Pasquale Polidori. Non si raccontano i sogni
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Pasquale Polidori. Non si raccontano i sogni
Dal 25 Marzo 2015 al 26 Aprile 2015
Roma
Luogo: Sala Santa Rita
Indirizzo: via Montanara 8
Orari: da martedì a sabato 15-19; domenica 9.30-13.30
Curatori: Silvia Bordini
Enti promotori:
- Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma Capitale - Dipartimento Cultura
- Servizio Programmazione e Gestione Spazi Culturali
- Touring Club Italiano
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 67105568
E-Mail info: esterne.dipcultura@comune.roma.it
Sito ufficiale: http://www.culturaroma.it
Nella Sala Santa Rita mercoledì 25 marzo, alle ore 18.30, s’inaugura l’installazione site specific “Non si raccontano i sogni” di Pasquale Polidori, impostata sulla relazione tra suoni, immagini e parole, e che assume come elemento centrale vari testi di Sandro Penna. Su grandi schermi contrapposti scorrono due video in cui i versi del poeta sono recitati da un’acrobata, Chiara Lucisano, nell’atto di un esercizio fisico armonioso e nello stesso tempo forzato, che elabora le parole secondo un inedito paradigma corporeo. Al centro dello spazio si snoda un tavolo su cui sono disposti alcuni brani delle lettere di Penna; scritti sotto dettatura da un gruppo di persone che stanno apprendendo la lingua italiana, conservano la suggestione immediata delle possibilità dell’interpretazione manuale della scrittura.
Un lavoro dunque articolato su diverse modalità della percezione: il corpo dell’acrobata e i testi del poeta sono trattati come un materiale linguistico spinto ad assumere forme e connessioni paradossali per rivelare l’intensità e l’ambiguità dello scambio tra codici visivi e verbali.
I testi poetici utilizzati nei video sono disponibili anche in inglese, tradotti per l’occasione da Mary Desmond.
I dettati sono stati eseguiti da: Yoko Inaba, Marat Mazaev, Leila Rezende Soares, Namiki Serizawa, Alexandra Shvetsova, Jed Smith, Akiko Yamashita.
La mostra “Non si raccontano i sogni” è promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma Capitale – Dipartimento Cultura, Servizio Programmazione e Gestione Spazi Culturali in collaborazione con il Touring Club Italiano, con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.
Si ringrazia il Centro Sociale La Torre – Palestra Popolare Corpi Pazzi, Roma e Andrea Balzarini, Roberta Castelluzzo, Luca Farenga, Michele Imperio, Ignazio Vellucci.
Pasquale Polidori, nato a Tollo nel 1964, vive e lavora a Roma. La sua ricerca artistica interseca procedure di diversa natura nel riuso di testi appartenenti per lo più alla tradizione letteraria e/o politica, spaziando dalla performance alla stampa tipografica, dal video all’adattamento musicale, all’impiego di modalità proprie della teoria e della didattica linguistica.
Un lavoro dunque articolato su diverse modalità della percezione: il corpo dell’acrobata e i testi del poeta sono trattati come un materiale linguistico spinto ad assumere forme e connessioni paradossali per rivelare l’intensità e l’ambiguità dello scambio tra codici visivi e verbali.
I testi poetici utilizzati nei video sono disponibili anche in inglese, tradotti per l’occasione da Mary Desmond.
I dettati sono stati eseguiti da: Yoko Inaba, Marat Mazaev, Leila Rezende Soares, Namiki Serizawa, Alexandra Shvetsova, Jed Smith, Akiko Yamashita.
La mostra “Non si raccontano i sogni” è promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma Capitale – Dipartimento Cultura, Servizio Programmazione e Gestione Spazi Culturali in collaborazione con il Touring Club Italiano, con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.
Si ringrazia il Centro Sociale La Torre – Palestra Popolare Corpi Pazzi, Roma e Andrea Balzarini, Roberta Castelluzzo, Luca Farenga, Michele Imperio, Ignazio Vellucci.
Pasquale Polidori, nato a Tollo nel 1964, vive e lavora a Roma. La sua ricerca artistica interseca procedure di diversa natura nel riuso di testi appartenenti per lo più alla tradizione letteraria e/o politica, spaziando dalla performance alla stampa tipografica, dal video all’adattamento musicale, all’impiego di modalità proprie della teoria e della didattica linguistica.
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