Pionieri della creatività urbana. Cornbread, Blek le Rat e Mono Carrasco si raccontano
Dal 29 Novembre 2023 al 29 Novembre 2023
Roma
Luogo: Ministero della Cultura, Sala Spadolini al Collegio Romano
Indirizzo: Via del Collegio Romano 27
Orari: ore 9:30-13:30
Enti promotori:
- Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura in collaborazione con INWARD Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana
Costo del biglietto: ingresso gratuito fino a esaurimento posti su prenotazione via mail entro le ore 14:00 del 28.11.2023
E-Mail info: dg-cc.comunicazione@cultura.gov.it
Sito ufficiale: http://creativitacontemporanea.cultura.gov.it
Mercoledì 29 novembre 2023, dalle ore 9:30 alle ore 13:30, presso la Sala Spadolini al Collegio Romano si terrà l’evento Pionieri della creatività urbana. Cornbread, Blek le Rat e Mono Carrasco si raccontano, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura in collaborazione con INWARD Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana.
Per la prima volta si incontreranno tre artisti internazionali che hanno fatto la storia di quella che viene definita - con un’unica espressione riepilogativa - “creatività urbana”, ovvero l’insieme delle tre distinte culture visuali e performative di graffiti writing, street art e nuovo muralismo. Sono infatti riconosciuti come pionieri internazionali della creatività urbana: Cornbread (statunitense) per il graffiti writing, Blek le Rat (francese) per la street art e Mono Carrasco (cileno) per il nuovo muralismo.
Interverranno, inoltre, alcuni dei pionieri italiani della creatività urbana, comeFLYCAT per il graffiti writing, Teatro per la street art e Ozmo per il nuovo muralismo, che illustreranno le proprie esperienze stimolando il dibattito.
Sarà un’occasione importante - afferma il Direttore Generale Creatività Contemporanea del MiC Angelo Piero Cappello - per approfondire le esperienze e la carriera di questi straordinari artisti che tanto hanno influito sulle generazioni successive, ma sarà soprattutto il primo passo di un percorso che intendiamo promuovere sulla creatività urbana, per comprenderne a fondo le dinamiche interne, valutarne i limiti d’impatto, integrare varie forme d’arte nei processi di recupero e valorizzazione urbana, scegliere le modalità di supporto pubblico necessario, insomma impostare le linee di una politica di promozione del fenomeno in linea con la missione istituzionale della nostra Direzione Generale.
L’evento, moderato da Cesare Biasini Selvaggi, sarà preceduto dai saluti istituzionali del Direttore Generale Creatività Contemporanea del MiC Angelo Piero Cappello e dagli interventi della Dirigente del Servizio IV della DGCC del MiC Maria Vittoria Marini Clarelli e del Direttore di INWARD Luca Borriello.
Darryl McCray (Filadelfia, 1953), meglio conosciuto con il nome Cornbread, è un graffiti writer di Filadelfia. È considerato quale primo autore di graffiti writing al mondo. Alla fine degli anni Sessanta, lui e un gruppo di amici iniziano a scrivere il proprio soprannome sui muri della città. Il movimento si diffonde poi a New York City e sboccia nel moderno movimento mondiale dei graffiti. Le sue prime firme, nel momento del proliferare di sigle delle gang di strada, si contraddistinguono anche per il fatto di non associarsi ad alcun gruppo di violenza, ma al semplice desiderio di farsi un nome in città. McCray in seguito lavora con l’Anti-Graffiti Network e il Mural Arts Program di Filadelfia, contro la diffusione del vandalismo grafico in città. Oggi è un oratore pubblico e un sostenitore dei talenti giovanili.
Blek le Rat, pseudonimo di Xavier Prou (Parigi, 1951), è un artista francese. Lo pseudonimo Blek le Rat è ispirato al personaggio di Blek Macigno del fumetto Il grande Blek. Considerato uno dei pionieri della street art, comincia a dipingere con un amico nel 1981 con il nome collettivo di “de Blek” e in seguito lavora da solo, utilizzando principalmente la tecnica dello “stencil graffiti”. Significativo è il suo viaggio a Padova, agli inizi degli anni Sessanta: la vista dei graffiti sui muri risalenti alla Seconda Guerra Mondiale e raffiguranti l’effige di Mussolini e altra propaganda fascista prodotti con la tecnica dei pochoir è per lui d’ispirazione e decide d’immettere la tecnica dello stencil nell’arte di strada. Oggi i suoi lavori influenzano i migliori artisti della scenastreet art nel mondo, tanto che addirittura Banksy ha dichiarato “ogni volta che dipingo qualche cosa, scopro che Blek le Rat l’aveva già fatto 20 anni fa”.
