Sfida al labirinto. Calvino, le città, i ritratti di Tullio Pericoli
Dal 25 Novembre 2023 al 14 Aprile 2024
Roma
Luogo: Terme di Caracalla
Indirizzo: Via delle Terme di Caracalla 52
Orari: 9.00 – 16.30 fino al 28 febbraio lunedì chiuso (gli ambienti della mostra chiudono alle ore 16)
Curatori: Nunzio Giustozzi e Giulio Carlo Pantalei
Enti promotori:
- Soprintendenza Speciale di Roma - Archeologia Belle Arti e Paesaggio
Costo del biglietto: 11 € intero 5 € ridotto 2 € diritto di prevendita on-line riduzioni e gratuità secondo la normativa vigente
E-Mail info: info@coopculture.it
Nell’ambito del programma ufficiale delle celebrazioni del centenario della nascita di Italo Calvino (1923 – 1985) alle Terme di Caracalla è visitabile dal 25 novembre 2023 al 14 aprile 2024 la mostra Sfida al labirinto. Calvino, le città, i ritratti di Tullio Pericoli.
Promosso dalla Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, e organizzato da Electa in collaborazione con l’Archivio Tullio Pericoli, il progetto letterario e visivo prende le mosse dal titolo di uno dei più famosi saggi di Italo Calvino, apparso nel 1962 sul “Menabò”, rivista da lui diretta insieme a Vittorini. L’esposizione, a cura di Nunzio Giustozzi e Giulio Carlo Pantalei, ha diverse anime e si dispiega negli ambienti delle Terme lungo tre sezioni in dialogo tra loro.
«Italo Calvino ha saputo esplorare tutta la dimensione lettera- ria attraverso lo spazio e il tempo – secondo Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma – dai primi romanzi segnati da un appassionato impegno civile, alla dimensione fantastica, romanzesca, saggistica e filosofica. Sono i suoi scritti che appaiono come un Labirinto e con questa mostra trovano alle Terme di Caracalla una rappresentazione che non dimentica quella leggerezza che lo scrittore raccomandava nelle sue ultime e indimenticabili Lezioni Americane».
Il primo percorso è composto da decine di documenti fotografici e scatti d’autore, molti dei quali inediti, di alcuni dei maggiori fotografi del Novecento − tra cui Sebastião Salgado, Dominique Nabokov, Renate von Mangoldt, Sophie Bassouls, Mario Dondero, Federico Garolla −, accompagnati da nume- rose citazioni scelte. Insieme consentiranno di attraversare per immagini e parole una mappa sentimentale delle “città visibili” in cui Italo diventò Calvino: Torino, Parigi, New York, Roma e il rifugio di Roccamare, in Toscana.
Il secondo radunerà per la prima volta, nella suggestione di fedeli riproduzioni, tutti i disegni (e i dipinti) che Tullio Pericoli ha dedicato al visionario scrittore − amico sin da- gli anni Sessanta, quando illustrò sui giornali alcune novelle cosmicomiche, con il quale condividere riflessioni sull’arte e sulla scrittura − permettendo al visitatore un ipnotico vis-à-vis con i volti di Calvino, trattati come racconti.
Di fronte al nuovo ambiente con vasca aperto quest’anno, la terza e ultima tappa dell’esposizione, con una serie di to- tem, apre una finestra sul rapporto meno noto tra Calvino, la letteratura classica e l’antichità romana.
“Anche in questo caso - afferma Mirella Serlorenzi, direttrice del monumento - si è voluto creare uno stretto legame con le maestose rovine del sito di Caracalla attraverso quegli articoli che Calvino dedicò al mondo antico. Certamente affascinante la sua descrizione del metodo archeologico, appreso durante la sua visita allo scavo diretto da Andrea Carandini, della villa romana di Settefinestre, in Toscana, dal titolo “L’archeologo, il maiale e la città scritta”».
Inoltre, per la prima volta il pubblico potrà ascoltare un brillante e ironico gioiello sulla modernità, anche legata alle relazioni sentimentali, che aveva investito l’Italia del boom e dell’incipiente Dolce vita alla fine degli anni ‘50: Turin la nuit o Rome by night, l’ultima canzone − mai incisa al tempo − scritta da Calvino per Cantacronache su musica di Piero Santi, la cui partitura era andata perduta per decenni e che grazie al compositore Giannantonio Mutto e alla cantante Grazia De Marchi, assieme alle ricerche curatoriali, rivivrà finalmente “on air” nell’area della mostra.
