Sicilia, il Grand Tour - Acquerelli di Fabrice Moireau. Un racconto di viaggio di Lorenzo Matassa

Fabrice Moireau, Agrigento, Valle dei Templi, acquerello. Courtesy l’artista, Fondazione Dragotto e Civita

 

Dal 08 Maggio 2018 al 22 Luglio 2018

Roma

Luogo: Palazzo Cipolla

Indirizzo: via del Corso 320

Orari: Tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 10 alle ore 20. La biglietteria chiude un’ora prima. Aperto 2 e 29 giugno

Enti promotori:

  • Fondazione Cultura e Arte

Costo del biglietto: Intero € 7, Ridotto € 5 (valido per giovani fino a 26 anni, adulti oltre i 65 anni, forze dell’ordine e militari con tessera, studenti universitari con libretto, giornalisti con tessera, titolari di apposite convenzioni: (Fai, La Feltrinelli, Biblioteche di Roma, Touring Club Italiano). Biglietto gratuito (valido per bambini sotto i 6 anni, visitatori diversamente abili incluso 1 accompagnatore, membri ICOM, Guide Turistiche Regione Lazio con patentino)

Telefono per informazioni: +39 06.22761260



Dall’8 maggio al 22 luglio 2018 Palazzo Cipolla a Roma presenta “Sicilia, il Grand Tour”,una raccolta di acquerelli di Fabrice Moireau raccontati da Lorenzo Matassa.
Un’iniziativa promossa e realizzata dalla Fondazione Cultura e Arte, in collaborazione con la Fondazione Federico II.

Circa 400 opere a colori del "pittore dei tetti di Parigi", concesse dalla Fondazione Dragotto, tracciano un nuovo percorso goethiano. Illustri viaggiatori hanno offerto il proprio sguardo per raccontare la Sicilia al mondo intero. Superarono mille difficoltà per scoprire paesaggi disegnati dalla natura e rileggere ciò che l’antichità e l’arte avevano consolidato in monumenti d’immenso valore.
Nelle loro parole la Sicilia fu il luogo della definitiva crescita conoscitiva ed emozionale. Nasceva il “Grand Tour” e Goethe ne era il massimo profeta.
 
A distanza di quasi due secoli e mezzo da quel tempo, l’Isola rivive un nuovo “Grand Tour” affidato ai pennelli e alle matite di uno dei più grandi acquarellisti del mondo, Fabrice Moireau, e al racconto di viaggio di un fine giurista e uomo di cultura, Lorenzo Matassa. 
 
Nei luoghi ritratti l’artista si è recato personalmente, accompagnato dall’inseparabile zaino che contiene gli attrezzi da lavoro del pittore: la tavolozza, i colori, i fogli bianchi, i pennelli, l’immancabile sgabello pieghevole. 
 
Riprese dalla mano sapiente del Maestro Moireau diventano acquerelli le testimonianze archeologiche dell’Isola, le vedute di alcune riserve naturali, le isole minori, i numerosi castelli, gli scorci dei siti UNESCO.
 
Un lungo itinerario nella Sicilia più intima, nei luoghi meno conosciuti, ma non per questo meno affascinanti e meritevoli di un viaggio.

«La mostra “Sicilia, il Grand Tour” è per me un meraviglioso viaggio nella memoria, un’immersione nei luoghi, negli scorci, nei paesaggi più belli e suggestivi della mia terra natia, condotta sull’onda della soave pennellata di  Fabrice Moireau, indiscusso maestro di una tecnica tanto pregevole quanto oggi scarsamente praticata qual è l’acquerello. – afferma il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente Onorario della Fondazione Cultura e Arte – Un percorso espositivo che è una vera poesia, un inno all’isola che indusse Federico II di Svevia ad affermare che era al tal punto felice di vivere in Sicilia da non invidiare a Dio il Paradiso. Ecco, gli acquerelli di Moireau, con l’ideale contrappunto dei testi di Lorenzo Matassa, connotati da un lirismo ispirato che fa apparire le opere ancora più belle, restituiscono oggi intatto il senso della meraviglia dei viaggiatori stranieri di fine Settecento ed inizio Ottocento, di cui Goethe narrò in una delle sue famose lettere:È in Sicilia che si trova la chiave di tutto. La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l’unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra… chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita”.».
 
“Sicilia, il Grand Tour” è anche un libro di successo edito dalla Fondazione Tommaso Dragotto, arricchito dal racconto del magistrato scrittore Lorenzo Matassa. Già nel titolo c’è il richiamo alle suggestioni di quel fenomeno che, tra il Settecento e la prima metà dell’Ottocento, portò in Sicilia viaggiatori stranieri e uomini di cultura accompagnati da artisti del paesaggio. Così accadde a Goethe che visitò l’Isola nel 1787. Il suo diario, illustrato da Christoph Heinrich Kniep, divenne leggenda.
 
Fabrice Moireau 
Nato a Blois, in Francia, nel 1962, Fabrice Moireau è laureato all’École nationale supérieure des arts appliqués et des métiers d’art di Parigi. I suoi libri, diari di viaggio all’acquerello, rappre­sentano importanti testimonianze socio-culturali.
Grande amante dell’architettura e dei giardini, Moireau, grazie alla tecnica dell’acquerello, riesce a riprodurre il sottile gioco di luci e restituire l’atmosfera di un monumento, di un paesaggio, di una strada. Ha realizzato numerosi libri tra i quali: “Paris”, edito da Louis Vuitton, “Carnet d’une femme de chambre” e i cataloghi del “Festival international des jardins“ per il Domaine de Chau­mont-sur-Loire. Fabrice Moireau ha pubblicato diversi titoli: “Paris”, “Tetti di Parigi”, “Giardini di Parigi”, “Loira”, “New York”, “Roma”, “Firenze”, “Venezia” e “Berlino”. Moireau vive a Firenze, ma è cittadino del mondo.

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