Eduardo “Mono” Carrasco, nome clandestino e provvisorio di Héctor Carrasco (Santiago del Cile, 1954), grafico, muralista, promotore culturale, fondatore della Brigada Ramona Parra (gruppo muralista cileno), vive e lavora in Italia dal 1974, anno in cui arriva dal suo Paese come rifugiato politico, dopo l’avvento della dittatura di Pinochet. Nel 1971, a Santiago, con il famoso artista Roberto Sebastian Matta, dipinge un’importante opera murale, coperta poi più volte dalla dittatura, oggi restaurata e dichiarata Patrimonio Culturale del Paese. In Italia e in Europa dipinge centinaia di murales. Operatore culturale, curatore di mostre e realizzatore di progetti in grandi eventi, nel luglio del 2004 l’Ambasciata del Cile a Roma gli conferisce l’onorificenza governativa “Medaglia Pablo Neruda”. Tra i suoi libri, l’ultimo, Cile Italia, solo andata. Storia di un profugo cileno (FuoriAsse edizioni, 2023), ha la prefazione del Presidente del Cile, Gabriel Boric Font.
Luca Massironi (Milano, 1970), in arte FLYCAT, vive e lavora a Milnao. Esponente della primissima generazione di writer in Italia, nella sua lunga esperienza conosce alcuni tra i più noti esponenti del movimento, tra cui Rammellzee, il quale gli “attribuisce” la lettera Y. Il suo lavoro è infatti interamente centrato sulle forme alfabetiche fino a una loro elaborazione mistica. Alla pittura affianca il design, la musica, la moda e la produzione di sculture.
Marco Zecchini (Milano, 1968), in arte Teatro, vive e lavora a Milano. Accreditato come uno dei pionieri della street art italiana, da sempre attivo nella cultura underground, inizia a fare writing nel 1986 mescolando lettering e stile punk. Lavora anche come scenografo per teatro, video e installazioni. Ideatore e curatore di eventi fondanti per la street art in Italia, come Happening International Underground (1993/2003), Urban Edge Show (2005) e Street Art Sweet Art (2007), è un attento studioso e storico delle origini del fenomeno in Italia e nel mondo.
Gionata Gesi (Pontedera, PI, 1975), in arte Ozmo, vive e lavora tra Milano e Parigi. Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dopo un esordio nei fumetti si dedica a writing e pittura. Nel 2001 si sposta a Milano, dove è pioniere nella produzione della prima street art italiana all’interno del Leoncavallo. Sua la prima opera di street artista acquisita da un museo pubblico (Museo del Novecento di Milano) e sua la prima opera murale per un museo pubblico (MACRO di Roma). La sua produzione ripropone in chiave pop archetipi classici di ampio impatto figurativo e colori intensi. Dal 2015 dirige Wall in Art, festival di muralismo in Valcamonica dove l’arte urbana dialoga con i graffiti rupestri.
Per la prima volta si incontreranno tre artisti internazionali che hanno fatto la storia di quella che viene definita - con un’unica espressione riepilogativa - “creatività urbana”, ovvero l’insieme delle tre distinte culture visuali e performative di graffiti writing, street art e nuovo muralismo. Sono infatti riconosciuti come pionieri internazionali della creatività urbana: Cornbread (statunitense) per il graffiti writing, Blek le Rat (francese) per la street art e Mono Carrasco (cileno) per il nuovo muralismo.
Interverranno, inoltre, alcuni dei pionieri italiani della creatività urbana, comeFLYCAT per il graffiti writing, Teatro per la street art e Ozmo per il nuovo muralismo, che illustreranno le proprie esperienze stimolando il dibattito.
Sarà un’occasione importante - afferma il Direttore Generale Creatività Contemporanea del MiC Angelo Piero Cappello - per approfondire le esperienze e la carriera di questi straordinari artisti che tanto hanno influito sulle generazioni successive, ma sarà soprattutto il primo passo di un percorso che intendiamo promuovere sulla creatività urbana, per comprenderne a fondo le dinamiche interne, valutarne i limiti d’impatto, integrare varie forme d’arte nei processi di recupero e valorizzazione urbana, scegliere le modalità di supporto pubblico necessario, insomma impostare le linee di una politica di promozione del fenomeno in linea con la missione istituzionale della nostra Direzione Generale.
L’evento, moderato da Cesare Biasini Selvaggi, sarà preceduto dai saluti istituzionali del Direttore Generale Creatività Contemporanea del MiC Angelo Piero Cappello e dagli interventi della Dirigente del Servizio IV della DGCC del MiC Maria Vittoria Marini Clarelli e del Direttore di INWARD Luca Borriello.