Un iperbolico viaggio spazio-temporale, insomma, guidato passo passo dagli scritti di Calvino per restituire attraverso una vasta documentazione (spesso rara o inedita) la vita inimitabile di un autore inesauribile, capace di tessere una rete di relazioni umane e professionali con i principali protagonisti della cultura del suo tempo, tanto fitta quanto quella dei suoi meccanismi narrativi. Immortalate da alcuni dei maggiori fotografi del secolo scorso, figure eccezionali come quelle di Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Natalia Ginzburg, Eugenio Montale, Fausto Melotti, Elsa Morante, Jorge Luis Borges, Raymond Queneau, Gore Vidal e addirittura Martin Luther King saranno infatti tra le co-protagoniste di questa avventura espositiva nell’universo calviniano e nelle trasfigurazioni uniche nate dal segno inconfondibile di Tullio Pericoli. La mostra Sfida al labirinto. Calvino, le città, i ritratti di Tullio Pericoli porta a compimento negli spazi senza tempo delle Terme di Caracalla la straordinaria serie di omaggi editoriali ed espositivi che Electa, in questa occasione con la Soprintendenza Speciale di Roma, ha voluto dedicare allo scrittore più letto e amato del Novecento italiano.
La mostra Sfida al labirinto si inserisce nel progetto Calvino 100, le celebrazioni del centenario della nascita dello scrittore, insieme a Favoloso Calvino, esposizione curata da Mario Barenghi alle Scuderie del Quirinale a Roma, aperta al pubblico fino al 4 febbraio 2024. L’esposizione è organizzata da Scuderie del Quirinale con la casa editrice Electa, in collaborazione con Regione Liguria e Comune di Genova con Fondazione Palazzo Ducale.
In questo ambito anche Calvino cantafavole, esposizione curata da Eloisa Morra e Luca Scarlini a Palazzo Ducale di Genova, negli spazi della Loggia degli Abati. La mostra genovese − sostenuta dalla Regione Liguria, dal Comune di Genova con Fondazione Palazzo Ducale − è organizzata da Electa in collaborazione con le Scuderie del Quirinale, Teatro della Tosse e Lele Luzzati Foundation. La mostra resta aperta al pubblico fino al 7 aprile 2024.
Oltre ai cataloghi delle due ultime mostre menzionate, Electa ha pubblicato il volume Calvino A-Z, a cura di Marco Belpoliti, per la collana Enciclopedie. Vi sono riunite 146 voci affidate a 56 autori che, in forma breve ma in modo estensivo, forni- scono una mappa per entrare nel mondo-Calvino, nei suoi libri ma anche nei temi, nelle idee, nelle vicende della sua vita di scrittore. È stato inoltre riproposto dalla casa editrice un testo prezioso, ormai introvabile: Idem di Giulio Paolini, edito nella collana Einaudi letteratura nell’aprile 1975. La nuova edizione ospita una versione più ampia e inedita del testo di Calvino intitolato La squadratura. Nella collana Oilà il titolo Il dubbio e il desiderio. Eva Mameli Calvino, di Silvia Benci- velli, ripercorre la figura della madre di Calvino, importante botanica e scienziata vissuta tra il 1886 e il 1978, al lavoro tra la Sardegna, Cuba e la Liguria.
Promosso dalla Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, e organizzato da Electa in collaborazione con l’Archivio Tullio Pericoli, il progetto letterario e visivo prende le mosse dal titolo di uno dei più famosi saggi di Italo Calvino, apparso nel 1962 sul “Menabò”, rivista da lui diretta insieme a Vittorini. L’esposizione, a cura di Nunzio Giustozzi e Giulio Carlo Pantalei, ha diverse anime e si dispiega negli ambienti delle Terme lungo tre sezioni in dialogo tra loro.
«Italo Calvino ha saputo esplorare tutta la dimensione lettera- ria attraverso lo spazio e il tempo – secondo Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma – dai primi romanzi segnati da un appassionato impegno civile, alla dimensione fantastica, romanzesca, saggistica e filosofica. Sono i suoi scritti che appaiono come un Labirinto e con questa mostra trovano alle Terme di Caracalla una rappresentazione che non dimentica quella leggerezza che lo scrittore raccomandava nelle sue ultime e indimenticabili Lezioni Americane».
Il primo percorso è composto da decine di documenti fotografici e scatti d’autore, molti dei quali inediti, di alcuni dei maggiori fotografi del Novecento − tra cui Sebastião Salgado, Dominique Nabokov, Renate von Mangoldt, Sophie Bassouls, Mario Dondero, Federico Garolla −, accompagnati da nume- rose citazioni scelte. Insieme consentiranno di attraversare per immagini e parole una mappa sentimentale delle “città visibili” in cui Italo diventò Calvino: Torino, Parigi, New York, Roma e il rifugio di Roccamare, in Toscana.
Il secondo radunerà per la prima volta, nella suggestione di fedeli riproduzioni, tutti i disegni (e i dipinti) che Tullio Pericoli ha dedicato al visionario scrittore − amico sin da- gli anni Sessanta, quando illustrò sui giornali alcune novelle cosmicomiche, con il quale condividere riflessioni sull’arte e sulla scrittura − permettendo al visitatore un ipnotico vis-à-vis con i volti di Calvino, trattati come racconti.
