Uno sguardo inadeguato. Fotografie di Francesco Zizola
Dal 16 Marzo 2013 al 28 Aprile 2013
Roma
Luogo: Museo di Roma in Trastevere
Indirizzo: piazza Sant'Egidio 1/b
Orari: da martedì a domenica 10-20
Curatori: Deanna Richardson
Enti promotori:
- Roma Capitale
- Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovrintendenza Capitolina
Costo del biglietto: intero € 7.50, ridotto € 6.50; residenti € 6.50/ € 5.50
Telefono per informazioni: +39 06 0608
E-Mail info: museodiroma.trastevere@comune.roma.it
Sito ufficiale: http://www.museodiromaintrastevere.it
Il percorso tracciato dalla successione delle immagini ambisce a proporre una lettura ulteriore rispetto a quella referenziale di cui i soggetti e le situazioni ritratte sono portatori. Attraverso una rigorosa selezione della sua produzione a colori, Francesco Zizola si concentra su una riflessione che chiama in causa non soltanto il suo modo di essere fotogiornalista, ma la natura stessa del suo sguardo e, con essa, un’intera cultura del fare immagine nel contesto di una storia collettiva e globale in cui si avverte l’urgenza e la necessità di comprendere la propria responsabilità all’interno delle complesse dinamiche in cui ognuno è preso e chiamato in causa.
“La peculiarità della mia posizione sta nell’essermi trovato a percorrere il crinale che separa due mondi: quello che divide il mondo di chi guarda da quello di chi è guardato. Se davvero l’obiettivo della mia macchina è stato gli occhi di coloro che hanno poi visto le mie foto e che hanno così potuto conoscere e formarsi un’opinione su situazioni altrimenti loro precluse dai limiti del loro orizzonte esperienziale e percettivo, la mia responsabilità consiste anche nell’esercitare un costante ripensamento critico della mia posizione di testimone, filtro non-obiettivo (ironia della lingua) alla continua ricerca di un possibile equilibro sul crinale tra quei due mondi. Da dove guardo? Da dove scatto le mie fotografie? Credo che per me sia tempo di aprire la riflessione sul campo dello sguardo, per restituire complessità alle immagini e lasciarle evocare una vicenda che ha viaggiato parallela rispetto a quella di sofferenza, dolore, disperazione, riscatto o rivincita che conosciamo già. Una vicenda in cui chi guarda è ora a sua volta ri-guardato dalle immagini, e chiamato in causa. La storia che ho la speranza di raccontare con queste fotografie è anche quella di chi fino ad ora ha guardato ed è stato a guardare. La storia che ci ri-guarda.”
Francesco Zizola (classe 1962) è nato e vive a Roma.
Ha fotografato le principali crisi e conflitti che si sono succeduti nel mondo negli ultimi 25 anni. Un forte impegno etico e una personale cifra stilistica caratterizzano la sua produzione fotografica. I suoi progetti e gli assignment per numerose testate italiane e internazionali lo hanno portato in tutto il modo, dandogli l'occasione di ritrarre crisi umanitarie spesso rimaste ai margini della notizia. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui nove World Press Photo e quattro Picture of the Year International. Sei sono i libri che ha pubblicato, tra cui 'Iraq' (2007), e 'Born Somewhere' (2004) dedicato alla condizione dell'infanzia in 27 paesi del mondo. Nel 2003 Henri Cartier Bresson include una fotografia di Francesco tra le sue 100 preferite. Da questa collezione nasce una mostra, 'Les Choix d'Henri Cartier Bresson' e un libro.
Nel 2007 insieme a un gruppo di colleghi, fonda l'agenzia NOOR, la cui sede è ad Amsterdam.
Nel 2008 è tra i fondatori del 10b Photography di Roma, un centro polifunzionale dedicato alla fotografia professionale.
“La peculiarità della mia posizione sta nell’essermi trovato a percorrere il crinale che separa due mondi: quello che divide il mondo di chi guarda da quello di chi è guardato. Se davvero l’obiettivo della mia macchina è stato gli occhi di coloro che hanno poi visto le mie foto e che hanno così potuto conoscere e formarsi un’opinione su situazioni altrimenti loro precluse dai limiti del loro orizzonte esperienziale e percettivo, la mia responsabilità consiste anche nell’esercitare un costante ripensamento critico della mia posizione di testimone, filtro non-obiettivo (ironia della lingua) alla continua ricerca di un possibile equilibro sul crinale tra quei due mondi. Da dove guardo? Da dove scatto le mie fotografie? Credo che per me sia tempo di aprire la riflessione sul campo dello sguardo, per restituire complessità alle immagini e lasciarle evocare una vicenda che ha viaggiato parallela rispetto a quella di sofferenza, dolore, disperazione, riscatto o rivincita che conosciamo già. Una vicenda in cui chi guarda è ora a sua volta ri-guardato dalle immagini, e chiamato in causa. La storia che ho la speranza di raccontare con queste fotografie è anche quella di chi fino ad ora ha guardato ed è stato a guardare. La storia che ci ri-guarda.”
Francesco Zizola (classe 1962) è nato e vive a Roma.
Ha fotografato le principali crisi e conflitti che si sono succeduti nel mondo negli ultimi 25 anni. Un forte impegno etico e una personale cifra stilistica caratterizzano la sua produzione fotografica. I suoi progetti e gli assignment per numerose testate italiane e internazionali lo hanno portato in tutto il modo, dandogli l'occasione di ritrarre crisi umanitarie spesso rimaste ai margini della notizia. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui nove World Press Photo e quattro Picture of the Year International. Sei sono i libri che ha pubblicato, tra cui 'Iraq' (2007), e 'Born Somewhere' (2004) dedicato alla condizione dell'infanzia in 27 paesi del mondo. Nel 2003 Henri Cartier Bresson include una fotografia di Francesco tra le sue 100 preferite. Da questa collezione nasce una mostra, 'Les Choix d'Henri Cartier Bresson' e un libro.
Nel 2007 insieme a un gruppo di colleghi, fonda l'agenzia NOOR, la cui sede è ad Amsterdam.
Nel 2008 è tra i fondatori del 10b Photography di Roma, un centro polifunzionale dedicato alla fotografia professionale.
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