Roma 1914. Storie della città

Scavi del Tempio di Mater Matuta fine dell'Ottocento

 

Dal 26 Febbraio 2014 al 11 Marzo 2014

Roma

Luogo: Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali

Indirizzo: via Quattro Novembre 94

Orari: da martedì a domenica 9-19

Curatori: Valeria Arnaldi

Enti promotori:

  • Roma Capitale
  • Assessorato alla Cultura Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Costo del biglietto: intero € 9.50, ridotto € 7.50, gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente

Telefono per informazioni: +39 060608

E-Mail info: roma1914@libero.it

Sito ufficiale: http://www.mercatiditraiano.it


Fotografie d’epoca, cartoline, documenti, decreti, lettere e oggetti del tempo, musica, film, eventi e omaggi di arte contemporanea. È un percorso articolato che spazia tra architettura, arte, storia, urbanistica, costume e gusto di Roma quello che sarà proposto nell’esposizione “Roma 1914. Storie della città”, da giovedì 27 febbraio a martedì 11 marzo 2014 presso i Mercati di Traiano Museo dei Fori Imperiali, che fa parte del Sistema Musei Civici di Roma Capitale.
Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Zètema Progetto Cultura, prodotta da GEI International
“Roma 1914. Storie della città” avvia le celebrazioni per il centenario di attività della Famiglia Santarelli , nel tentativo di raccontare una pagina ricca e complessa della storia romana, dopo la “rivoluzione” del suo orizzonte architettonico-monumentale del 1911 e alle soglie del primo conflitto mondiale. Una storia di grandi eventi, ma anche di avvenimenti più “piccoli”, di famiglia appunto. Infatti, il museo si apre alla città guardando agli “archivi” di famiglie e imprese per illustrare le piccole grandi storie di Roma.
L’esposizione, a cura di Valeria Arnaldi, prende fotograficamente le mosse dalla Roma di fine Ottocento/primi Novecento, nelle sue tante vedute, frutto della cultura di secoli di Grand Tour, per approdare a una nuova e più moderna visione della città. Obiettivo, raccontare il sentimento della città stessa. Cuore della mostra, ovviamente, il 1914 per raccontare pagine di politica locale, chiesa, cultura ma soprattutto vita quotidiana. Così il percorso corre dalle medaglie votive dei Papi agli articoli di giornale, da borse e biancheria alle biciclette del tempo per ricordare e approfondire la vittoria di Costante Girardengo nella Lucca-Roma del Giro d’Italia di quell’anno.
Grande attenzione sarà dedicata al commercio e all’economia della città . Dall’archivio della Famiglia Santarelli diversi esemplari compongono il viaggio per raccontare la sua storia, dalla Ditta Berardino Santarelli e Figli a Casale del Giglio. Esposti anche foto, documenti, listini prezzi, oggetti, nonché i risultati degli scavi archeologici di Satricum, nel terreno dell’azienda di famiglia, e le attività della Fondazione Santarelli.
A raccontare pagine di economia e abitudini della città saranno anche i materiali dell’Associazione Negozi Storici di Eccellenza di Roma: il Vero Alfredo; Antico Caffè Greco; Babington’s; Bedetti; Bertoletti; Caleffi; Fassi; Giolitti; Stilo Fetti, Tebro. Dalla grattugia del ristorante a marchi, fotografie di attività, registratori di cassa, capi rimasti invenduti oggi divenuti memoria storica, un viaggio nella dimensione quotidiana della città e nella sua capacità di fare impresa.
Non manca il confronto con il contemporaneo. Sono quattro gli artisti chiamati a omaggiare con altrettante installazioni un aspetto del 1914, tra quotidianità, moda, cinema e “velocità”: Massimo Attardi; Lidia Bachis; Natino Chirico; Marco Tamburro.
Il confronto proseguirà nelle foto panoramiche e artistiche della Roma di oggi, realizzate da Mimmo Frassineti.
La mostra si avvale dei contributi di Claudio Strinati, Caterina D’Amico, Pupi Avati.
Catalogo: Maretti Editore
A corredo della mostra, domenica 9 marzo sarà proposto un approfondimento del percorso espositivo con l’ incontro “ L’antica Satricum riscoperta sotto i vigneti di Casale del Giglio: una storia inaspettata ” , lezione di archeologia tenuta dalla professoressa Marijke Gnade dell’Università di Amsterdam.
Grazie a una strettissima collaborazione tra la Soprintendenza archeologica del Lazio, l’Università di Amsterdam e l’azienda agricola “Casale del Giglio” è stato possibile riscoprire importanti resti dell’antica città di Satricum , famosa per il suo santuario dedicato alla dea Mater Matuta. Dieci anni di scavi archeologici nei terreni di Casale del Giglio (2003-2013) hanno avuto come importante risultato il recupero di gran parte della città preromana ormai ritenuta perduta. Fra questi vanno annoverati i resti della strada principale di Satricum che portava al Santuario - una cosiddetta Via Sacra - databile alla fine del VI secolo a.C., grandi edifici adiacenti, tombe attribuibili alla storica popolazione dei Volsci e una tomba dal sorprendentemente ricco corredo appartenuta ad una bambina di origine latina databile al VII secolo a.C.  


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