Ugo e Lamberto Pignotti. Pignotti e Pignotti
Dal 19 Maggio 2016 al 11 Giugno 2016
Roma
Luogo: Galleria Arte e Pensieri
Indirizzo: via Ostilia 3
Orari: da mercoledì a sabato 16-20. Altri giorni su appuntamento
Curatori: Galleria Arte e Pensieri
Enti promotori:
- Galleria Arte e Pensieri
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 339 7092125
E-Mail info: galleriaarteepensieriroma@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.galleriaarteepensieri.it
"Pignotti & Pignotti" è il titolo della doppia personale della Galleria Arte e Pensieri, che dal 19 maggio all'11 giugno 2016 espone a confronto le opere di Ugo e Lamberto Pignotti.
"Esponente del figurativismo toscano tra gli anni Trenta e Cinquanta del secolo scorso, Ugo Pignotti sviluppa un lessico pittorico incentrato sul recupero della tradizione naturalistica ottocentesca e di un'attenzione tutta rivolta all'intimità del rapporto diretto con il paesaggio naturale. La Firenze di quegli anni, ricca di sollecitazioni e presenze importanti, fa da sfondo al concretizzarsi della vicenda artistica di Ugo e alla maturazione di uno stile che sin dagli esordi si esprime, come ebbe modo di scrivere nel'36 Rodolfo Siviero - tra suoi primi estimatori, collezionista e convinto promotore della sua opera -, "in un tono grigio di razza fiorentina, pieno di poesia", con una toscanità che "rende la nota del colore in un inverno che soffre sensibilizzato nello spasimo di un'anima".
Gli sparsi caseggiati ritratti da Ugo all'ombra di colline, i cui grigi planano sui corsivi orizzonti della campagna toscana, si affiancano in mostra alle squillanti "composizioni" di Lamberto, che entrano in rapporto con i paesaggi del padre in maniera consequenziale e, contemporaneamente, quasi speculare, passando dalla dimensione evocativa di una "pittura poetica" ad una ricostruzione di senso operata attraverso i valori visivi della poesia.
Tra i fondatori del Gruppo '63 e del Gruppo '70, capofila della poesia visiva italiana, cui si dedica dal '63, Lamberto Pignotti sceglie quale mezzo espressivo il collage, in cui il ritmo poetico è dato dalla differente caratterizzazione grafica del verso e dall'accostamento, puntuale rispetto al testo scritto, di immagini-simbolo preesistenti, per lo più "prelevate" dai mass-media, stereotipo evidente di quella teatralizzazione grottesca che si connota quale tratto distintivo di una società del "tutto mercificato".
Sintesi inter-linguistica e barocchismo compositivo sono i due poli entro cui si muove l'estetica poetico-visiva di Lamberto Pignotti, cui si unisce - fondamentale! - l'ironia, processo analitico-destrutturante e sintetico-ricostruttivo in cui risiede l'essenza stessa della sperimentazione e la possibilità di concepire la ricerca estetica come un percorso realmente in progressione.
Durante l'esposizione verrà presentata la nuova collana editoriale "Carta bianca", curata dalla Galleria Arte e Pensieri e dedicata alla stampa d'arte d'autore; ad inaugurare la collana, con il primo numero, l'incisione di Lamberto Pignotti." (Francesca Tuscano)
Ugo Pignotti (Firenze 1899-1958). L'attività artistica di Ugo Pignotti si incentrava sul genere del paesaggio toscano, in una tradizione che aveva fondamento nel gusto dei macchiaioli ma che si alimentava delle suggestioni moderne di Soffici e Rosai e dei riferimenti letterari agli scritti di Papini. Queste influenze erano reinterpretate da Ugo Pignotti con una freschezza personale che rifletteva il variare del suo stato d'animo, talvolta gioioso con colori chiari e luminosi, talvolta melanconico con tonalità grigie in una luce opaca e umbratile. Dopo l'8 settembre 1943 fu tra i protagonisti della lotta di liberazione, alla quale partecipò come partigiano. Muore nel 1958.
Lamberto Pignotti nasce a Firenze nel 1926, si trasferisce a Roma nel 1968 dove tuttora risiede. Risalgono agli anni '50 le sue prime prove letterarie sia nell'ambito della poesia lineare sia della critica. Sono dell'inizio degli anni '60 i primi collage poetico-visuali che si riallacciano alla sua teorizzazione di una poesia tecnologica. Questo termine, coniato in un saggio apparso nel 1962 sulla rivista "Questo ed altro", allude ad un nuovo genere artistico basato sul riutilizzo di parole e immagini prelevati dall'ambito delle comunicazioni di massa (quotidiani, rotocalchi, pubblicità e fumetti). Il fine è duplice: si vuole usare un linguaggio consacrato all'uso sociale e allo stesso tempo esorcizzarne il potere per compiere una sorta di risarcimento estetico. Nell'ambito di queste ricerche, che verranno poi chiamate poesia visiva, nasce nel 1963 il Gruppo 70 fondato a Firenze dallo stesso Pignotti e da Eugenio Miccini, al quale poi si uniranno Ketty La Rocca, Lucia Marcucci, Luciano Ori, Michele Perfetti, Sarenco e altri. Nel 1965 cura la prima antologia del movimento dal titolo Poesie visive, edita in 4 volumi da Sampietro di Bologna. Dal '67, il suo lavoro inizia ad essere influenzato dagli studi effettuati nel campo della semiotica, come appare nella serie Souvenirs, Zero, Foto ricordo in cui l'autore interviene con la propria grafia su fotografie prese da riviste e quotidiani. Tra il '66 e il '68, nell'ambito di una più ampia operazione di scandaglio dei codici iconografici minori, alla ricerca di elementi inerenti alla cultura popolare e alla quotidianità, nasce la serie dei Francobolli in cui la creatività dell'artista è stimolata dal genere del fumetto e del fotoromanzo. Nel corso degli anni '70 le sue sperimentazioni si concentrano su immagini tratte da giornali per indurre il fruitore a concentrarsi sulla fotografia prescindendo dall'occasione che l'ha prodotta, come avviene nella serie delle De-composizioni. Dagli '80 la sua attenzione si focalizza sulla figura femminile. Pignotti interviene con la propria scrittura su immagini di giovani donne ammiccanti animando tavole che lasciano adito a molteplici interpretazioni.
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