Marina Haas. Pittura

Marina Haas. Pittura, Palazzetto Art Gallery, Roma

 

Dal 22 Marzo 2013 al 13 Aprile 2013

Roma

Luogo: Palazzetto Art Gallery

Indirizzo: via delle Botteghe Oscure

Orari: da martedì a sabato 10-19

Curatori: Palazzetto Art Gallery

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 06 77208158

E-Mail info: info@palazzettoartgallery.com

Sito ufficiale: http://www.palazzettoartgallery.com


Marina Haas nasce a Colonia nel 1957. Dal 1976 al 1983, studia presso l’Accademia di Belle Arti di Colonia e contemporaneamente approfondisce la tecnica dell’affresco a Salisburgo con Giselbert Hoke e frequenta il corso di mosaico presso l’Accademia di Belle Arti a Ravenna. Dal 1979 al 1980, durante il periodo della sua formazione a Colonia, studia anche scenografia con il prof. Castelli presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. 
Si laurea nel 1983 e nel 1985 ottiene la prima borsa di studio per Roma dal D.A.A.D (servizio tedesco per scambi accademici). Durante questo stesso periodo lavora nello studio di Mario Schifano. Nel 1987, ottiene un’altra borsa di studio dal Ministero della Cultura Nord Renania- Westfalia per Casa Baldi a Olevano Romano. Nel 1988, si trasferisce definitivamente a Roma e inizia la sua collaborazione nell’atelier della stilista Dulce Vidoza.
L’universo di Marina è fatto dagli oggetti raccolti nel tempo con la dedizione sacra di chi sa che la vita è una serie di istanti che si accumulano. L’universo di Marina è fatto di momenti interiori fissati nella luce che traspare dalle tende di una finestra o nella plastica immobilità del sonno del suo cane. E così un cestino per la spesa diventa il protagonista assoluto dello spazio circostante; un vaso di fiori ci racconta del momento in cui è stato affidato all’eternità della creazione artistica; un cavolo ornamentale o un letto disfatto ci parlano, con uguale efficacia e intensità, del “drammatico” spessore che la vita in ogni singolo istante porta con sé. Non ci sono gerarchie legate a un valore di bellezza o guadagno: ogni oggetto è tutto l’universo, e come tale ha un valore inestimabile. 

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