Darryl McCray (Filadelfia, 1953), meglio conosciuto con il nome Cornbread, è un graffiti writer di Filadelfia. È considerato quale primo autore di graffiti writing al mondo. Alla fine degli anni Sessanta, lui e un gruppo di amici iniziano a scrivere il proprio soprannome sui muri della città. Il movimento si diffonde poi a New York City e sboccia nel moderno movimento mondiale dei graffiti. Le sue prime firme, nel momento del proliferare di sigle delle gang di strada, si contraddistinguono anche per il fatto di non associarsi ad alcun gruppo di violenza, ma al semplice desiderio di farsi un nome in città. McCray in seguito lavora con l’Anti-Graffiti Network e il Mural Arts Program di Filadelfia, contro la diffusione del vandalismo grafico in città. Oggi è un oratore pubblico e un sostenitore dei talenti giovanili.
Blek le Rat, pseudonimo di Xavier Prou (Parigi, 1951), è un artista francese. Lo pseudonimo Blek le Rat è ispirato al personaggio di Blek Macigno del fumetto Il grande Blek. Considerato uno dei pionieri della street art, comincia a dipingere con un amico nel 1981 con il nome collettivo di “de Blek” e in seguito lavora da solo, utilizzando principalmente la tecnica dello “stencil graffiti”. Significativo è il suo viaggio a Padova, agli inizi degli anni Sessanta: la vista dei graffiti sui muri risalenti alla Seconda Guerra Mondiale e raffiguranti l’effige di Mussolini e altra propaganda fascista prodotti con la tecnica dei pochoir è per lui d’ispirazione e decide d’immettere la tecnica dello stencil nell’arte di strada. Oggi i suoi lavori influenzano i migliori artisti della scenastreet art nel mondo, tanto che addirittura Banksy ha dichiarato “ogni volta che dipingo qualche cosa, scopro che Blek le Rat l’aveva già fatto 20 anni fa”.
Eduardo “Mono” Carrasco, nome clandestino e provvisorio di Héctor Carrasco (Santiago del Cile, 1954), grafico, muralista, promotore culturale, fondatore della Brigada Ramona Parra (gruppo muralista cileno), vive e lavora in Italia dal 1974, anno in cui arriva dal suo Paese come rifugiato politico, dopo l’avvento della dittatura di Pinochet. Nel 1971, a Santiago, con il famoso artista Roberto Sebastian Matta, dipinge un’importante opera murale, coperta poi più volte dalla dittatura, oggi restaurata e dichiarata Patrimonio Culturale del Paese. In Italia e in Europa dipinge centinaia di murales. Operatore culturale, curatore di mostre e realizzatore di progetti in grandi eventi, nel luglio del 2004 l’Ambasciata del Cile a Roma gli conferisce l’onorificenza governativa “Medaglia Pablo Neruda”. Tra i suoi libri, l’ultimo, Cile Italia, solo andata. Storia di un profugo cileno (FuoriAsse edizioni, 2023), ha la prefazione del Presidente del Cile, Gabriel Boric Font.
Luca Massironi (Milano, 1970), in arte FLYCAT, vive e lavora a Milnao. Esponente della primissima generazione di writer in Italia, nella sua lunga esperienza conosce alcuni tra i più noti esponenti del movimento, tra cui Rammellzee, il quale gli “attribuisce” la lettera Y. Il suo lavoro è infatti interamente centrato sulle forme alfabetiche fino a una loro elaborazione mistica. Alla pittura affianca il design, la musica, la moda e la produzione di sculture.
Marco Zecchini (Milano, 1968), in arte Teatro, vive e lavora a Milano. Accreditato come uno dei pionieri della street art italiana, da sempre attivo nella cultura underground, inizia a fare writing nel 1986 mescolando lettering e stile punk. Lavora anche come scenografo per teatro, video e installazioni. Ideatore e curatore di eventi fondanti per la street art in Italia, come Happening International Underground (1993/2003), Urban Edge Show (2005) e Street Art Sweet Art (2007), è un attento studioso e storico delle origini del fenomeno in Italia e nel mondo.
Gionata Gesi (Pontedera, PI, 1975), in arte Ozmo, vive e lavora tra Milano e Parigi. Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dopo un esordio nei fumetti si dedica a writing e pittura. Nel 2001 si sposta a Milano, dove è pioniere nella produzione della prima street art italiana all’interno del Leoncavallo. Sua la prima opera di street artista acquisita da un museo pubblico (Museo del Novecento di Milano) e sua la prima opera murale per un museo pubblico (MACRO di Roma). La sua produzione ripropone in chiave pop archetipi classici di ampio impatto figurativo e colori intensi. Dal 2015 dirige Wall in Art, festival di muralismo in Valcamonica dove l’arte urbana dialoga con i graffiti rupestri.
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