Sulmona, la 54. Biennale Internazionale d’Arte di Venezia. Il suo percorso artistico è inoltre segnato da oltre cinquanta personali in gallerie, spazi pubblici e museali in Italia e all’estero. Nel 2010 si è tenuta alla Pinacoteca Civica di Savona la retrospettiva “Bruno Gorgone. Giardino mentale. Opere 1980 – 2010”, a cura di Germano Beringheli. Recentemente ha esposto al Siena Art Institute founded by Paul Getty III e all’Università di Catania nell’ambito della mostra “Mediterraneo – Common Ground”.
Si sono occupati del suo lavoro e ne hanno scritto, tra gli altri: Germano Beringheli, Silvia Bottaro, Gian Antonio Cibotto, Costanzo Costantini, Enzo Di Martino, Edoardo Di Mauro, Carlo Franza, Italo Gomez, Milena Milani, Ferdinando Molteni, Cynthia Penna, Pierre Restany, Paolo Rizzi, Carlo Romano, Angelo Rossi, Giorgio Seveso, Vittorio Sgarbi, Gabriele Simongini, Tommaso Trini.
Sul suo lavoro sono state pubblicate le monografie: Angelo Rossi, “Giardini di un viaggio. Opere1982-1994”, Edizioni delle Grafiche Veneziane, 1994; Tommaso Trini, “Eden-Surf”, Edizioni D’Ars, 2000 e per Marco Sabatelli Editore: Gabriele Simongini, “I giardini delle delizie e i semi della luce”, Marco Sabatelli Editore, 2005; Vittorio Sgarbi, “Gorgone, la storia come pattern”, Marco Sabatelli Editore, 2007; Costanzo Costantini, “La luce-colore di Bruno Gorgone”, Marco Sabatelli Editore, 2008; Germano Beringheli “Bruno Gorgone - Giardino mentale. Opere 1980-2010”, De Ferrari Editore – Fondazione De Ferrari.
Ha scritto Vittorio Sgarbi nel saggio “Gorgone. La storia come pattern” : “(…) La massima esaltazione dell’elemento manuale è riscontrabile nei lavori che Gorgone realizza su vetro, bellissimi, meritevoli di applicazioni sempre più varie e ambiziose, anche nei titoli metafore degli universi formali prospettati dall’arte, diversi da quelli della realtà ordinaria, qualche volta contrapposti ad essi. Lavori, quelli su vetro, che non sarebbero compresi nella loro necessità interiore se si ritenesse che l’intervento diretto di Gorgone non sia decisivo nella loro riuscita (…)”.
Nota Biografica.
Bruno Gorgone è presente nel panorama dell’arte contemporanea dai primi anni Ottanta. E’ noto per la sua personale pittura di pattern e per le opere in vetro di Murano incise su lamina d’oro. Dopo la laurea in Architettura conseguita all’Università di Genova prosegue la sua formazione a Venezia interessandosi anche di design. Il critico francese Pierre Restany, teorico del Nouveau Réalisme, si è interessato al suo lavoro e alle sue sperimentazioni nell’uso dei nuova media. E’ invitato a partecipare alle maggiori esposizioni nazionali e internazionali tra cui il Salone Europeo d’Autunno di Parigi; il LV Premio Michetti; “Savona ‘900 - Un secolo di pittura scultura ceramica”, 2008; V Edizione della Biennale della Magna Grecia; Mostre di Arte italiana contemporanea negli Istituti italiani di Cultura a Innsbruck, Praga, ecc; Artisti italiani a Parigi – Commissione nazionale francese dell’UNESCO, Parigi 2009; il Festival dei Due Mondi di Spoleto, 2010; il XXXVII Premio Internazionale Sulmona, la 54. Biennale Internazionale d’Arte di Venezia. Il suo percorso artistico è inoltre segnato da oltre cinquanta personali in gallerie, spazi pubblici e museali in Italia e all’estero. Nel 2010 si è tenuta alla Pinacoteca Civica di Savona la retrospettiva “Bruno Gorgone. Giardino mentale. Opere 1980 – 2010”, a cura di Germano Beringheli. Recentemente ha esposto al Siena Art Institute founded by Paul Getty III e all’Università di Catania nell’ambito della mostra “Mediterraneo – Common Ground”.
Si sono occupati del suo lavoro e ne hanno scritto, tra gli altri: Germano Beringheli, Silvia Bottaro, Gian Antonio Cibotto, Costanzo Costantini, Enzo Di Martino, Edoardo Di Mauro, Carlo Franza, Italo Gomez, Milena Milani, Ferdinando Molteni, Cynthia Penna, Pierre Restany, Paolo Rizzi, Carlo Romano, Angelo Rossi, Giorgio Seveso, Vittorio Sgarbi, Gabriele Simongini, Tommaso Trini.
Sul suo lavoro sono state pubblicate le monografie: Angelo Rossi, “Giardini di un viaggio. Opere1982-1994”, Edizioni delle Grafiche Veneziane, 1994; Tommaso Trini, “Eden-Surf”, Edizioni D’Ars, 2000 e per Marco Sabatelli Editore: Gabriele Simongini, “I giardini delle delizie e i semi della luce”, Marco Sabatelli Editore, 2005; Vittorio Sgarbi, “Gorgone, la storia come pattern”, Marco Sabatelli Editore, 2007; Costanzo Costantini, “La luce-colore di Bruno Gorgone”, Marco Sabatelli Editore, 2008; Germano Beringheli “Bruno Gorgone - Giardino mentale. Opere 1980-2010”, De Ferrari Editore – Fondazione De Ferrari.
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