MiBACT, #laculturanonsiferma: la giustizia resa alla figlia di Marco Polo nei documenti dell'Archivio di Stato di Venezia
![Archivio di Stato di Venezia Archivio di Stato di Venezia](http://www.arte.it/foto/600x450/d9/103255-1280px-Archivio_di_Stato_Venice_.jpg)
© Wikimedia Commons | Archivio di Stato di Venezia
Dal 13 Maggio 2020 al 31 Maggio 2020
Roma
Luogo: Canale YouTube MiBACT
Indirizzo: online
Redini d’argento lavorate alla tartaresca, sete di ogni colore del Catai, una tavola d’oro grande del Comandamento, un sacchetto di aloe, un sacco di rabarbaro, ambra, muschio, un sacchetto di pelo della bestia oggi noto come cachemire, una pelliccia bianca e pelosa: questi sono i beni ricevuti in eredità dal padre e reclamati dalla figlia di Marco Polo, Fantina, davanti al tribunale di Venezia alla morte di suo marito Marco Bragadin, che li aveva affidati alla sua famiglia e in subordine al Procuratore di San Marco.
Questa la storia raccontata oggi dal documento conservato nel fondo della Procuratoria di San Marco presso l’Archivio di Stato di Venezia e illustrato dall’archivista Alessandra Schiavon nel video pubblicato sul canale YouTube del MiBACT https://www.youtube.com/watch?v=OaQpA2hlshA.
Una vicenda patrimoniale che parte dal testamento di Marco Polo, redatto l’8 gennaio 1824, e si conclude con la sentenza del tribunale emessa nel 1366 che reintegra i beni nel possesso di Fantina, condannando il Procuratore di San Marco, seconda carica di Stato dopo il Doge, a restituire alla donna anche i frutti di questo capitale a lungo investito dal marito deceduto. Una sentenza eseguita, come testimoniano i tre tagli a spina di pesce applicati alla parte inferiore della pergamena, che racconta la giustizia resa a una donna nella Repubblica di Venezia nel XIV secolo.
Con questa iniziativa il Mibact, attraverso un impegno corale di tutti i propri istituti, mostra così non solo ciò che è abitualmente accessibile al pubblico, ma anche il dietro le quinte dei beni culturali con le numerose professionalità che si occupano di conservazione, tutela, valorizzazione. Attraverso il sito e i propri profili social facebook, instagram e twitter il Ministero rilancia le numerose iniziative digitali in atto.
Sulla pagina La cultura non si ferma del sito https://www.beniculturali.it/laculturanonsiferma, in continuo aggiornamento, sono inoltre già presenti diversi contributi dei luoghi della cultura statali.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
![](/public/img/mostre_su.png)
-
Dal 27 giugno 2024 al 06 giugno 2025 Torino | Gallerie d’Italia – Torino
Antonio Biasiucci. Arca
-
Dal 28 giugno 2024 al 13 ottobre 2024 Venezia | Palazzo Cini
Eleonora Duse mito contemporaneo
-
Dal 26 giugno 2024 al 22 settembre 2024 Siena | Santa Maria della Scala
Nino Migliori. LUMEN. Fonte Gaia
-
Dal 25 giugno 2024 al 01 settembre 2024 Roma | Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea
Luigi Bartolini incisore
-
Dal 25 giugno 2024 al 08 settembre 2024 Genova | Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
Presenze dell’arte svizzera nella collezione del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
-
Dal 22 giugno 2024 al 20 ottobre 2024 Firenze | Museo Novecento e Museo degli Innocenti
Louise Bourgeois In Florence