Ludwig Pollak. Archeologo e mercante d'arte (Praga 1868 - Auschwitz 1943). Gli anni d'oro del collezionismo internazionale. Da Giovanni Barracco a Sigmund Freud
![Ritratto di Ludwig_Pollak Ritratto di Ludwig_Pollak](http://www.arte.it/foto/600x450/38/85505-Pollak.jpg)
Dal 05 Dicembre 2018 al 05 Maggio 2019
Roma
Luogo: Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco
Indirizzo: corso Vittorio Emanuele 166/A
Orari: da martedì a domenica ore 10-16 (ingresso consentito fino alle 15.30); 24 e 31 dicembre ore 10-14 (l'ingresso è consentito fino alle 13.30). Chiuso il lunedì, 25 dicembre,1 gennaio, 1 maggio
Curatori: Orietta Rossini, Olga Melasecchi
Enti promotori:
- Roma Capitale
- Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
- Comunità Ebraica di Roma
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 060608
E-Mail info: info.museobarracco@comune.roma.it
Sito ufficiale: http://www.museobarracco.it
Al Museo Ebraico di Roma e al Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco la mostra sull’archeologo e mercante d’arte Ludwig Pollak (Praga 1868 – Auschwitz 1943).
Le opere in mostra ripercorrono la storia professionale e personale del grande collezionista: dalle sue origini nel ghetto di Praga, agli anni d'oro del collezionismo internazionale, alla tragica fine nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau.
Mostra dedicata alla vita e all’attività scientifica dell’archeologo Ludwig Pollak in occasione dei 150 anni dalla nascita e a 80 anni dalla promulgazione delle Leggi razziali in Italia. Archeologo, grande connoisseur, tra i più importanti mercanti d'arte dell'epoca, Ludwig Pollak è ricordato anche per importanti scoperte, tra cui il ritrovamento del braccio originale del Laocoonte e dell'Atena di Mirone. La sua appartenenza al mondo culturale e religioso ebraico ha inoltre favorito i suoi legami di amicizia e collaborazione con eminenti personalità della cultura viennese di fine secolo, in particolare con Sigmund Freud. Purtroppo l’origine ebraica ha anche comportato il tragico epilogo della sua vita ad Auschwitz, dove è stato deportato con la moglie e due figli nel 1943. Le oltre cento opere in mostra (dipinti, sculture antiche, vasi greci, acquerelli, libri rari e fotografie d'epoca, inediti documenti d’archivio) nella sede del Museo Barracco e nella sede del Museo Ebraico di Roma ripercorrono le tante storie che accompagnarono la vita del grande collezionista.
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