Orazio Borgianni Incisore. Un interprete di Raffaello al tempo di Caravaggio

Orazio Borgianni Incisore. Un interprete di Raffaello al tempo di Caravaggio
Dal 15 Febbraio 2013 al 07 Aprile 2013
Roma
Luogo: Istituto Nazionale per la Grafica
Indirizzo: via della Stamperia 6
Orari: da martedì a domenica 10-19
Curatori: Rita Bernini
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 334 6842173
E-Mail info: in-g.ufficiostampa@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.grafica.beniculturali.it
Giovedì 14 febbraio negli spazi espositivi della Calcografia, oggi Museo Didattico dell'Istituto nazionale per la grafica, si inaugura la mostra Orazio Borgianni Incisore. Un interprete di Raffaello al tempo di Caravaggio.
Il progetto che l'Istituto nazionale per la grafica del Ministero per i beni e le attività culturali dedica alla figura di Orazio Borgianni (Roma 1578 – ivi 1616) definisce un percorso di studio che illustri l'intero corpus delle acqueforti dell'artista romano nel contesto artistico del primo Seicento. L'attività pittorica di Borgianni e la sua biografia sono state negli ultimi anni oggetti di studi molto puntuali e i suoi dipinti più celebri sono stati esposti in numerose rassegne dedicate all'ambiente culturale del tempo (inclusa la recente mostra Roma al tempo di Caravaggio tenutasi a Palazzo Venezia tra il 2011 e il 2012). La mostra che l'ING propone al pubblico e agli studiosi indaga invece l'attività incisoria dell'artista, meno studiata dalla critica.
Orazio Borgianni Incisore è anche un'occasione per valorizzare le collezioni dell'Istituto nazionale per la grafica in linea con l'esperienza di educazione al patrimonio culturale svolta dall'Istituto e finalizzata ad avvicinare il pubblico all'arte dell'incisione. Il percorso espositivo aiuta a comprendere la peculiarità dell'attività incisoria di Borgianni, come meditazione sul classicismo raffaellesco, e come interpretazione dei suoi soggetti originali, su modelli tecnici e stilistici dei suoi contemporanei e dei grandi incisori del passato.
Le incisioni di Dürer, di Federico Barocci, Agostino e Annibale Carracci, presenti in mostra, contribuirono alla formazione dello stile grafico di Borgianni che si cimentò nell'interpretazione, con la tecnica dell'acquaforte, dell'intera serie delle Logge di Raffaello: un Raffaello luminoso, interpretato con influssi emiliani e veneti.
La mostra affianca alle matrici pervenute alla Calcografia dalla stamperia De' Rossi, che le acquistò dai curatori testamentari a cui erano state raccomandate dall'artista stesso, le stampe di Borgianni dalle collezioni dell'Istituto (la serie delle Logge vaticane da Raffaello, San Cristoforo e il Cristo morto,quest'ultimo affiancato per l'occasione a due versioni dipinte). Alcuni esemplari saranno presentati all'interno dei volumi di collezione, esattamente come venivano conservati nelle biblioteche settecentesche.
Saranno esposti due autoritratti dell'artista (Palazzo Barberini e Accademia di San Luca) insieme ad esempi contemporanei di ritrattisticadi Ottavio Leoni (Roma 1570 – 1630), pittore e incisore, medaglista e modellatore di cere che fu il ritrattista alla moda della società romana, di ritratti disegnati o incisi a bulino. Lo stesso Leoni fu autore di un ritratto a matita di Orazio Borgianni (Vienna, Albertina).
In pittura la critica moderna e recente ha individuato in Orazio Borgianni un interprete sui generis del caravaggismo in cui la ripresa di canoni cinquecenteschi e stilemi emiliani, spagnoli e veneti si fondono dando origine a soluzioni a volte molto diverse tra loro. Nel campo della grafica incisa di primissimo Seicento Borgianni è un artista sperimentatore dedito all'acquaforte, un vero peintre-graveur che seppe meditare, e trovare soluzioni, tra la tradizione cinquecentesca e l'inventio in punta di stilo seicentesca, tra lo studio dei classici e dei maestri moderni.
Il progetto che l'Istituto nazionale per la grafica del Ministero per i beni e le attività culturali dedica alla figura di Orazio Borgianni (Roma 1578 – ivi 1616) definisce un percorso di studio che illustri l'intero corpus delle acqueforti dell'artista romano nel contesto artistico del primo Seicento. L'attività pittorica di Borgianni e la sua biografia sono state negli ultimi anni oggetti di studi molto puntuali e i suoi dipinti più celebri sono stati esposti in numerose rassegne dedicate all'ambiente culturale del tempo (inclusa la recente mostra Roma al tempo di Caravaggio tenutasi a Palazzo Venezia tra il 2011 e il 2012). La mostra che l'ING propone al pubblico e agli studiosi indaga invece l'attività incisoria dell'artista, meno studiata dalla critica.
Orazio Borgianni Incisore è anche un'occasione per valorizzare le collezioni dell'Istituto nazionale per la grafica in linea con l'esperienza di educazione al patrimonio culturale svolta dall'Istituto e finalizzata ad avvicinare il pubblico all'arte dell'incisione. Il percorso espositivo aiuta a comprendere la peculiarità dell'attività incisoria di Borgianni, come meditazione sul classicismo raffaellesco, e come interpretazione dei suoi soggetti originali, su modelli tecnici e stilistici dei suoi contemporanei e dei grandi incisori del passato.
Le incisioni di Dürer, di Federico Barocci, Agostino e Annibale Carracci, presenti in mostra, contribuirono alla formazione dello stile grafico di Borgianni che si cimentò nell'interpretazione, con la tecnica dell'acquaforte, dell'intera serie delle Logge di Raffaello: un Raffaello luminoso, interpretato con influssi emiliani e veneti.
La mostra affianca alle matrici pervenute alla Calcografia dalla stamperia De' Rossi, che le acquistò dai curatori testamentari a cui erano state raccomandate dall'artista stesso, le stampe di Borgianni dalle collezioni dell'Istituto (la serie delle Logge vaticane da Raffaello, San Cristoforo e il Cristo morto,quest'ultimo affiancato per l'occasione a due versioni dipinte). Alcuni esemplari saranno presentati all'interno dei volumi di collezione, esattamente come venivano conservati nelle biblioteche settecentesche.
Saranno esposti due autoritratti dell'artista (Palazzo Barberini e Accademia di San Luca) insieme ad esempi contemporanei di ritrattisticadi Ottavio Leoni (Roma 1570 – 1630), pittore e incisore, medaglista e modellatore di cere che fu il ritrattista alla moda della società romana, di ritratti disegnati o incisi a bulino. Lo stesso Leoni fu autore di un ritratto a matita di Orazio Borgianni (Vienna, Albertina).
In pittura la critica moderna e recente ha individuato in Orazio Borgianni un interprete sui generis del caravaggismo in cui la ripresa di canoni cinquecenteschi e stilemi emiliani, spagnoli e veneti si fondono dando origine a soluzioni a volte molto diverse tra loro. Nel campo della grafica incisa di primissimo Seicento Borgianni è un artista sperimentatore dedito all'acquaforte, un vero peintre-graveur che seppe meditare, e trovare soluzioni, tra la tradizione cinquecentesca e l'inventio in punta di stilo seicentesca, tra lo studio dei classici e dei maestri moderni.
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