Passo dopo passo. Walter Toscanini e la danza italiana
Dal 06 Dicembre 2012 al 31 Gennaio 2013
Roma
Luogo: Biblioteca Vallicelliana
Indirizzo: piazza della Chiesa Nuova 18
Orari: da lunedì a sabato 10-13
Curatori: Francesca Falcone, Patrizia Veroli
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 68802671
E-Mail info: b-vall@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.vallicelliana.it/
Mercoledì 5 dicembre alle ore 16.30, nel Salone Borromini della Biblioteca Vallicelliana, in occasione della manifestazione "Omaggio a Josè Sasportes. Celebrando la danza italiana" realizzata dall'Associazione Italiana per la Ricerca sulla Danza, si inaugura la mostra "Passo dopo passo. Walter Toscanini e la danza italiana" a cura di Francesca Falcone e Patrizia Veroli che viene presentata da Francesca Beatrice Vista.
L'esposizione ripercorre i principali eventi che hanno segnato la vita del figlio primogenito del celebre direttore d’orchestra Arturo Toscanini. Dotato di una cultura enciclopedica e di una straordinaria memoria, Walter (1898-1971) provò fin da giovane un interesse appassionato per il libro, che lo portò a impegnarsi in imprese editoriali e di antiquariato librario. L’amore per il teatro musicale e per la danza, alimentato quest’ultimo dalla sua relazione con Cia Fornaroli (1888-1954), una delle maggiori ballerine italiane del Novecento – poi divenuta sua moglie -, lo portarono a raccogliere tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta una collezione di inestimabile valore di materiali manoscritti e a stampa relativi alla danza italiana dal secolo XV ai primi decenni del XX.
La grande familiarità di Walter con l’ambiente teatrale gli dette la possibilità di assistere da vicino alle trasformazioni delle pratiche corporee, del mercato dello spettacolo, del gusto del pubblico e più generalmente della società, tutte circostanze che stavano ormai relegando a un ruolo marginale nei teatri d’occidente la scuola di danza italiana con le sue secolari glorie, Walter si impegnò in molti modi nella cultura coreutica del suo tempo. Costretto, in quanto antifascista militante, a emigrare negli Stati Uniti nel 1938, raccogliere documenti sulla danza italiana divenne per lui un obiettivo in cui la memoria culturale si congiungeva alla salvaguardia dei più alti valori morali e umani.
La collezione, donata da Walter dopo la morte di Cia alla New York Public Library, e per sua precisa volontà intitolata Cia Fornaroli Collection, dà ancor oggi il segno più autorevole, al di fuori del nostro paese, del ruolo che la cultura coreutica italiana ha esercitato nei secoli.
La mostra si avvale di materiali per lo più provenienti dagli Archivi del figlio di Walter, Walfredo Toscanini (1929-2011), conservati a New Rochelle, N.Y.
Il percorso della mostra è articolato in quaranta teche: ventiquattro (contrassegnate con la lettera “A”) sono dedicate agli anni che vanno fino al 1929; le seguenti otto (contrassegnate con la lettera “B”) giungono fino al 1932. Le otto teche contrassegnate con la lettera “C” partono dall’anno dell’espatrio di Walter negli Stati Uniti con la sua famiglia, per concludersi con la sua scomparsa.
L'esposizione ripercorre i principali eventi che hanno segnato la vita del figlio primogenito del celebre direttore d’orchestra Arturo Toscanini. Dotato di una cultura enciclopedica e di una straordinaria memoria, Walter (1898-1971) provò fin da giovane un interesse appassionato per il libro, che lo portò a impegnarsi in imprese editoriali e di antiquariato librario. L’amore per il teatro musicale e per la danza, alimentato quest’ultimo dalla sua relazione con Cia Fornaroli (1888-1954), una delle maggiori ballerine italiane del Novecento – poi divenuta sua moglie -, lo portarono a raccogliere tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta una collezione di inestimabile valore di materiali manoscritti e a stampa relativi alla danza italiana dal secolo XV ai primi decenni del XX.
La grande familiarità di Walter con l’ambiente teatrale gli dette la possibilità di assistere da vicino alle trasformazioni delle pratiche corporee, del mercato dello spettacolo, del gusto del pubblico e più generalmente della società, tutte circostanze che stavano ormai relegando a un ruolo marginale nei teatri d’occidente la scuola di danza italiana con le sue secolari glorie, Walter si impegnò in molti modi nella cultura coreutica del suo tempo. Costretto, in quanto antifascista militante, a emigrare negli Stati Uniti nel 1938, raccogliere documenti sulla danza italiana divenne per lui un obiettivo in cui la memoria culturale si congiungeva alla salvaguardia dei più alti valori morali e umani.
La collezione, donata da Walter dopo la morte di Cia alla New York Public Library, e per sua precisa volontà intitolata Cia Fornaroli Collection, dà ancor oggi il segno più autorevole, al di fuori del nostro paese, del ruolo che la cultura coreutica italiana ha esercitato nei secoli.
La mostra si avvale di materiali per lo più provenienti dagli Archivi del figlio di Walter, Walfredo Toscanini (1929-2011), conservati a New Rochelle, N.Y.
Il percorso della mostra è articolato in quaranta teche: ventiquattro (contrassegnate con la lettera “A”) sono dedicate agli anni che vanno fino al 1929; le seguenti otto (contrassegnate con la lettera “B”) giungono fino al 1932. Le otto teche contrassegnate con la lettera “C” partono dall’anno dell’espatrio di Walter negli Stati Uniti con la sua famiglia, per concludersi con la sua scomparsa.
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