Sheila McKinnon. Invisible Light

Sheila McKinnon, Gold water, Turchia

 

Dal 14 Febbraio 2018 al 24 Febbraio 2018

Roma

Luogo: Sala del Cenacolo del Complesso di Vicolo Valdina - Camera dei deputati

Indirizzo: piazza Campo Marzio 42

Orari: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18

Enti promotori:

  • Ambasciata del Canada

Costo del biglietto: ingresso gratuito



Negli ultimi vent’anni le fotografie di Sheila McKinnon hanno ritratto donne, ragazze e bambine. Nella sua più recente mostra “BORN INVISIBLE,” le sue fotografie ritraggono donne e ragazze giovani nel loro quotidiano ambiente familiare in tre continenti: Africa, India e Asia. Il progetto sottolinea l’eredità del silenzio – l’inaudibile presenza di ragazze e donne senza voce: esseri fantasmi sulle cui vite spesso vengono prese decisioni senza il loro consenso.
L’arte visiva, nonostante il rumore sottinteso, è una forma d’arte silenziosa. Nella raffigurazione delle donne e delle ragazze della McKinnon, il silenzio della sua fotografia accompagna il silenzio ereditario dei suoi soggetti, entrambi esponendo la spettanza di “diritti”. Cattura le conseguenze nella loro vita nel contesto del loro presente.
 
La storia è cambiata poco da quando McKinnon documenta la situazione di queste donne e ragazze. Tuttora è spiegabile solo dal complicato modello di trinceramento e dai costumi generazionali, che ancora dominano le loro società e, più recentemente, dai pericoli dovuti al cambiamento climatico.
Per quanto conosciamo, tanti dei soggetti potrebbero essere diventati rifugiati climatici, che hanno perso i propri mezzi di sussistenza per l’invasione del cambiamento climatico nell’ambiente, non diversamente dagli immigrati che cercano rifugio in Europa, in particolare in Italia.
Quel che non si vede nelle sue fotografie è che il Cambiamento Climatico è incubato da molto tempo: scientificamente dichiarato il maggiore problema del nostro tempo e il fatto, che potrebbe determinare non solo se possa essere raggiunta la pace ancora durante la nostra vita, ma anche la possibile disintegrazione di popolazioni e delle condizione del nostro pianeta come lo conosciamo oggi.  
 
Questa mostra cerca di incoraggiare tutti a scegliere di contribuire a una piattaforma di attivismo politico o personale per supportare aziende, ricerca e lavoro individuale per invertire gli effetti del cambiamento climatico, un’enorme sfida, che deve essere la nostra priorità maggiore.
Una nuova selezione di lavori descrive i pericoli del cambiamento climatico mascherati dietro un’abile esecuzione di un’immaginaria, romantica tavolozza di colori da sogno e un’esplosione di paesaggi astratti; in qualche caso stratificazioni di miscele atmosferiche nascondono la triste e lenta trasformazione del clima sulla terra.
Il cambiamento climatico determina la nostra sicurezza nazionale ed economica, destabilizza le popolazioni, crea condizioni ancora peggiori che inevitabilmente portano ad un ancora maggiore incremento di povertà, malattie e violenza. Continuando a mantenere pratiche culturali tradizionali, gli effetti del cambiamento climatico restringeranno ulteriormente la priorità dei diritti di educazione per le donne e le ragazze. 
McKinnon affronta entrambe le questioni simultaneamente, consapevole, che vanno in parallelo e che sono inseparabili.

Inaugurazione Mercoledì 14 febbraio 2018 dalle 17 alle 19
Per partecipare all’inaugurazione è necessario comunicare a me il nome e cognome ed essere quindi messi in un’apposita lista.
Orario mostra: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18



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