Ugo Marano. Retrospettiva 1965-2011
![Ugo Marano. Retrospettiva 1965-2011, FRAC - Museo d’Arte Contemporanea di Baronissi (SA) Ugo Marano. Retrospettiva 1965-2011, FRAC - Museo d’Arte Contemporanea di Baronissi (SA)](http://www.arte.it/foto/600x450/52/27163-foto_UGo_Marano.jpg)
Ugo Marano. Retrospettiva 1965-2011, FRAC - Museo d’Arte Contemporanea di Baronissi (SA)
Dal 07 Dicembre 2014 al 01 Marzo 2015
Baronissi | Salerno
Luogo: FRAC - Museo d’Arte Contemporanea di Baronissi
Indirizzo: via Convento
Curatori: Massimo Bignardi
Telefono per informazioni: +39 089 828210
E-Mail info: cultura@comune.baronissi.sa.it
Sito ufficiale: http://www.comune.baronissi.sa.it/
A tre anni dalla sua morte, il Museo d’Arte Contemporanea di Baronissi (FRAC) dedica la prima grande mostra antologica dedicata all’artista Ugo Marano, che segue la personale allestita la primavera scorsa presso la Galerie Mercier&Associés (3, rue Dupont de l’Eure) “Ugo Marano. Œuvres majeures 1968-2005”, presentata in catalogo - in tre lingue - da scritti di Gillo Dorfles, Karine Lac-quemant e Gianni Pettena. La mostra si aprirà il 7 dicembre e resterà aperta al pubblico fino all’1 marzo 2015.
Il progetto è curato dal direttore del Frac, Massimo Bignardi, ed è realizzato in collaborazione con gli eredi Marano, la Scuola di Specializzazione in beni storico artistici dell’Università di Siena, la Galerie Mercier&Associés di Parigi, il comune di Cetara: un’esposizione che si prospetta articolatissima proponendo un percorso espositivo che dai ferri, della fine degli anni Sessanta, va alle ceramiche, ai legni, al ciclo delle sedie sino alle opere in mosaico e in legno. Soprattutto saranno i grandi vasi in ceramica, alti tre metri nei quali l’artista ha rinchiuso la sua idea di spazio da abitare. Accompagnerà la mostra, una monografia curata da Massimo Bignardi, con interventi di Enrico Crispolti, Pasquale Ruocco, Vanessa Maggi, con un ampia e articolata documentazione fotografica delle opere lasciate dall’artista sia nello studio di Capriglia, sia in quello di Cetara, nonché alcune singolari opere urbane e progetti inediti.
Nato a Capriglia nel 1943, dopo aver studiato all’Accademia del Mosaico di Roma e all’Accademia del Mosaico di Ravenna, Marano dal 1966 al 1972 lavora con ceramisti vietresi; la sua prima personale ad Amalfi è del 1968, in cui espone sculture di ferro. Nel 1976 partecipa alla XXXVIII Biennale di Venezia. Numerosissime le presenze nelle grandi rassegne internazionali di design, fra queste alle edizioni di "Abitare il tempo", tenutesi a Verona. Nel 2006 ha realizzato due grandi interventi per la Stazione Salvator Rosa della Metropolitana di Napoli, nonché sculture per il Villaggio olimpico a Torino.
Il progetto è curato dal direttore del Frac, Massimo Bignardi, ed è realizzato in collaborazione con gli eredi Marano, la Scuola di Specializzazione in beni storico artistici dell’Università di Siena, la Galerie Mercier&Associés di Parigi, il comune di Cetara: un’esposizione che si prospetta articolatissima proponendo un percorso espositivo che dai ferri, della fine degli anni Sessanta, va alle ceramiche, ai legni, al ciclo delle sedie sino alle opere in mosaico e in legno. Soprattutto saranno i grandi vasi in ceramica, alti tre metri nei quali l’artista ha rinchiuso la sua idea di spazio da abitare. Accompagnerà la mostra, una monografia curata da Massimo Bignardi, con interventi di Enrico Crispolti, Pasquale Ruocco, Vanessa Maggi, con un ampia e articolata documentazione fotografica delle opere lasciate dall’artista sia nello studio di Capriglia, sia in quello di Cetara, nonché alcune singolari opere urbane e progetti inediti.
Nato a Capriglia nel 1943, dopo aver studiato all’Accademia del Mosaico di Roma e all’Accademia del Mosaico di Ravenna, Marano dal 1966 al 1972 lavora con ceramisti vietresi; la sua prima personale ad Amalfi è del 1968, in cui espone sculture di ferro. Nel 1976 partecipa alla XXXVIII Biennale di Venezia. Numerosissime le presenze nelle grandi rassegne internazionali di design, fra queste alle edizioni di "Abitare il tempo", tenutesi a Verona. Nel 2006 ha realizzato due grandi interventi per la Stazione Salvator Rosa della Metropolitana di Napoli, nonché sculture per il Villaggio olimpico a Torino.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
![](/public/img/mostre_su.png)
-
Dal 27 giugno 2024 al 06 giugno 2025 Torino | Gallerie d’Italia – Torino
Antonio Biasiucci. Arca
-
Dal 28 giugno 2024 al 13 ottobre 2024 Venezia | Palazzo Cini
Eleonora Duse mito contemporaneo
-
Dal 26 giugno 2024 al 22 settembre 2024 Siena | Santa Maria della Scala
Nino Migliori. LUMEN. Fonte Gaia
-
Dal 25 giugno 2024 al 01 settembre 2024 Roma | Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea
Luigi Bartolini incisore
-
Dal 25 giugno 2024 al 08 settembre 2024 Genova | Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
Presenze dell’arte svizzera nella collezione del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
-
Dal 22 giugno 2024 al 20 ottobre 2024 Firenze | Museo Novecento e Museo degli Innocenti
Louise Bourgeois In Florence