Di fronte al nuovo ambiente con vasca aperto quest’anno, la terza e ultima tappa dell’esposizione, con una serie di to- tem, apre una finestra sul rapporto meno noto tra Calvino, la letteratura classica e l’antichità romana.
“Anche in questo caso - afferma Mirella Serlorenzi, direttrice del monumento - si è voluto creare uno stretto legame con le maestose rovine del sito di Caracalla attraverso quegli articoli che Calvino dedicò al mondo antico. Certamente affascinante la sua descrizione del metodo archeologico, appreso durante la sua visita allo scavo diretto da Andrea Carandini, della villa romana di Settefinestre, in Toscana, dal titolo “L’archeologo, il maiale e la città scritta”».
Inoltre, per la prima volta il pubblico potrà ascoltare un brillante e ironico gioiello sulla modernità, anche legata alle relazioni sentimentali, che aveva investito l’Italia del boom e dell’incipiente Dolce vita alla fine degli anni ‘50: Turin la nuit o Rome by night, l’ultima canzone − mai incisa al tempo − scritta da Calvino per Cantacronache su musica di Piero Santi, la cui partitura era andata perduta per decenni e che grazie al compositore Giannantonio Mutto e alla cantante Grazia De Marchi, assieme alle ricerche curatoriali, rivivrà finalmente “on air” nell’area della mostra.
Un iperbolico viaggio spazio-temporale, insomma, guidato passo passo dagli scritti di Calvino per restituire attraverso una vasta documentazione (spesso rara o inedita) la vita inimitabile di un autore inesauribile, capace di tessere una rete di relazioni umane e professionali con i principali protagonisti della cultura del suo tempo, tanto fitta quanto quella dei suoi meccanismi narrativi. Immortalate da alcuni dei maggiori fotografi del secolo scorso, figure eccezionali come quelle di Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Natalia Ginzburg, Eugenio Montale, Fausto Melotti, Elsa Morante, Jorge Luis Borges, Raymond Queneau, Gore Vidal e addirittura Martin Luther King saranno infatti tra le co-protagoniste di questa avventura espositiva nell’universo calviniano e nelle trasfigurazioni uniche nate dal segno inconfondibile di Tullio Pericoli. La mostra Sfida al labirinto. Calvino, le città, i ritratti di Tullio Pericoli porta a compimento negli spazi senza tempo delle Terme di Caracalla la straordinaria serie di omaggi editoriali ed espositivi che Electa, in questa occasione con la Soprintendenza Speciale di Roma, ha voluto dedicare allo scrittore più letto e amato del Novecento italiano.
La mostra Sfida al labirinto si inserisce nel progetto Calvino 100, le celebrazioni del centenario della nascita dello scrittore, insieme a Favoloso Calvino, esposizione curata da Mario Barenghi alle Scuderie del Quirinale a Roma, aperta al pubblico fino al 4 febbraio 2024. L’esposizione è organizzata da Scuderie del Quirinale con la casa editrice Electa, in collaborazione con Regione Liguria e Comune di Genova con Fondazione Palazzo Ducale.
In questo ambito anche Calvino cantafavole, esposizione curata da Eloisa Morra e Luca Scarlini a Palazzo Ducale di Genova, negli spazi della Loggia degli Abati. La mostra genovese − sostenuta dalla Regione Liguria, dal Comune di Genova con Fondazione Palazzo Ducale − è organizzata da Electa in collaborazione con le Scuderie del Quirinale, Teatro della Tosse e Lele Luzzati Foundation. La mostra resta aperta al pubblico fino al 7 aprile 2024.
Oltre ai cataloghi delle due ultime mostre menzionate, Electa ha pubblicato il volume Calvino A-Z, a cura di Marco Belpoliti, per la collana Enciclopedie. Vi sono riunite 146 voci affidate a 56 autori che, in forma breve ma in modo estensivo, forni- scono una mappa per entrare nel mondo-Calvino, nei suoi libri ma anche nei temi, nelle idee, nelle vicende della sua vita di scrittore. È stato inoltre riproposto dalla casa editrice un testo prezioso, ormai introvabile: Idem di Giulio Paolini, edito nella collana Einaudi letteratura nell’aprile 1975. La nuova edizione ospita una versione più ampia e inedita del testo di Calvino intitolato La squadratura. Nella collana Oilà il titolo Il dubbio e il desiderio. Eva Mameli Calvino, di Silvia Benci- velli, ripercorre la figura della madre di Calvino, importante botanica e scienziata vissuta tra il 1886 e il 1978, al lavoro tra la Sardegna, Cuba e la Liguria.
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