Sancta Sanctoroom
Dal 24 Novembre 2012 al 21 Dicembre 2012
Roma
Luogo: Casa dell’Architettura
Indirizzo: piazza Manfredo Fanti 47
Orari: da lunedì a venerdì 10-18; sabato 9.30-12.30
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 97604598
E-Mail info: Info@casadellarchitettura.it
Sito ufficiale: http://www.casadellarchitettura.it
“Sancta Sanctoroom” è la terza stanza proposta dalla -1 art gallery, il nuovo spazio underground della Casa dell’Architettura. Nata meno di un anno fa per ospitare interventi di pittura muraria site specific, la galleria (che ricordiamo per inciso conduce ai bagni pubblici dell’Acquario Romano) ha aperto le porte alla street art. Dopo il “Cabinet of Natural History” di Lucamaleonte e la “Chinese Room” (un omaggio all’Esquilino firmato Diamond, di cui si è deciso di conservare una traccia), nella nuova wunderkammer la fa da padrone l’iconologia giudaico-cristiana riletta in chiave POPolare dai due artisti invitati a trattare il tema “attualissimo” della fine del mondo.
Mr. Klevra e omino 71 - coppia già navigata che ha regato alla città di Roma (ma non solo) tante nuove icone sacre in stile bizantino - nello svolgere il compito assegnato, non paghi, hanno voluto accostare al tema dell’Apocalisse quello del Giudizio Universale. Un superbo “memento mori”, dove il messaggio delle sacre scritture si confonde con quello della saggezza popolare, della musica pop, punk e rock, dei fumetti e dei videogames, in un vortice di giochi linguistici, citazioni, colori che stordisce, diverte e ammonisce.
Ad accogliere il visitatore la vergine Maria, l’unico essere umano asceso al cielo prima del giudizio universale, raffigurata in piedi sulla Luna. Una volta entrati, sulla sinistra il Male, rappresentato dal falso profeta, circondato dalle onde in tempesta sollevate dalla bestia del mare e dalle fiamme del drago. Sulla parete opposta, a mo’ di contraltare, i quattro cavalli dell’Apocalisse, due leoni e un agnello sacrificato a simboleggiare la santissima trinità. Sullo sfondo la Gerusalemme Celeste, contrapposta alla città terrena, rappresentata da Babilonia, la grande prostituta, e da Roma (ladrona?), dove si adora solo il “dio quatrino”.
Due angeli, a cui i due artisti hanno dato il volto, ritraendosi alla loro maniera, introducono nella seconda stanza, quella del giudizio finale. La morte nei panni del pm, promette “finis pena mai”, mentre la sacra famiglia provvede alla difesa d’ufficio, rassicurando tutti e aprendo a buoni e cattivi le porte del Paradiso, che qui, a differenza di quello dantesco, non è a numero chiuso.
Nella stanza realizzata da Mr. Klevra e omino 71 sarà collocata un’opera realizzata da Savatore Mauro e Matteo Peretti dal titolo “Unrestrainable Faith”, “Incontrollabile fede”, una scultura raffigurante un black bloc – e se fosse un writer? - inginocchiato che prega, a terra casco nero e sanpietrino. Pentito? – si chiedono gli artisti che ricordano “chi è senza peccato scagli la prima pietra”!
Nel corso dei quattro mesi che seguiranno l’inaugurazione sono previsti numerosi interventi, le performance di Paolo Angelosanto, Santarella e Maria Angeles Vila Tortosa, e una incursione a sorpresa di Santino Drago, tutti invitati a dialogare con la stanza solo in ragione del nome!
Mr. Klevra e omino 71 - coppia già navigata che ha regato alla città di Roma (ma non solo) tante nuove icone sacre in stile bizantino - nello svolgere il compito assegnato, non paghi, hanno voluto accostare al tema dell’Apocalisse quello del Giudizio Universale. Un superbo “memento mori”, dove il messaggio delle sacre scritture si confonde con quello della saggezza popolare, della musica pop, punk e rock, dei fumetti e dei videogames, in un vortice di giochi linguistici, citazioni, colori che stordisce, diverte e ammonisce.
Ad accogliere il visitatore la vergine Maria, l’unico essere umano asceso al cielo prima del giudizio universale, raffigurata in piedi sulla Luna. Una volta entrati, sulla sinistra il Male, rappresentato dal falso profeta, circondato dalle onde in tempesta sollevate dalla bestia del mare e dalle fiamme del drago. Sulla parete opposta, a mo’ di contraltare, i quattro cavalli dell’Apocalisse, due leoni e un agnello sacrificato a simboleggiare la santissima trinità. Sullo sfondo la Gerusalemme Celeste, contrapposta alla città terrena, rappresentata da Babilonia, la grande prostituta, e da Roma (ladrona?), dove si adora solo il “dio quatrino”.
Due angeli, a cui i due artisti hanno dato il volto, ritraendosi alla loro maniera, introducono nella seconda stanza, quella del giudizio finale. La morte nei panni del pm, promette “finis pena mai”, mentre la sacra famiglia provvede alla difesa d’ufficio, rassicurando tutti e aprendo a buoni e cattivi le porte del Paradiso, che qui, a differenza di quello dantesco, non è a numero chiuso.
Nella stanza realizzata da Mr. Klevra e omino 71 sarà collocata un’opera realizzata da Savatore Mauro e Matteo Peretti dal titolo “Unrestrainable Faith”, “Incontrollabile fede”, una scultura raffigurante un black bloc – e se fosse un writer? - inginocchiato che prega, a terra casco nero e sanpietrino. Pentito? – si chiedono gli artisti che ricordano “chi è senza peccato scagli la prima pietra”!
Nel corso dei quattro mesi che seguiranno l’inaugurazione sono previsti numerosi interventi, le performance di Paolo Angelosanto, Santarella e Maria Angeles Vila Tortosa, e una incursione a sorpresa di Santino Drago, tutti invitati a dialogare con la stanza solo in ragione del nome!
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