Una Visione Oltre 2017 - “Di mappe in mapping”
Dal 23 Giugno 2017 al 25 Giugno 2017
Adria | Rovigo
Luogo: Sedi varie
Indirizzo: sedi varie
Curatori: Tobia Donà
Enti promotori:
- Pro Loco Adria
23 giugno @ Baricetta (ex mulino)
24 giugno @ Ca’ Emo (ex scuole, centro civico, Villa Emo)
25 giugno @ Bellombra (Corte Milana)
Artisti under 35 selezionati:
Luca Coclite, Giulio Zanet, Giulia Sacchetto, Matteo Capobianco, Giorgio Gieri, Giulia Callegarin e Ginevra Mei
Il prossimo appuntamento di “Una Visione Oltre” previsto per il prossimo fine settimana è una tre giorni di eventi serali sui temi del paesaggio e delle sue trasformazioni che avranno luogo in tre diverse frazioni di Adria e saranno dedicati a un dialogo tra il territorio e l’arte contemporanea, attraverso un intreccio di linguaggi comprendenti installazioni artistiche di una selezione di giovani artisti italiani under 35, momenti culturali e momenti conviviali, nati anche dal coinvolgimento del genius loci e delle associazioni indigene.
“Una Visione Oltre”, a cura di Tobia Donà, è realizzato con la direzione artistica di Stefano Cagol, è promosso da Pro Loco Adria con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando “Culturalmente” 2016.
La seconda edizione di “Una Visione Oltre”, il progetto d’arte contemporanea che porta ogni anno ad Adria i migliori giovani artisti under 35 del panorama nazionale, per creare appositamente inedite suggestioni ispirate al territorio adriese, propone tre diversi appuntamenti in tre diverse location che nelle serate del 23, 24 e 25 giugno ispireranno il pubblico a “vedere oltre” per comprendere meglio ciò che è più vicino, ma non per questo scontato.
Il tema dell’edizione 2017 di “Una Visione Oltre” è espresso dal sottotitolo “Di mappe in mapping” ed insiste sul concetto dell’identità mutevole delle terre del Delta del Po. L’idea di mappa e di nuovi incroci e percorsi da intraprendere ha portato quest’edizione a esplorare le frazioni, luoghi che conservano elementi di una memoria culturale, e anche architettonica e paesaggistica, di fondamentale importanza. I tre luoghi scelti rappresentano idealmente le tre principali tipologie del paesaggio antico – il bosco, il lago, la palude– e saranno prese a simbolo del territorio per scandire i tre appuntamenti nelle tre differenti location.
La programmazione delle singole serate comprenderà installazioni artistiche, letture, conferenze e momenti musicali con il coinvolgimento attivo delle associazioni locali per la realizzazioni di visite guidate e letture. Ogni serata si concluderà con un momento conviviale che caratterizzerà come una festa questa occasione offerta dall’arte per scoprire e riscoprire i propri luoghi.
VENERDÌ 23 GIUGNO
a partire dalle 21 a Baricetta presso l’ex Mulino
- Installazioni degli artisti Matteo Capobianco e Luca Coclite
- Intervento di Gino Gianuizzi sul tema “Arte e interventi territoriali”
- Intervento musicale di Chiara Parolo
- Letture del Centro Culturale “El Canfin”
- Associazioni coinvolte: Associazione Sportivo Dilettantistica Baricetta, il Circolo Noi San Giuseppe
IL LUOGO:
Il primo appuntamento della tre giorni di eventi serali è previsto nel paese di Baricetta che compariva sulle mappe già nel 1490 come "Barizetus" (o, secondo alcuni, "valle Barizeta"), un toponimo che significa ciuffo dal veneto "baro" o "barena": a sud di Baricetta, infatti, vi era un bosco ceduo dolce.
LE INSTALLAZIONI D’ARTE CONTEMPORANEA:
L’opera di Matteo Capobianco è un’installazione site-specific costituita da grandi siluette di carta (prodotto del territorio)che ricreano un fitto bosco ed evocano così le origini di questo luogo. Lo spettatore può immergersi nella scena, venire avvolto dalla profondità della dimensione spaziale entrando in mondo magico ed evocativo pensato come riproduzione di una natura sognata e ideale.
