Malevič. L'ultima icona
![Massimo Carboni presenta <em>Malevič. L'ultima icona</em> Massimo Carboni presenta <em>Malevič. L'ultima icona</em>](http://www.arte.it/foto/600x450/9b/110415-malevic.jpg)
Massimo Carboni presenta Malevič. L'ultima icona
Dal 03 Dicembre 2020 al 03 Dicembre 2020
Roma
Luogo: Pagina Facebook
Indirizzo: online
In collaborazione con la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Massimo Carboni presenta "Malevič. L'ultima icona". Con l'autore, Franco Rella.
Il libro propone un’analisi del rapporto tra Kazimir Malevič −l’artista che più di ogni altro ha affrontato il problema della visione dell’invisibile− e la dimensione estetico-filosofica dell’icona. Dopo aver ripercorso i fondamenti teologici e spirituali di questa grande tradizione dell’Oriente cristiano, l’Autore prende in esame l’opera del fondatore del Suprematismo a partire dal celeberrimo Quadrato nero −uno dei miti e dei riti istitutivi dell’arte moderno-contemporanea− e di questa vera e propria ultima icona fornisce una lettura che corre in parallelo con il De visione dei (1453), uno straordinario scritto del filosofo e teologo Nicola Cusano, che di quell’opera seminale sembra paradossalmente rappresentare il commento anticipato. Nell’opera di Malevič assume nuova vita il problema artistico e teologico-filosofico dell’icona. Ciò significa che in realtà le avanguardie non operano una tabula rasa (la “parola d’ordine” con la quale sempre si sono autopresentate) della cultura artistico-filosofica precedente, ma che l’intreccio tra appartenenza e modificazione si anima anche in quei casi ove più enigmaticamente evidente ci si offre il tratto dell’azzeramento radicale, della rielaborazione più innovativa.
Massimo Carboni è docente di Estetica. Con Jaca Book ha pubblicato: L’Ornamentale. Tra arte e decorazione (2001); Cesare Brandi. Teoria e esperienza dell’arte (2004); La mosca di Dreyer. L’opera della contingenza nelle arti (2007, ult. ed. 2018); Il genio è senza opera. Filosofie antiche e arti contemporanee (2017). Ha curato inoltre la nuova edizione di alcune tra le opere di Cesare Brandi, Gilles Deleuze-Félix Guattari, Theodor W. Adorno, Gillo Dorfles.
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