Maria Rita De Giorgio. Macchine imperfette
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Maria Rita De Giorgio. Macchine imperfette, Centro di documentazione della ricerca artistica contemporanea Luigi Di Sarro, Roma
Dal 04 Aprile 2014 al 30 Aprile 2014
Roma
Luogo: Centro di documentazione della ricerca artistica contemporanea Luigi Di Sarro
Indirizzo: via Paolo Emilio 28
Orari: martedì-sabato 16-19
Curatori: Marcella Cossu, Roberto Gramiccia
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 3243513
E-Mail info: info@centroluigidisarro.it
Sito ufficiale: http://www.centroluigidisarro.it
“Umanizzare” le macchine piuttosto che lasciarsi “meccanizzare” fino a degradare noi stessi ad anelli di una catena di montaggio. … (Maria Rita De Giorgio)
Il “Centro di Documentazione della Ricerca Artistica Contemporanea Luigi Di Sarro” presenta dal 4 al 30 aprile 2014 la mostra Macchine imperfette, personale di Maria Rita De Giorgio che espone un nucleo di nuove opere lignee, installazioni e tele dipinte a olio, accompagnate dai testi Foemina Mechanica di Marcella Cossu: “… Sussiste, oggi come ieri, omaggio e anello di congiunzione al mondo dell’Avanguardia Storica tra neoplasticismo, dadaismo, costruttivismo, un’eredità mentale e di cultura, che porta l’artista a riprodurre in questa specie di scatole-composizioni stroboscopiche, una meccanica interiore in 3D, molto più strutturata che per il passato, dove tuttavia l’esuberanza di un tempo si trasforma in riflessione attenuata, a tratti velatamente malinconica.
La vivace policromia d’Africa, con gli ocra e i profondi marrone, i blu cobalto e l’oro del sole, si fa qui memoria d’antan, subentrando in sua vece situazioni quasi sempre monocromatiche, con presenza, anche, di neri e di bianchi, non-colori in natura, punti di arrivo o di partenza comunque e sempre relativi a prolusioni di origine concettuale, anziché traduzione irrefrenabile di magiche suggestioni ambientali. La vita scorre e l’esperienza artistica progredisce in parallelo; quel che si “perde” in ardore e intensità giovanile, lo si guadagna, con gli interessi in questo caso, in profondità e rigore di ricerca: e l’impulso si fa metodo. …” ed Elogio dell’imperfezione di Roberto Gramiccia: “Le macchine imperfette di Maria Rita De Giorgio non funzionano ma sono belle da vedere. Già questa è una grande qualità. Oggi la funzione – un certo tipo di funzione – è tutto, e la bellezza è niente. L’uomo e la donna sono diventati, cioè, «funzionari» della tecnica e del mercato in un mondo ana-estetico (e anche anestetizzato). … Maria Rita a suo modo risponde con le sue costruzioni … Risponde rivendicando il primato della mente, senza rinunciare all’accuratezza dei suoi incastri, alla precisione implacabile delle sue meccaniche corrispondenze. …”
Maria Rita De Giorgio nasce a Roma dove frequenta l'Accademia di Belle Arti - Corso di Scenografia. Negli anni successivi, si dedica alla sua arte e, in contemporanea, insegna materie artistiche nella scuola dell’obbligo. Dal 1982 al 1984 si trasferisce a Verona dove è incaricata del corso di Scenografia e Storia del Teatro presso l’Accademia di Belle Arti “Cignaroli”. Negli anni novanta, acquisisce le tecniche del restauro del dipinto antico. Dal 2000 al 2009, si trasferisce a Tripoli in Libia dove insegna presso la Scuola Francese. Attualmente, si dedica esclusivamente alla produzione di dipinti e sculture concettuali.
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