L’artista pugliese Luca Coclite con l’opera interattiva dal titolo “L’isola che stavi cercando non è al momento raggiungibile” riflette sul significato di selvaggio e di remoto nell’epoca della geo-localizzazione accessibile a tutti. Lo spettatore, attraverso il proprio telefono, verrà invitato a mettersi in comunicazione con un’isola simbolica creata dall’artista che al momento della chiamata risulterà irraggiungibile.
L’INTERVENTO:
Invitato a raccontare la sua esperienza di curatore di progetti artistici è Gino Gianuizzi, tra i fondatori della Galleria Neon a Bologna, storico spazio espositivo indipendente tra i più importanti in Italia, nato nel 1981, la cui attività ha attraversato tre decenni della vita culturale nazionale, divenendo punto di riferimento imprescindibile, dove hanno realizzato le proprie prime personali artisti poi divenuti famosi (come Maurizio Cattelan, per citare l’esempio più eclatante).
LE LETTURE:
Gli attori del Centro Culturale “El Canfin” di Baricetta eseguiranno letture che raccontano del paesaggio specifico di Baricetta ad opera di autori locali e di visioni del Delta da parte di scrittori come Gianni Celati in “Verso la foce” (1989, Feltrinelli) e nella recente opera diVasco Brondi e Massimo Zamboni “Anime galleggianti. Dalla pianura al mare tagliando per i campi”.
LA MUSICA:
La musicista Chiara Parolo ha deciso di soffermarsi sull’ocarina come strumento tradizionale nato proprio in queste terre, utilizzato nel tempo anche da autori contemporanei.
SABATO 24 GIUGNO
a partire dalle 21 a Ca’ Emo presso ex scuole, centro civico, Villa Emo
- Installazioni degli artisti Giulio Zanet e Luca Coclite e riattivazione di Villa Emo con la luce
- Riflessioni sul paesaggio con il percorso di Marco Barbujani “Antichi paesaggi dissolti” e anteprima del rendering di ricerca cartografica e analisi geo-spaziale, ‘Dal passato al futuro’, a cura di Marco e Michele Barbujani e Niccolò Raimondi
- Intervento musicale di Chiara Raffelli
- Associazioni coinvolte: Parrocchia B.M.V. del Monte Carmelo, ASD Cà Emo, Gruppo Fidas Pados, Ass. Culturale “Don Giuseppe Tinello”, Coldiretti, Ass. Cà Emo Nostra, Gruppo Allegra Compagnia, Libera Associazione Cà Emo.
IL LUOGO:
Un intreccio di sensazioni innescate dai molteplici linguaggi dell’arte rimanderanno all’antico paesaggio di Ca’ Emo, dove oltre ai canneti e a zone allagate, vi erano un tempo laghi più o meno perenni. Uno di questi permase sino alla metà del ‘800: il Lago Fondo, insieme ad altri laghi come il Lago Bovina.
LE INSTALLAZIONI D’ARTE CONTEMPORANEA:
Giulio Zanet si sofferma sulla memoria architettonica e la realtà sociale del luogo attraverso l’uso simbolico del colore in due installazioni che “staccano” il linguaggio pittorico dalla dimensione del qaudro.
Un’opera sarà installata presso il centro civico, visibile dall’esterno, mentre l’altra inviterà a entrare nelle ex scuole. Qui ha pensato di ricreare l’antico lago rendendolo un tratto del paesaggio che la popolazione è invitata a ricordare, evocando idealmente l’idea di riappropriazione di un’identità comune.
Di Luca Coclite sarà presente un’opera video con ricerche dell’artista condotte in altri luoghi periferici “smossi” da interventi artistici.
Il linguaggio artistico si tradurrà anche in un’installazione luminosa che vedrà protagonista un simbolo del passato del paese, Villa Emo, che verrà riattivata con la luce.
LE RIFLESSIONI SUL PAESAGGIO:
La serata include riflessioni sul paesaggio polesano in continua evoluzione e prevede un percorso a cura di Marco Barbujani, esperto di scienze forestali, dal titolo “Antichi paesaggi dissolti”, che accompagnerà il pubblico alla scoperta di elementi che rimandano alle trasformazioni nell’equilibrio tra terra, acqua e flora dal passato al presente.
All’interno della scuola, verrà presentata in anteprima la video proiezione “Dal passato al futuro”, il rendering di ricerca cartografica e analisi geo-spaziale a cura di Marco e Michele Barbujani e Niccolò Raimondi, realizzato appositamente in occasione di “Una Visione Oltre”.
LA MUSICA:
Questo evento è l’occasione per dare rilievo al genius loci e quindi è stata invitata a partecipare la cantante di Ca’ Emo Chiara Raffelli, che ha preparato appositamente un repertorio in linea con il tema della rassegna con musica italiana degli anni ’50 e ’60, un’epoca di grandi cambiamenti del paesaggio sociale nel Delta e non solo.
DOMENICA 25 GIUGNO
a partire dalle 19 presso Corte Milana a Bellombra
- Installazione dell’artista Ginevra Mei e Video Mapping di Giorgio Gieri
- Interventi di Lisa Maggiolo, Lucio Bonafede, Diego Crivellari
- Visita a Corte Milana
- Letture della Compagnia Teatrale “El Tanbarelo”,
- Associazioni coinvolte: Associazione NOI “Circolo Sant’Eurosia Bell’Ombra”
IL LUOGO:
L’antica corte rurale Milana, che si trova nei pressi di Adria, in Comune di Papozze, ma integrata con la realtà di Bellombra sarà il luogo privilegiato per discutere di alcuni temi importanti che riguardano il paesaggio locale e più ampiamente quello del Polesine. La zona di Bellombra era un tempo un’ampia palude e occorse molto tempo per bonificarla attraverso lo scavo di diversi canali di scolo (Traversagno, Forzello, Dragonzo, ecc.). Alcuni luoghi circostanti sono ancor oggi denominati “Ritratto” o “Retratto”, a indicare un terreno allagato ‘tratto’ fuori dall’acqua artificialmente.
LE INSTALLAZIONI D’ARTE CONTEMPORANEA:
L’artista Ginevra Mei realizzerà un’installazione inserita nell’elemento acquatico che compone il paesaggio di Corte Milana. Riprrodurrà texture naturali sul tema dell'emersione e di ciò che riaffiora dall'acqua.
IL VIDEO MAPPING:
Al calar del sole,l’artista Giorgio Gieri ha pensato appositamente per “Una Visione Oltre” e per Corte Milana un intervento di video mapping sulla facciata della villa. La sua ricerca ha voluto osservare il rapporto ancestrale tra uomo e natura: “L'uno cambia e influenza l'altro nella sua evoluzione, materia che cambia altra materia; una pensante e l'altra sottoposta a regole universali” nelle parole dell’artista.
GLI INTERVENTI:
Sui temi suggeriti dal luogo stesso si svilupperà una serie di interventi.
L’architetto Lisa Maggiolo farà un excursus su “La corte rurale in Polesine, tra esigenze agricole e bonifica”.
L’ingegnere Lucio Bonafede argomenterà su “Architettura idraulica del Polesine, il carattere del paesaggio”, parlando di idrovore come tratto simbolico del territorio
L’onorevole Diego Crivellari, esporrà le attuali “Politiche di sviluppo e di tutela del Polesine”.
LE LETTURE:
La Compagnia Teatrale “El Tanbarelo” eseguirà letture sui luoghi del territorio di Bellombra e dintorni riguardante il mito, la leggenda, il racconto della tradizione orale. Altre letture saranno tratte dal libro di Luigi Salvini sulla Repubblica di Bosgattia, che ebbe origine proprio in questa corte come ideale esperienza di micronazione indipendente a contatto con la natura condotto a metà Novecento su un isolotto del Po.
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